domenica 7 maggio 2023

Il giardino dei sogni", di Maike Neuendorff, Carthusia


Immaginate che il vostro letto sia avvolto da una foresta, o meglio che ospiti tantissime piante, un laghetto e delle serre. Inizia così il bellissimo silent book, l'albo senza parole intitolato "Il giardino dei sogni" opera prima di Maike Neuendorff edito da Carthusia (qui la scheda).


Nella pagina successiva vediamo due bambini alla finestra a osservare un gatto nero in strada. Li seguiremo fino a dove li porterà il gatto, in un giardino segreto, dove tutto è gigantesco, le coccinelle sono grandi quanto una mano. Viaggeremo con loro immersi in una natura semplice ma bellissima, dove loro e il gatto sono protagonisti. Anche chi legge è completamente sprofondato nelle pagine e si perde nei dettagli che ogni doppia ci riserva.

Questa è una delle meraviglie dei libri senza parole, ognuno immagina una sua storia, anche se la trama è definita. Inoltre, si passa dalla realtà alla fantasia, in questo caso non so se già nella prima pagina, quando il letto è pieno di piante o quando i bambini attraversano la porta del giardino attorniato da grandi mura che ospita un grandissimo albero,

Vi auguro di perdervi e immergervi scoprendo ogni fiore o animale, di sognare e ricordare.


Noi oggi lo abbiamo fatto in libreria, alla Feltrinelli di corso Buenos Aires di Milano, dove bambini da 2 a 6 anni si sono incantati ad ascoltare la storia e a raccontarla insieme alla sottoscritta e poi hanno creato il loro posto immaginario.
Grata come sempre per la bellezza e per l'attenzione di bambini e genitori.


domenica 23 aprile 2023

A Pavia per la Giornata Mondiale dell'Arte


Sabato 15 aprile abbiamo festeggiato la Giornata Mondiale dell'Arte presso Il Laboratorio Sociale La Torretta di Pavia e grazie a un progetto di ACLI Sociale Pavia dedicato alle giornate speciali. 

Per l'occasione abbiamo letto "Mi disegni un piccolo principe?" un albo edito da Babalibri (qui) di Michel Van Zeveren. 

Pecorella pensa di non saper disegnare e per quello di sente fuori posto in classe, si tiene in disparte, cerca aiuto da chi considera la pecora più brava a disegnare. Dopodiché cerca aiuto in sua mamma: anche lei ha vissuto da piccola la stessa frustrazione ma, fortunatamente, ha imparato a superarla. Così, grazie a un piccolo e innocuo "stratagemma" Pecorella imparerà a disegnare quello che vede - non importa da dove venga la sua fonte di ispirazione - e si sentirà realizzata. Un albo bellissimo che spinge a comprendere che il talento è diverso in ognuno di noi e basta cercare dentro di sé per scovarlo, grazie anche a un adulto che ci vede e ci osserva senza giudizio.


A partire da questo albo, impiegando come sempre un materiale non strutturato, i bambini e le bambine si sono messe a creare quello che ognuno di loro aveva in testa

 Francesca, 5 anni, che con precisione, pazienza e senso della composizione ha creato un arcobaleno...

C'è un altro bambino che ha creato prima "La neve di Babbo Natale" e dopo aver ricoperto il foglio di "neve" ha trasformato il tutto in una valanga

Nel corso delle creazioni i bambini hanno dunque creato nella loro testa un racconto interiore, che a volte hanno esplicitato, aumentando pian piano la ricchezza di particolari.


Qui Leonardo,  tre anni, ha fatto una composizione con una strada di gemme, tre fiori, tre alberi, una macchina (le quattro ruote), mentre in alto c'è una battaglia tra le stelle

Filippo di quasi 3 anni ha iniziato un primo momento creativo, poi ha fatto pausa, e ha creato "Il sole gentile"



Ginevra ha creato una casa, un uccellino rosa che vola...


Mamma Irina ha trovato uno spazio nella composizione del figlio (a destra), creando una sua opera anche se ha esordito dicendo "Non so fare nulla", ideando il luogo dove andava a finire la macchina ideata dal figlio.



Enea ha creato due strade che portano a Genova (cartina al centro).

Alessandro ha creato un castello con tanto di merlature e un drago che sputa fuoco....


Purtroppo non riesco a ricostruire tutte le opere e i racconti, ma spero che questo "assaggio" possa farvi osservare la ricchezza di dettagli, la precisione di alcuni e la creatività, quanto conti il processo più del risultato e come si sviluppi il pensiero dietro la creazione di un'opera. Grazie come sempre a tutti i partecipanti.


sabato 22 aprile 2023

"L'incredibile plantoide e i superpoteri del regno vegetale" e "Piccolo seme": due libri di Editoriale Scienza per la Giornata Mondiale della Terra alla Biblioteca di Corbetta

 

In occasione della Giornata Mondiale della Terra - che si celebra il 22 aprile - per un laboratorio presso la Biblioteca Comunale di Corbetta (qui) abbiamo scelto due nuovi libri pubblicati da Editoriale Scienza: "L'incredibile plantoide e i superpoteri del regno vegetale" di Chiara Valentina Segré e Barbara Mazzolai con illustrazioni di Veronica Carratello e l'albo "Piccolo Seme" di Hector Dexet.

Un modo per comprendere quanto la celebrazione della vita sulla Terra vada fatta in parallelo con la scoperta del mondo delle piante, ancora poco conosciute nonostante gli incredibili benefici che portano all'Uomo e all'intero Pianeta. Senza dimenticarsi, in primo luogo, che la vita non avrebbe avuto origine senza la scoperta della fotosintesi, meccanismo speciale che consente da un lato agli organismi vegetali di essere autonomi (ovvero autotrofi, nutrirsi da soli) perché producono zucchero, dall'altro di sviluppare ossigeno senza il quale la nostra Atmosfera non sarebbe stata vivibile.

In effetti entrambi i libri, a modo loro, cercando di valorizzare questi esseri preziosi davvero speciali.

 

"L'incredibile plantoide e i superpoteri del regno vegetale" (qui) di Chiara Valentina Segré e Barbara Mazzolai si rivolge a bambini del secondo ciclo della primaria, ma lo trovo adattissimo anche per chi è all'inizio della scuola secondaria di primo grado con una storia di tre ragazzini nerd che compiono un'avventura in uno spazio che nulla ha da togliere ai romanzi di fantascienza. Nonostante l'autrice abbia inventato la storia quello che racconta all'interno con il contributo della scienziata Barbara Mazzolai è assolutamente vero. Questa è la bellezza di questo libro. Coniugare curiosità e sapere grazie a una storia avventurosa. In effetti, la vita della Terra e l'evoluzione delle piante, le loro numerose strategie per crescere, difendersi, diffondersi, non è altro che una storia molto affascinante, spesso poco nota.






 

In particolare questa storia è ambientata in un luogo che esiste davvero: si tratta dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Pontedera (PI), dove è stato costruito un vero e proprio plantoide - uno dei primi robot pianta mai costruiti - che cerca di imitare alcune caratteristiche delle piante. Inoltre vengono effettuate ricerche in diversi ambiti per sfruttare le proprietà delle piante per una "robotica bioispirata".

Un viaggio affascinante, quello nel libro, che ripropone le tappe con cui l'uomo ha iniziato a "copiare" le caratteristiche del mondo vegetale e animale attraverso una disciplina che si chiama "biomimetica" (coniata nel 1969 dallo scienziato americano Otto Schmith). L'ispirazione viene dalle specie più incredibili presenti sul nostro Pianeta che si sono adattate a situazioni particolari, come vivere nel deserto o galleggiare sull'acqua. Allo stesso tempo attraverso questo racconto vengono anche spiegate con dovizia le diverse parti che compongono le piante collegandole a curiosità.

Scoprirete dunque come è nato il velcro, come fa il fiore di loto a rimanere così pulito nell'acqua e come mai Joseph Paxton si è ispirato a una pianta acquatica (nifea) per costruire il Crystal Palace di Londra.

Non voglio raccontare di più, ma consiglio vivamente questo libro a tutte le persone curiose che vogliono scoprire il meraviglioso mondo strategico delle piante e un istituto prezioso tutto italiano.

 


"Piccolo Seme" (qui) di Hector Dexet è un albo cartonato dedicato ai più piccoli (ma non solo) che racconta in modo circolare la storia di un seme di girasole dal suo distacco dalla pianta madre fino alla sua evoluzione in una pianta fatta e finita. Il tutto è un viaggio attraverso illustrazioni minuziose con tantissimi dettagli da esplorare, fustelle da aprire per immergersi nel mondo di un piccolo essere che in sé ha la totipotenzialità di una pianta. L'albo presenta anche un gioco di buchi per incuriosire i piccoli lettori e svelare man mano i diversi luoghi e tempi in cui si trova il Piccolo Seme.

domenica 9 aprile 2023

Ode alla Natura


prato, cielo, fiori, primavera, outdoor, spring, sensi, profumi, canti ,  A casa di Anna blog

Il vento accarezza dolcemente i miei piedi e fa rotolare le foglie secche
Porta al mio naso i profumi delicati delle piante selvatiche
Il sole scalda il mio viso e i fiori del prato
In cielo le nuvole viaggiano nel cielo blu
Navi leggere che mutano forma
Da lontano si ode lo stridulo verso del fagiano
Più vicino il gorgheggio dei fringuelli
Nel prato qualcuno smuove le foglie... chi sei?
So che appena tenterò di avvicinarmi te ne andrai e allora provo a immaginare
Intanto un merlo verseggia
Le auto scivolano lungo la strada
Poi di colpo il silenzio regna nel prato
Solo nostri profumi, canti e vento
Solo per noi. Qui sdraiati nel prato

 

prato, cielo, fiori, primavera, outdoor, spring, sensi, profumi, canti ,  A casa di Anna blog

prato, cielo, fiori, primavera, outdoor, spring, sensi, profumi, canti ,  A casa di Anna blogprato, cielo, fiori, primavera, outdoor, spring, sensi, profumi, canti ,  A casa di Anna blog

sabato 1 aprile 2023

Wandering: Lectio Magistralis di Danilo Selvaggi, Lipu


Danilo Selvaggi, direttore Generale LIPU, illustra il Wandering.


Oggi ho avuto la bellissima occasione e l'opportunità di poter seguire da remoto quella che io definisco una vera e propria Lectio Magistralis di Danilo Selvaggi, Direttore Generale presso LIPU alla Sdam

Scuola Danilo Mainardi, la scuola di formazione della Lipu per l’attivismo, la conoscenza e la cultura ecologica  (qui il link).


PS questi sono brevi appunti sperando di fornire una traccia utile...


Argomento era "Il Girovagare come filosofia ecologica", un incontro creato anche per inaugurare il mese della Lipu che da oggi (1° aprile) al 1° maggio è dedicato a girovaghi per natura, con una serie di eventi organizzati in molte oasi, da gruppi e delegazioni, il cui programma si può trovare qui.


Danilo Selvaggi ha dunque introdotto il "wandering", girovagare per la mente e per il corpo, cercando di capire la visione dietro la scelta -  nelle sue numerose declinazioni  - e il significato ecologico, un viaggio tra le discipline, cercando di trarne qualche lezione.

Ha spiegato la connessione tra la parola inglese wandering che indica vagabondare, vagare, andare senza meta e quella wonder, che implica lo stupirsi e il meravigliarsi.

Si tratta di pratiche che, storicamente, la cultura maggioritaria ha visto come negative, mentre grazie a John Muir il padre dei parchi e delle aree protette mondiali e dell'ambientalismo delle origini, subiscono un ribaltamento e diventano buone pratiche, modi di vivere alternativi, al punto di farli preferire.

Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu

Ma chi era John Muir

John Muir (Dunbar, 21 aprile 1838 – Los Angeles, 24 dicembre 1914), di nascita scozzese e americano di adozione, si porta dietro un'infanzia legata a lunghe  meditazioni religiose; la famiglia colpita dalla crisi economica parte per gli Usa  e si ritrova in Wisconsin in una landa desolata immersa nella natura dove il dodicenne Muir rivaluta piacere della lettura e si innamora della Natura. Si può dire che questo è il primo luogo dove il giovane ha il primo incontro del cuore con la natura. 
Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu


Ma una vera svolta accadrà nel corso delle lunghe peregrinazioni successive: prima a Nord verso il Canada e l'Ontario, dove farà esperienza della vera e propria wilderness, poi in direzione Sud verso il Golfo del Messico - dirigendosi al Sud Stati Uniti attraversa i territori devastati dalla Guerra Civile e le immagini di morte si mescolano a quelle di bellezza della natura. Ed è così che Muir comprende l'effetto quasi catartico della natura.

Ma è in California, nel 1868, che Muir, costretto a sostare a San Francisco, per un principio di malaria, si imbattere in un percorso che lo porterà a scoprire l'area dello Yosemite Park, dove rimarrà per quattro anni.

Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu




Il metodo Muir Il viaggio continuo nella natura è un'esperienza profonda, irreversibile, a tal punto da far nascere una diversa e nuova concezione della Natura: siamo alle origini concettuali del pensiero ambientale, non solo risorsa materiale ma un bene più grande,

visione utilitarista vs preservazionista

Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu


Danilo Selvaggi in un passo successivo porta a riflettere su che cos'abbiano in comune le grandi aree selvagge con le grandi metropoli europee

In effetti, si assiste alla nascita di un corrispettivo urbano: il Flaneur è un poeta e un intellettuale, un pensatore che gira per le vie della città senza un obiettivo preciso se non quello di osservare la città e cosa accade intorno a lui, a tal punto da perdersi nella folla della città (caffè, mercatini, angoli abbandonati)

Ne sono un esempio Baudelaire e Virginia Woolf

Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu


Un altro grande passeggiatore e osservatore di Buenos Aires è Borges che racconta questa città sia in chiave metafisica sia in modo realistico dolce e toccante, sia da scrittore giovane sia da anziano, specialmente quando diventa completamente cieco e vive un nuovo desiderio di passeggiare nella sua città.

Ma cosa accomuna Borges e Muir? Anche John Muir perde temporaneamente la vista per un'infezione agli occhi. La perdita della vista fisica ne fa acquisire un'altra e, così come Borges, che scopre un diverso modo di vedere il mondo

Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu


Ed ecco un passaggio ulteriore: il Vagabondare della filosofia di fine Ottocento e che arriva ai giorni nostri, che esalta esperienza del wandering, sia come attività concreta sia in senso simbolico e metaforico di un pensiero che cambia strada, che non segue la strada della logica e della chiarezza ma del vagare e lasciarsi andare, la filosofia errante alla ricerca della verità. Un esponente di spicco è Martin Heidegger, un riferimento per i naturalisti tedeschi.
Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu


Un'opera particolarmente interessante è Holzwege, Sentieri interrotti (così tradotto da Pietro Chiodi), come anche il Saggio: Perché i poeti?

Ed ecco che arriviamo ai poeti e alla loro visione del mondo sul vagabondare, il cui maggiore esponente è Walt Whitman.

Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu

La sua raccolta più nota è Foglie d'erba.

Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu


E infine Danilo Selvaggi ha concluso con quelle che possono essere considerate le Lezioni del wandering

  • Scelte di questo tipo sono figlie del disagio della società moderna che perde natura anche se produce progresso e benessere, produce disagio e malessere, (questa civiltà non mi appartiene)
  • La natura come alternativa
Slide di Danilo Selvaggi, direttore generale Lipu



  • Una diversa forma di conoscenza
  • Il mondo della poesia

Per concludere, la grande sfida che ci attende è quella di conciliare la politica con la poesia

Questo incontro è stato per i presenti davvero prezioso ed emozionante. Ha aperto nuovi filoni di interesse e scoperta. Un elenco bibliografico essenziale sarà presto presente sul sito SDAM, sulla pagina fb LIPU e sul profilo fb di Danilo Selvaggi (molto interessante da frequentare in generale, ndr).

Non resta che ringraziare ancora per questa opportunità e seguire la Sdam che offrirà altre "lezioni aperte" a tutti.

PPS la mia presentazione non può né vuole essere esaustiva di questo incontro, che ha parlato anche di molto altro (es. Keri Smith), ma ho voluto raccontare quello che mi ha particolarmente colpito per fornire una traccia di approfondimento.

Cosa ho trovato: qui un racconto di John Muir a opera di Tiziano Fratus. Qui su wikiradio un ritratto di Borges. Qui, e qui Virginia Woolf. Qui, Baudelaire. Qui, gettoni di poesia su Walt Whitmann e qui un altro approfondimento.
Qui e qui una rassegna di libri di Muir consigliati da Tiziano Fratus.

mercoledì 29 marzo 2023

Perugino Rinascimento Immortale Al cinema

Perugino,#GrandeArteAlCinema,L'arte al cinema,docufilm,Nexo Digital,arte,Firenze,Roma, Piero Vannucci, Raffaello, Verrocchio, arte, rinascimento, a casa di Anna blog, annapisapia.blogspot.com, little things, opere d'arte, cultura



Dal 3 al 5 aprile ricordatevi di prendere i biglietti e rintracciare l'elenco delle sale cinematografiche. Avrete infatti l'occasione di fare un tour virtuale meraviglioso alla scoperta di Piero Vannucci, altresì noto come il Perugino. Perugino. Rinascimento Immortale, diretto da Giovanni Piscaglia, (regista anche di Van Gogh. Tra il grano e il cielo e Napoleone. Nel nome dell’arte) con Marco Pisoni e Filippo Nicosia. L'elenco delle sale è rintracciabile su nexodigital.it.

Perugino,#GrandeArteAlCinema,L'arte al cinema,docufilm,Nexo Digital,arte,Firenze,Roma, Piero Vannucci, Raffaello, Verrocchio, arte, rinascimento, a casa di Anna blog, annapisapia.blogspot.com, little things, opere d'arte, cultura
Perugino: Adorazione dei Magi

Perugino,#GrandeArteAlCinema,L'arte al cinema,docufilm,Nexo Digital,arte,Firenze,Roma, Piero Vannucci, Raffaello, Verrocchio, arte, rinascimento, a casa di Anna blog, annapisapia.blogspot.com, little things, opere d'arte, cultura
Perugino: Annunciazione Ranieri 

Perugino,#GrandeArteAlCinema,L'arte al cinema,docufilm,Nexo Digital,arte,Firenze,Roma, Piero Vannucci, Raffaello, Verrocchio, arte, rinascimento, a casa di Anna blog, annapisapia.blogspot.com, little things, opere d'arte, cultura
Perugino: Madonna della Consolazione


Perugino,#GrandeArteAlCinema,L'arte al cinema,docufilm,Nexo Digital,arte,Firenze,Roma, Piero Vannucci, Raffaello, Verrocchio, arte, rinascimento, a casa di Anna blog, annapisapia.blogspot.com, little things, opere d'arte, cultura
Perugino: Pala Tezi_Madonna col bambino

Stando comodamente seduti viaggerete tra l'Umbria, la Toscana e Roma, con una piccola incursione estera, alla scoperta delle sue opere, da quelle meno note a quelle che lo hanno portato alla ribalta. 

Vedrete le città che forse conoscerete bene come Perugia, Firenze, Roma (e la meno nota, forse, Città della Pieve che gli diede i natali e dove tornò nell'ultima parte della sua esistenza) con una prospettiva aerea, per coglierle nel loro insieme con il paesaggio circostante; sosterete sul Lago Trasimeno. Il tutto accompagnati da tantissimi esperti , che ci racconteranno la vera storia di questo longevo e produttivo artista.



Ho avuto la fortuna di vedere in anteprima questo documentario e posso dirvi che non ve ne pentirete: la qualità è molto elevata e, inoltre, quello che ho apprezzato tantissimo è che il documentario è complementare al catalogo alla Mostra sul Perugino e pensato appositamente insieme a essa. Sarà quindi meraviglioso poterlo vedere sia per chi ha in programma di visitarla, sia per chi l'ha già vista.

Ed ecco dunque alcuni motivi per vederlo.

La storia della persona e dell'artista

Il documentario racconta, a 500 anni dalla morte, la vita e l’opera di Pietro Vannucci, detto "Il Perugino" partendo dal suo legame con l’Umbria, terra natale ricca di paesaggi che spesso l'artista ha immortalato sullo sfondo dei suoi dipinti, come alcuni squarci luminosi lungo le sponde del lago Trasimeno. Conosco amici artisti che vi abitano e ammetto che ho pensato a loro quando ho visto le riprese (Silvia e Sualzo!).

Ci sono tante cose che scoprirete... e che non voglio svelare... Posso dirvi che l'artista da Castel della Pieve, un borgo immerso in quei paesaggi, comincia il suo percorso artistico che lo porterà a farsi conoscere  anche a Roma e Firenze, a contatto con maestri quali Verrocchio - che ospitava a bottega artisti del calibro di Botticelli e Leonardo da Vinci  - e Mantegna. 


Nonostante Perugino sia stato un artista centrale del Rinascimento, il più famoso e richiesto nel ventennio che va dal 1480 al 1500, la sua fama si è via via spenta con lo scorrere dei secoli. Molto ha inciso l'opera di uno dei suoi allievi come Raffaello. Infatti, il Perugino è spesso citato e conosciuto solo come maestro del pittore urbinate. Ma al di là dei meriti di Raffaello, gran parte della sfortuna critica del Perugino si deve anche a Giorgio Vasari, il biografo degli artisti che nelle sue “Vite” relega il Perugino a figura di secondo livello e lo descrive con toni dispregiativi riportando aneddoti e tratti del carattere negativi.

In realtà si scoprirà che questo artista era molto abile non solo nel disegno e nella pittura ma anche nel trovare committenti e farsi apprezzare.

 

Chi è stato coinvolto



Nel documentario sentiremo molte voci eccellenti: il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Marco Pierini, il direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt, la professoressa di Storia dell’architettura presso l’Università di Firenze Emanuela Ferretti, il geografo all’Università di Bologna Franco Farinelli, la storica dell’arte della Galleria Nazionale dell’Umbria Veruska Picchiarelli, lo storico Franco Cardini, il coreografo e ballerino Virgilio Sieni,

Preparatevi a viaggiare davvero...

Il viaggio attraverso l’Italia porterà alla scoperta dei grandi capolavori: dagli affreschi della Cappella Sistina alle due sale a lui dedicate alla Galleria Nazionale dell’Umbria, dal Collegio del Cambio all’Archivio di Stato di Perugia, dalla Biblioteca Augusta alla Cappella San Severo a Cerqueto, e ancora l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi e la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio Città della Pieve, la Chiesa San Sebastiano a Panicale, la Chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, la Galleria Palatina, gli Uffizi, Museo Galileo Galilei, Cenacolo del Fuligno, Liceo Michelangiolo, Archivio di Stato di Firenze, Biblioteca San Marco a Firenze e la Pinacoteca di Bologna.... insomma poi ci sarà da programmare una serie di viaggi per vedere anche le opere originali che non sono esposte in mostra.

Mi ha colpito molto scoprire sia come si sia evoluta la sua arte, sia l'approfondimento legato al paesaggio e all'architettura, sia scoprire chi sia stata la sua Musa. In effetti, io ammetto di avere una preparazione artistica che risale solo a rudimenti di storia dell'arte che risalgono al Liceo Classico e a mostre e contaminazioni correlate alle persone che frequento, in particolare i miei genitori (che mi hanno educato all'arte sin da piccola) e il mio compagno.


Ci tengo a citare chi ha contribuito, perché penso che sia prezioso sapere come alcune produzioni arrivino poi a noi. Eccole qui sotto.

Il progetto è stato sostenuto da: Ministero della Cultura, Regione Umbria, Arpa Umbria.

La Grande Arte al Cinema (di cui io sono grande fan!) è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.

Per il 2023 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.

lunedì 6 marzo 2023

Esploratrice notturna in città





Dopo aver passato la domenica ko - grazie ciclo per essere tornato a trovarmi dopo sei mesi di pausa - tra il mal di pancia e l'insonnia sono sveglia come un grillo dalle 2.30 ma mi sono alzata definitivamente alle 3.30. Mi sono preparata, fatta un caffè. Ho sistemato il trolley e la borsa per Bologna e sono venuta in studio per chiudere un articolo. Nel silenzio più totale sento i merli che gorgheggiano a più non posso.
Tra poco (4.30) penso che uscirò con Sally così potrò prendermela comoda per arrivare in stazione e magari la farò sfogare un attimo. Lei naturalmente ora dorme però non ho molte altre soluzioni.

Sono emozionata di tornare in fiera (#BCBF, ndr) dopo alcuni anni e non so bene quanto riuscirò a vedere e sentire, quanta gente potrò riabbracciare. Ma è un inizio. E poi non si può avere tutto dalla vita e già questa giornata intera è una grande opportunità. 


Ore 5.00
La notte mi sento un esploratrice, come quando andavo in giro nel bosco a Miasino: la città è tutta mia, del Pettirosso che gorgheggia in cima a un albero, dei Merli e delle cornacchie e di Sally, che annusa in giro; per strada non c'è praticamente nessuno, qualche luce accesa, qualche allarme attivato nelle case... un signore che dorme su una panchina (chissà se avrà freddo... il mio naso è gelato e anche le mani: del resto sono appena le cinque)
.. c'è qualcosa di magico nella attraversare la città così isolata: mi ricorda un periodo passato quando mi godevo 5 minuti al giorno di piena libertà e sentivo il silenzio, il silenzio (solo quello degli uomini perché gli uccelli fanno un concerto sonoro di prima categoria mentre Sally zampetta tra le foglie secche).
 
Il gorgoglio della fontanella è ancora più forte e riecheggia nell'aria Adesso inizio a scorgere le prime persone in giro, chi con un cane, chi con una bicicletta ...e qualche macchina in più: che la città si sia già svegliando?
La scuola e la piazzetta ancora no. Per ora dormono.


ore 5.30
Cosa scopro...
A svegliarsi presto e uscire presto si scoprono un sacco di cose. 
Per esempio che il tram è già attivo dalle 5 mentre, l'autobus dalle sei, che i semafori sono lampeggianti fino alle 5 e poi diventano funzionanti. 
Che in giro ci sono solo spazzatura e camion che la ritirano. 
Che si possono fotografare le parole sulle vetrine per poi divertirsi a comporre qualcosa...
Sono arrivata in stazione alle 6, in contemporanea al tram [alla fermata lo dava a 21 minuti]. 
 
Ho camminato per le stradone vuote e illuminate e ora sto concludendo la seconda colazione. La schiena è un ribollire di calore. Forse l'arnica messa alle 3.30 sta facendo effetto? Mi sembra di essere in movimento da sempre. Non ricordo neanche più quando stavo sognando nel letto.
Spero che presto segnalino il mio treno e non ci siano i ritardi annunciati.