Marina Petruzio, autrice di recensioni di albi illustrati per Luuk Magazine. |
Oggi 30 marzo sono partita alla volta della Fiera di Bologna (Bologna Children Book Fair) insieme a Marina Petruzio, Luuk Magazine. I primi incontri sono avvenuti già sul treno, dove ho ritrovato Elisa Salamini, che insieme a Roberta Franceschetti ha ideato il portale Mamamò, un punto di riferimento per chi vuole essere aggiornato in tema app e tutto quello che ruota intorno al mondo digitale e ai nuovi media. Al punto accreditamento stampa abbiamo incrociato Loredana Farina, già editor per Coccinella, e Gianna Vitali, che insieme a Roberto Denti ha fondato la Libreria dei Ragazzi di Milano, ora collegata alla Casa editrice Il Castoro.
Dopo l'accreditamento, via subito alla presentazione del libro "La mia famiglia", scritto da Gianna Braghin e illustrato da Vessela Nikolova, edito da Bacchilega Junior (se non avessi conosciuto qualche tempo fa l'editor di questa casa editrice, Angela Catrani, forse non avrei saputo di questa presentazione).
Qui abbiamo potuto ascoltare la presentazione di Livio Sossi, professore di Storia e Letteratura per l’Infanzia all’Università di Udine e all’Università del Litorale di Capodistria (Slovenia), che ha raccontato come questo libro sia volutamente aperto alla famiglia, di qualsiasi tipo essa sia, ed è un'opportunità per parlarne e discuterne con i bambini. Sossi ha spiegato come questo albo esalti la diversità all'interno della famiglia. Ha anche ricordato come questo sia un tema di grande attualità - ha fatto riferimento al bruttissimo fatto di cronaca accaduto a Milano contro Lo Stampatello editore - insieme a quelli della sfera sessuale o delle religioni, ricordando come il libro di Michael Schmidt-Salomon e Helge Nyncke “Mi scusi, per trovare Dio?”, pubblicato dalla casa editrice torinese Asterios, che racconta l'ateisimo attraverso il meccanismo del realismo magico, sia stato censurato in Germania, passando invece indenne in Italia. Qui la vicenda. Ha spiegato come le censure possano essere di due tipi: quelle nelle fiabe e nei libri di testo in cui parte del testo viene tolto e compare la sigla "rid"=ridotto (caso eclatante quello de "I maschi non mi piacciono perché", "Le femmine non mi piacciono perché" e "Piselli e farfalline" sono tre albi Fatatrac pubblicati da Vittoria Facchini), quelle in cui invece un aggettivo viene "attenuato". Ha raccontato di come lui invece sia favorevole alle espressioni "colorite" nelle tematiche relazionali. Ha spiegato come questo albo abbia delle sequenze narrative che ne scandiscono il ritmo. In questo albo l'andamento testuale si "interrompe" nel momento di climax. Ha fatto l'esempio dell'espressione "stecchito", impiegato dal bambino protagonista per indicare "simile a stecchi". Il libro è vicino ai bambini perché racconta delle tematiche che avvengono in classe e non intende "bamboleggiare" con l'infanzia, ma avvicinarsi attraverso quello che fanno, la loro vita.
Vessela Nikolova ha tenuto a precisare che i disegni di bambini siano realmente disegni fatti da una bambina, ventre l'autrice Gianna Braghin ha detto che il linguaggio verbale le ha permesso di poter creare il sapore della libertà di espressione e ha ricordato come "i bambini abbiano la creatività sulla punta delle dita" .
Naturalmente mi sono portata a casa un autografo per i miei bambini.
Ho appena scoperto un bel post sempre su questo libro scritto da Pollon72 (Mamma Claudia e le avventure di Topastro) che potete leggere qui mentre sul blog di Vessela potrete vedere alcune tavole del libro e di qui accedere al percorso progettuale tramite il suo profilo instagram.
Da sinistra, Carla Girando, Libraia, Francesca Tamberlani, Valeria Bodò e... |
Francesca Tamberlani si presenta ad Ada, Gallinevolanti. |
Finalmente ho dato un volto anche a Francesca Casadio Montanari, altra naturalista, blogger di La casa di Fra.
Il muro degli illustratori ha sempre il suo fascino.
Finalmente, dopo un po' di peregrinazioni, ci siamo ritrovate con Franco Fornaroli, mitico bibliotecario della Biblioteca di Melegnano (che ho conosciuto in occasione della mostra sui Silent book al Muba di Milano, ne ho parlato qui) e Francesca Romana Grasso, pedagogista di Edufrog.
A sinistra, Franco Fornaroli, Biblioteca di Melegnano. L'abbracccio tra Marina Petruzio e Francesca Romana Grasso. |
Il sorriso di Francesca Romana Grasso. |
L'illustratrice Chiara Carrer. |
Naturalmente non potevo non passare a salutare allo Stand di Babalibri, che sta per iniziare i festeggiamenti per il suo quindicesimo compleanno (a cui dedicherò presto un post a parte).
"Luna e la camera blu", di cui ho parlato qui, che ha appena vinto il Premio Orbil 2015.
... Per poi passare a salutare Maria Silvia Fiengo e Francesca Pardi, coraggiose editrici de Lo stampatello, che hanno ideato una mostra itinerante sulla diversità di cui ho parlato qui. PS: Piccolo uovo è finito nel catalogo dell'IFLA (Federazione Internazionale Biblioteche) dei 500 migliori albi illustrati del mondo, scaricabile qui (c'è anche Tararì tararera di Emanuela Bussolati)!
Fare un salto allo stand di Ibby Italia :)
Incrociare in un sol colpo Maria Giaramidaro, di Oliverlab e conoscere finalmente dal vivo Elisabetta Cremaschi, mitica blogger di Gavroche (già che ci siete leggete il suo post sulla fiera).
Elisabetta Cremaschi, Gavroche. |
Maria Giaramidaro, Oliverlab. |
Perdersi tra gli stand della fiera...
...per poi incontrare i mitici Sualzo e Silvia Vecchini, sequestratimi subito da Paola Migotto (Ibby Italia), a destra.
Passare davanti allo stand di Carthusia, sperando di incrociare Emanuela Bussolati...
E per finire in bellezza, ascoltare la presentazione del bellissimo progetto "Ti faccio il filo", che ha visto tra i protagonisti anche la Biblioteca di Melegnano, presentato da Franco Fornaroli (a questo progetto voglio dedicare spero prossimamente un apposito post... capito Franco?).
Che dire, sono rientrata a Milano piena di colori e immagini e domani tornerò alla carica...