Grata come sempre per la bellezza e per l'attenzione di bambini e genitori.

I temi che mi stanno a cuore spaziano dalla fotografia alla Natura, dagli albi illustrati all'educazione, dalla biodiversità alla creatività, dalle notizie giornalistiche alle attività con i bambini. Ho scelto di chiamare il mio blog "A casa di Anna" perché spero che vi sentiate un po' a casa. Mettetevi comodi e leggete. E se avrete voglia di commentare mi farete solo piacere. Buona navigazione.
domenica 7 maggio 2023
Il giardino dei sogni", di Maike Neuendorff, Carthusia
Grata come sempre per la bellezza e per l'attenzione di bambini e genitori.
domenica 23 aprile 2023
A Pavia per la Giornata Mondiale dell'Arte
Sabato 15 aprile abbiamo festeggiato la Giornata Mondiale dell'Arte presso Il Laboratorio Sociale La Torretta di Pavia e grazie a un progetto di ACLI Sociale Pavia dedicato alle giornate speciali.
Per l'occasione abbiamo letto "Mi disegni un piccolo principe?" un albo edito da Babalibri (qui) di Michel Van Zeveren.
Pecorella pensa di non saper disegnare e per quello di sente fuori posto in classe, si tiene in disparte, cerca aiuto da chi considera la pecora più brava a disegnare. Dopodiché cerca aiuto in sua mamma: anche lei ha vissuto da piccola la stessa frustrazione ma, fortunatamente, ha imparato a superarla. Così, grazie a un piccolo e innocuo "stratagemma" Pecorella imparerà a disegnare quello che vede - non importa da dove venga la sua fonte di ispirazione - e si sentirà realizzata. Un albo bellissimo che spinge a comprendere che il talento è diverso in ognuno di noi e basta cercare dentro di sé per scovarlo, grazie anche a un adulto che ci vede e ci osserva senza giudizio.
Francesca, 5 anni, che con precisione, pazienza e senso della composizione ha creato un arcobaleno...
C'è un altro bambino che ha creato prima "La neve di Babbo Natale" e dopo aver ricoperto il foglio di "neve" ha trasformato il tutto in una valanga
Nel corso delle creazioni i bambini hanno dunque creato nella loro testa un racconto interiore, che a volte hanno esplicitato, aumentando pian piano la ricchezza di particolari.
Qui Leonardo, tre anni, ha fatto una composizione con una strada di gemme, tre fiori, tre alberi, una macchina (le quattro ruote), mentre in alto c'è una battaglia tra le stelle
Filippo di quasi 3 anni ha iniziato un primo momento creativo, poi ha fatto pausa, e ha creato "Il sole gentile"
Ginevra ha creato una casa, un uccellino rosa che vola...
Mamma Irina ha trovato uno spazio nella composizione del figlio (a destra), creando una sua opera anche se ha esordito dicendo "Non so fare nulla", ideando il luogo dove andava a finire la macchina ideata dal figlio.
Enea ha creato due strade che portano a Genova (cartina al centro).
Alessandro ha creato un castello con tanto di merlature e un drago che sputa fuoco....
Purtroppo non riesco a ricostruire tutte le opere e i racconti, ma spero che questo "assaggio" possa farvi osservare la ricchezza di dettagli, la precisione di alcuni e la creatività, quanto conti il processo più del risultato e come si sviluppi il pensiero dietro la creazione di un'opera. Grazie come sempre a tutti i partecipanti.
sabato 22 aprile 2023
"L'incredibile plantoide e i superpoteri del regno vegetale" e "Piccolo seme": due libri di Editoriale Scienza per la Giornata Mondiale della Terra alla Biblioteca di Corbetta
In occasione della Giornata Mondiale della Terra - che si celebra il 22 aprile - per un laboratorio presso la Biblioteca Comunale di Corbetta (qui) abbiamo scelto due nuovi libri pubblicati da Editoriale Scienza: "L'incredibile plantoide e i superpoteri del regno vegetale" di Chiara Valentina Segré e Barbara Mazzolai con illustrazioni di Veronica Carratello e l'albo "Piccolo Seme" di Hector Dexet.
Un modo per comprendere quanto la celebrazione della vita sulla Terra vada fatta in parallelo con la scoperta del mondo delle piante, ancora poco conosciute nonostante gli incredibili benefici che portano all'Uomo e all'intero Pianeta. Senza dimenticarsi, in primo luogo, che la vita non avrebbe avuto origine senza la scoperta della fotosintesi, meccanismo speciale che consente da un lato agli organismi vegetali di essere autonomi (ovvero autotrofi, nutrirsi da soli) perché producono zucchero, dall'altro di sviluppare ossigeno senza il quale la nostra Atmosfera non sarebbe stata vivibile.
In effetti entrambi i libri, a modo loro, cercando di valorizzare questi esseri preziosi davvero speciali.
"L'incredibile plantoide e i superpoteri del regno vegetale" (qui) di Chiara Valentina Segré e Barbara Mazzolai si rivolge a bambini del secondo ciclo della primaria, ma lo trovo adattissimo anche per chi è all'inizio della scuola secondaria di primo grado con una storia di tre ragazzini nerd che compiono un'avventura in uno spazio che nulla ha da togliere ai romanzi di fantascienza. Nonostante l'autrice abbia inventato la storia quello che racconta all'interno con il contributo della scienziata Barbara Mazzolai è assolutamente vero. Questa è la bellezza di questo libro. Coniugare curiosità e sapere grazie a una storia avventurosa. In effetti, la vita della Terra e l'evoluzione delle piante, le loro numerose strategie per crescere, difendersi, diffondersi, non è altro che una storia molto affascinante, spesso poco nota.
In particolare questa storia è ambientata in un luogo che esiste davvero: si tratta dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Pontedera (PI), dove è stato costruito un vero e proprio plantoide - uno dei primi robot pianta mai costruiti - che cerca di imitare alcune caratteristiche delle piante. Inoltre vengono effettuate ricerche in diversi ambiti per sfruttare le proprietà delle piante per una "robotica bioispirata".
Un viaggio affascinante, quello nel libro, che ripropone le tappe con cui l'uomo ha iniziato a "copiare" le caratteristiche del mondo vegetale e animale attraverso una disciplina che si chiama "biomimetica" (coniata nel 1969 dallo scienziato americano Otto Schmith). L'ispirazione viene dalle specie più incredibili presenti sul nostro Pianeta che si sono adattate a situazioni particolari, come vivere nel deserto o galleggiare sull'acqua. Allo stesso tempo attraverso questo racconto vengono anche spiegate con dovizia le diverse parti che compongono le piante collegandole a curiosità.
Scoprirete dunque come è nato il velcro, come fa il fiore di loto a rimanere così pulito nell'acqua e come mai Joseph Paxton si è ispirato a una pianta acquatica (nifea) per costruire il Crystal Palace di Londra.
Non voglio raccontare di più, ma consiglio vivamente questo libro a tutte le persone curiose che vogliono scoprire il meraviglioso mondo strategico delle piante e un istituto prezioso tutto italiano.
"Piccolo Seme" (qui) di Hector Dexet è un albo cartonato dedicato ai più piccoli (ma non solo) che racconta in modo circolare la storia di un seme di girasole dal suo distacco dalla pianta madre fino alla sua evoluzione in una pianta fatta e finita. Il tutto è un viaggio attraverso illustrazioni minuziose con tantissimi dettagli da esplorare, fustelle da aprire per immergersi nel mondo di un piccolo essere che in sé ha la totipotenzialità di una pianta. L'albo presenta anche un gioco di buchi per incuriosire i piccoli lettori e svelare man mano i diversi luoghi e tempi in cui si trova il Piccolo Seme.
domenica 9 aprile 2023
Ode alla Natura
sabato 1 aprile 2023
Wandering: Lectio Magistralis di Danilo Selvaggi, Lipu
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Danilo Selvaggi, direttore Generale LIPU, illustra il Wandering. |
Scuola Danilo Mainardi, la scuola di formazione della Lipu per l’attivismo, la conoscenza e la cultura ecologica (qui il link).
Danilo Selvaggi ha dunque introdotto il "wandering", girovagare per la mente e per il corpo, cercando di capire la visione dietro la scelta - nelle sue numerose declinazioni - e il significato ecologico, un viaggio tra le discipline, cercando di trarne qualche lezione.
Ha spiegato la connessione tra la parola inglese wandering che indica vagabondare, vagare, andare senza meta e quella wonder, che implica lo stupirsi e il meravigliarsi.
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Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu |
John Muir (Dunbar, 21 aprile 1838 – Los Angeles, 24 dicembre 1914), di nascita scozzese e americano di adozione, si porta dietro un'infanzia legata a lunghe meditazioni religiose; la famiglia colpita dalla crisi economica parte per gli Usa e si ritrova in Wisconsin in una landa desolata immersa nella natura dove il dodicenne Muir rivaluta piacere della lettura e si innamora della Natura. Si può dire che questo è il primo luogo dove il giovane ha il primo incontro del cuore con la natura.
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Ma è in California, nel 1868, che Muir, costretto a sostare a San Francisco, per un principio di malaria, si imbattere in un percorso che lo porterà a scoprire l'area dello Yosemite Park, dove rimarrà per quattro anni.
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Il metodo Muir Il viaggio continuo nella natura è un'esperienza profonda, irreversibile, a tal punto da far nascere una diversa e nuova concezione della Natura: siamo alle origini concettuali del pensiero ambientale, non solo risorsa materiale ma un bene più grande,
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In effetti, si assiste alla nascita di un corrispettivo urbano: il Flaneur è un poeta e un intellettuale, un pensatore che gira per le vie della città senza un obiettivo preciso se non quello di osservare la città e cosa accade intorno a lui, a tal punto da perdersi nella folla della città (caffè, mercatini, angoli abbandonati)
Ne sono un esempio Baudelaire e Virginia Woolf
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Un'opera particolarmente interessante è Holzwege, Sentieri interrotti (così tradotto da Pietro Chiodi), come anche il Saggio: Perché i poeti?
Ed ecco che arriviamo ai poeti e alla loro visione del mondo sul vagabondare, il cui maggiore esponente è Walt Whitman.
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- Scelte di questo tipo sono figlie del disagio della società moderna che perde natura anche se produce progresso e benessere, produce disagio e malessere, (questa civiltà non mi appartiene)
- La natura come alternativa
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- Una diversa forma di conoscenza
- Il mondo della poesia
Per concludere, la grande sfida che ci attende è quella di conciliare la politica con la poesia
Questo incontro è stato per i presenti davvero prezioso ed emozionante. Ha aperto nuovi filoni di interesse e scoperta. Un elenco bibliografico essenziale sarà presto presente sul sito SDAM, sulla pagina fb LIPU e sul profilo fb di Danilo Selvaggi (molto interessante da frequentare in generale, ndr).
Non resta che ringraziare ancora per questa opportunità e seguire la Sdam che offrirà altre "lezioni aperte" a tutti.
PPS la mia presentazione non può né vuole essere esaustiva di questo incontro, che ha parlato anche di molto altro (es. Keri Smith), ma ho voluto raccontare quello che mi ha particolarmente colpito per fornire una traccia di approfondimento.
Cosa ho trovato: qui un racconto di John Muir a opera di Tiziano Fratus. Qui su wikiradio un ritratto di Borges. Qui, e qui Virginia Woolf. Qui, Baudelaire. Qui, gettoni di poesia su Walt Whitmann e qui un altro approfondimento.
Qui e qui una rassegna di libri di Muir consigliati da Tiziano Fratus.
mercoledì 29 marzo 2023
Perugino Rinascimento Immortale Al cinema
Dal 3 al 5 aprile ricordatevi di prendere i biglietti e rintracciare l'elenco delle sale cinematografiche. Avrete infatti l'occasione di fare un tour virtuale meraviglioso alla scoperta di Piero Vannucci, altresì noto come il Perugino. Perugino. Rinascimento Immortale, diretto da Giovanni Piscaglia, (regista anche di Van Gogh. Tra il grano e il cielo e Napoleone. Nel nome dell’arte) con Marco Pisoni e Filippo Nicosia. L'elenco delle sale è rintracciabile su nexodigital.it.
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Perugino: Adorazione dei Magi |
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Perugino: Annunciazione Ranieri |
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Perugino: Madonna della Consolazione |
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Perugino: Pala Tezi_Madonna col bambino |
Stando comodamente seduti viaggerete tra l'Umbria, la Toscana e Roma, con una piccola incursione estera, alla scoperta delle sue opere, da quelle meno note a quelle che lo hanno portato alla ribalta.
Vedrete le città che forse conoscerete bene come Perugia, Firenze, Roma (e la meno nota, forse, Città della Pieve che gli diede i natali e dove tornò nell'ultima parte della sua esistenza) con una prospettiva aerea, per coglierle nel loro insieme con il paesaggio circostante; sosterete sul Lago Trasimeno. Il tutto accompagnati da tantissimi esperti , che ci racconteranno la vera storia di questo longevo e produttivo artista.
Ho avuto la fortuna di vedere in anteprima questo documentario e posso dirvi che non ve ne pentirete: la qualità è molto elevata e, inoltre, quello che ho apprezzato tantissimo è che il documentario è complementare al catalogo alla Mostra sul Perugino e pensato appositamente insieme a essa. Sarà quindi meraviglioso poterlo vedere sia per chi ha in programma di visitarla, sia per chi l'ha già vista.
Ed ecco dunque alcuni motivi per vederlo.
La storia della persona e dell'artista
Il documentario racconta, a 500 anni dalla morte, la vita e l’opera di Pietro Vannucci, detto "Il Perugino" partendo dal suo legame con l’Umbria, terra natale ricca di paesaggi che spesso l'artista ha
immortalato sullo sfondo dei suoi dipinti, come alcuni squarci luminosi lungo le sponde del lago Trasimeno. Conosco amici artisti che vi abitano e ammetto che ho pensato a loro quando ho visto le riprese (Silvia e Sualzo!).
Ci sono tante cose che scoprirete... e che non voglio svelare... Posso dirvi che l'artista da Castel della Pieve, un
borgo immerso in quei paesaggi, comincia il suo percorso artistico che lo porterà a farsi conoscere anche a Roma e Firenze, a contatto con maestri quali Verrocchio - che ospitava a bottega artisti del calibro di Botticelli e Leonardo da
Vinci - e Mantegna.
Nonostante Perugino sia stato un artista centrale
del Rinascimento, il più famoso e richiesto nel ventennio che va dal
1480 al 1500, la sua fama si è via via spenta con lo scorrere dei secoli. Molto ha inciso l'opera di uno dei suoi allievi come Raffaello. Infatti, il Perugino è spesso citato e
conosciuto solo come maestro del pittore urbinate. Ma al di là dei
meriti di Raffaello, gran parte della sfortuna
critica del Perugino si deve anche a Giorgio Vasari, il biografo
degli artisti che nelle sue “Vite” relega il Perugino a figura di
secondo livello e lo descrive con toni dispregiativi riportando aneddoti
e tratti del carattere negativi.
In realtà si scoprirà che questo artista era molto abile non solo nel disegno e nella pittura ma anche nel trovare committenti e farsi apprezzare.
Chi è stato coinvolto
Preparatevi a viaggiare davvero...
Il viaggio attraverso l’Italia porterà alla scoperta dei grandi capolavori: dagli affreschi della Cappella Sistina alle due sale a lui dedicate alla Galleria Nazionale dell’Umbria, dal Collegio del Cambio all’Archivio di Stato di Perugia, dalla Biblioteca Augusta alla Cappella San Severo a Cerqueto, e ancora l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi e la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio Città della Pieve, la Chiesa San Sebastiano a Panicale, la Chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, la Galleria Palatina, gli Uffizi, Museo Galileo Galilei, Cenacolo del Fuligno, Liceo Michelangiolo, Archivio di Stato di Firenze, Biblioteca San Marco a Firenze e la Pinacoteca di Bologna.... insomma poi ci sarà da programmare una serie di viaggi per vedere anche le opere originali che non sono esposte in mostra.
Mi ha colpito molto scoprire sia come si sia evoluta la sua arte, sia l'approfondimento legato al paesaggio e all'architettura, sia scoprire chi sia stata la sua Musa. In effetti, io ammetto di avere una preparazione artistica che risale solo a rudimenti di storia dell'arte che risalgono al Liceo Classico e a mostre e contaminazioni correlate alle persone che frequento, in particolare i miei genitori (che mi hanno educato all'arte sin da piccola) e il mio compagno.
Ci tengo a citare chi ha contribuito, perché penso che sia prezioso sapere come alcune produzioni arrivino poi a noi. Eccole qui sotto.
Il progetto è stato sostenuto da: Ministero della Cultura, Regione Umbria, Arpa Umbria.
La Grande Arte al Cinema (di cui io sono grande fan!) è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.
Per il 2023 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.lunedì 6 marzo 2023
Esploratrice notturna in città
Sono emozionata di tornare in fiera (#BCBF, ndr) dopo alcuni anni e non so bene quanto riuscirò a vedere e sentire, quanta gente potrò riabbracciare. Ma è un inizio. E poi non si può avere tutto dalla vita e già questa giornata intera è una grande opportunità.