Oggi, guardando con stupore i fiori a coppa dell'albero dei tulipani, o liriodendro, mi è venuta voglia di parlare di questa pianta che mi attira da sempre per le sue foglie inconsuete quadrilobate e per il nome così particolare.
Anche per chi non è così esperto di piante come la sottoscritta salta all'occhio quanto il fiore sia simile a quello delle magnolie (Magnolia grandiflora); in effetti, questa pianta appartiene alla famiglia delle Magnoliacee.
Questa pianta è conosciuta come Liriodendro, che deriva dal greco, e vuole dire "'δένδρον déndron', albero e léirion' giglio, quindi albero dei gigli, mentre L'epiteto specifico "Albero dei tulipani", deriva da 'tulipa' tulipano e 'fero' porto: che porta tulipani, è un accostamento legato alla forma dei fiori che ricordano i tulipani. Il nome latino è, appunto, Liriodendron tulipifera L. Per gli Indiani d'America settentrionale, luogo di origine di questa specie, la pianta è invece conosciuta come "legno da canoa", perché da un singolo tronco è possibile ricavare una canoa capace di portare anche 20 persone!
Anche per chi non è così esperto di piante come la sottoscritta salta all'occhio quanto il fiore sia simile a quello delle magnolie (Magnolia grandiflora); in effetti, questa pianta appartiene alla famiglia delle Magnoliacee.
Questa pianta è conosciuta come Liriodendro, che deriva dal greco, e vuole dire "'δένδρον déndron', albero e léirion' giglio, quindi albero dei gigli, mentre L'epiteto specifico "Albero dei tulipani", deriva da 'tulipa' tulipano e 'fero' porto: che porta tulipani, è un accostamento legato alla forma dei fiori che ricordano i tulipani. Il nome latino è, appunto, Liriodendron tulipifera L. Per gli Indiani d'America settentrionale, luogo di origine di questa specie, la pianta è invece conosciuta come "legno da canoa", perché da un singolo tronco è possibile ricavare una canoa capace di portare anche 20 persone!
Le foglie sono decidue (ovvero caduche), hanno forma quadrata lobata con apici, che a me ricordano un pipistrello. Potreste confonderle con quelle del platano, ma ricordatevi che hanno solo 4 lobi e sono davvero particolari!
I fiori sono bisessuali o ermafroditi (contengono sia gli elementi femminili sia quelli maschili), sono color giallo-verde profumati, grandi, solitari, eretti e iniziano ormai a comparire a metà maggio (a Milano), per proseguire anche fino a luglio, a seconda del clima, e hanno un'alta concentrazione di nettare.
Nel linguaggio simbolico, per la delicatezza dei suoi fiori, che si confondono e si nascondono tra le foglie, il liriodendro simboleggia la riservatezza ed il pudore.
Il frutto conico è secco, lungo 6–7 cm e ha le sembianze di una pigna squamosa, anche se più affusolata. Quando è maturo, a partire da ottobre, rilascia piccoli semi alati (samare), che sono diffusi dal vento (disseminazione anemocora).
Oggi, sempre sullo stesso liriodendro dello scorso anno, ho trovato un'infestazione di afidi.
Memore di quanto è accaduto in seguito, proverò a raccontare una storia...
C'era una volta un albero un po' più fragile degli altri: le sue foglie vennero attaccate dagli afidi, piccoli insetti mangiatori di foglie. Ma ecco pronti i salvatori! Una squadra di coccinelle era pronta a difenderlo: il segreto è che andavano pazze per gli afidi!
Memore di quanto è accaduto in seguito, proverò a raccontare una storia...
C'era una volta un albero un po' più fragile degli altri: le sue foglie vennero attaccate dagli afidi, piccoli insetti mangiatori di foglie. Ma ecco pronti i salvatori! Una squadra di coccinelle era pronta a difenderlo: il segreto è che andavano pazze per gli afidi!
Alcune coccinelle, ghiotte di questi insetti, decisero pertanto di deporre le uova proprio su quelle foglie...
A memoria dell'infestazione di afidi dopo alcune settimane rimasero solo alcuni gusci vuoti delle larve, metamorfosate in splendide coccinelle, e tanti puntini sulle foglie inizialmente verdi.
Per approfondimenti tecnico scientifici sulla pianta, vi rimando al sito Forum Acta Plantarum qui.
Per saperne di più sul ciclo della coccinella, vi rimando invece al bellissimo libro di Gallimard Jeunesse. Non ve ne pentirete.
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