sabato 28 febbraio 2015

Alla Libreria dei Ragazzi un Corso di fotografia per piccoli foto... lettori!

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Partirà il 21 marzo 2015 il corso "Dove leggo oggi? Corso di fotografia per piccoli foto... lettori!" tenuto da Giuseppe Bartorilla alla Libreria dei regazzi di Milano. Quattro incontri (21 e 28 marzo, 11 e 18 aprile, dalle 14.30 alle 16.30) dedicati a un massimo di 15 bambini e bambine di età compresa tra 8 e 12 anni

corso, fotografia, Libreria dei Ragazzi Milano
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L'obiettivo è coniugare lettura e fotografia, due passioni che accomunano Giuseppe, che lavora alla Biblioteca dei ragazzi di Rozzano (premio Andersen 2014) e coltiva da tempo l'amore per le foto come si può vedere sul suo blog. L'idea è "lanciare nuovi sguardi", non solo raccontare le storie ma osservare il vissuto quotidiano con altri occhi, per ritrarlo attraverso la fotografia. Insomma, fotografare le persone, i luoghi, le cose di ogni giorno con uno sguardo insolito, per cogliere qualcosa che quotidianamente ci sfugge. Non a caso Giuseppe ha raccontato sul blog Omnimilano Libri “forse dovremmo prenderci un po’ di tempo per guardare e scegliere. Sarebbe un modo per vivere più intensamente”.

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Un intreccio tra lettura e fotografia per esplorare la narrazione. La lettura di testi - scelti appositamente - si alternerà alla conoscenza della fotografia, il tutto in chiave giocosa e invitando i piccoli autori ad autovalutarsi. Perché lo scopo finale è arrivare a mettere in piedi una mostra con i lavori realizzati (sopra e in alto vedete alcuni scatti realizzati in un corso precedente).

Uno dei libri utilizzati sarà "Parto" di Chiara Carminati e Massimiliano Tappari (Cosimo Panini editore), un libro a due voci (mamma e bambino) in cui si esplorano al tempo stesso il tema del viaggio e della nascita. Come si legge sul sito dell'autrice "Il viaggio più importante raccontato attraverso i linguaggi della poesia e della fotografia, in sintonia meravigliosa."
In effetti - mi racconta Giuseppe - quando fotografi "registri" un pezzetto di mondo - e al tempo stesso quello che hai fotografato non esiste già più - e trasformi il luogo (reale), lasciando anche spazio all'immaginario e al fantastico.

Vorrei solo avere ancora 12 anni per partecipare anch'io. Posso?

Informazioni: il costo è di 85,00 euro. Iscrizioni e prenotazioni: Libreria dei Ragazzi Milano, via Tadino 53 (MM Lima), tel. 02 29533555, info@lalibreriadeiragazzi.it

venerdì 27 febbraio 2015

I ragazzi incontrano i silent book in biblioteca


Mercoledì 25 febbraio in Biblioteca Venezia Mela ed Elisabetta hanno incontrato i ragazzi di una prima Media della Scuola Santa Caterina da Siena per parlare di libri senza parole. Le ho viste mezzora dopo, a dir poco, entusiaste ed esaltate. Mentre mi racconta cosa è successo Mela ha gli occhi che brillano ed è ancora elettrizzata. I ragazzi e le ragazze non volevano più andarsene dalla biblioteca e "hanno sforato" di quasi tre quarti d'ora. Immagino che per un bibliotecario per ragazzi queste siano le piccole e grandi soddisfazioni che ripagano di tutte le giornate no.

L'appuntamento in biblioteca era in realtà il secondo, mi spiega Mela. Il primo incontro (avvenuto lo scorso dicembre) è piaciuto così tanto che le insegnanti hanno chiesto di poter tornare. E ci credo che sia piaciuto così tanto, perché dopo aver presentato il luogo (cos'era - un edificio Liberty, ex cinema e cos'è oggi - biblioteca dal 2001 e parcheggio sotto) i ragazzi e le ragazze hanno ricevuto la tessera della biblioteca e hanno potuto prendere il loro primo libro in prestito. Dopodiché hanno partecipato a una vera e propria caccia al tesoro, dove il tesoro è un libro, naturalmente. Divisi in gruppetti di 4-5 hanno scoperto in modo divertente come funziona il catalogo Opac e dalla collocazione sono andati alla ricerca del libro reale.


Durante il secondo incontro, è essenziale ritrovarsi: seduti in cerchio i ragazzi e le ragazze si sono lanciati una palla morbida e via via presentati. Poi Mela ha fatto fare alcuni esercizi per "sciogliersi" e rilassarsi, per liberarsi di tutta la negatività: a partire dai muscoli facciali fino al collo e alle braccia. Per finire con qualche esercizio di respirazione (wow!).

Pronti…via.

Elisabetta ha raccontato "Viaggio" di Aaron Becker (Feltrinelli). Mi spiega che quel libro l'ha catturata subito a partire dal titolo e dalla copertina e per le sue illustrazioni bellissime e affascinanti, che ricordano delle atmosfere orientali. Ha spiegato ai ragazzi che non solo la storia è bella per il contenuto ma anche perché un libro senza parole può essere letto da tutti, perché ha un linguaggio universale. Questa è stata anche l'occasione per parlare della mostra sui silent book organizzata insieme a Ibby Italia al MUBA (ne ho parlato qui), del progetto della biblioteca a Lampedusa e per spiegare come "funziona" un libro senza parole. Mela mi ha raccontato come i ragazzi fossero "presi" durante la lettura di Elisabetta, che è riuscita a catturare l'attenzione e "far vibrare le corde interiori" dei suoi ascoltatori.

Mela ha scelto - volutamente - di raccontare solo l'inizio de "L'onda" di Suzy Lee (Corraini) per poi chiedere ai ragazzi e alle ragazze di aiutarla a completare la storia "leggendo" le immagini. Per lavorare meglio hanno utilizzato più copie del libro e mentre lei "mimava", i ragazzi e le ragazze hanno raccontato con lei. Mi immagino l'energia sprigionata da questo esercizio perché tutte le volte che ho semplicemente raccontato l'onda durante le visite per la mostra sui silent al MUBA ho sempre "respirato" un'atmosfera di piena esaltazione e, al tempo stesso, sospensione e attesa.


Dopodiché i ragazzi sono stati suddivisi in gruppi misti di quattro persone (e un unico gruppo di tre) e a ogni gruppo è stato chiesto di raccontare una storia a partire da un libro. Per l'occasione sono stati scelti: Il Libro rosso (Il Castoro), Chiuso per Ferie (Topipittori), Telefono senza fili (Gallucci), Tortintavola (Beisler editore) e Il ladro di polli (Terre di mezzo editore).
Di alcuni libri ho parlato qui e qui.
Mela mi ha detto che i ragazzi hanno presentato delle storie bellissime (inutile dire che mi piacerebbe tanto poterle leggerle e, magari, pubblicarle o parlarne sul blog se ne avessero voglia).
I ragazzi e le insegnanti sono rimasti così entusiasti che hanno deciso di proseguire il progetto. Visto che nella scuola ci sono tanti stranieri, si daranno da fare per realizzare insieme al docente di arte alcuni silent book. Sono stati invitati a metterli in mostra alla Biblioteca Venezia e a raccontarli.


Mentre i ragazzi lavoravano alla storia, Elisabetta ha consegnato a ogni gruppo delle cartoline - l'idea è nata da Francesca Romana Grasso e Marina Petruzio - spiegando loro che verranno recapitate - anche virtualmente - ai ragazzi migranti e isolani che gravitano a Lampedusa. Le cartoline che vedete sotto sono state realizzate durante l'incontro. Altre bianche sono state consegnate alle insegnanti e speriamo possano ritornare in biblioteca per essere viste e lette. Lo scopo è quello di lasciare un messaggio anche attraverso i silent book, costruendo un ponte tra ragazzi che vivono lontani.

Con questo post aderisco all'iniziativa di HomemadeMamma del Venerdì del Libro.



















giovedì 26 febbraio 2015

Mostra sui silent book alla Biblioteca Venezia




Stamattina - complice lo sciopero all'asilo - sono andata con il mio "quattrenne" alla Biblioteca Venezia per scoprire con lui alcuni libri senza parole. La sua attenzione si è focalizzata subito "C'era una volta un topo chiuso in un libro..." e "Seconda storia di un topo chiuso in un libro" illustrato da Monique Felix (edito da Emme edizioni). Gli è piaciuto molto "quello con la nave", ovvero il secondo, "pecché c'ela tutta l'acqua". Infatti, il topolino chiuso nelle pagine del libro quando fa il buco viene pian piano sommerso dall'acqua e riesce a salvarsi perché costruisce una barchetta.





Ci siamo divertiti molto a scoprire in "Si vede non si vede" (Silvia Borando, Minibombo) i diversi animali che scompaiono a seconda dell'ambiente in cui si trovano. Di volta in volta non si vedono più la puccina (la gallina),  il coccodillo, il topino, l'ippopotamo, l'elefante, il conigglio, l'ozzo, il gatto, l'uccellino mentre il calameonte si mimetizza sempre e quindi non c'è mai. Il gioco è ancora più divertente perché si vedono solo gli occhi e talvolta il naso o le zampe e bisogna aguzzare l'ingegno e soprattutto concentrarsi a memorizzare la posizione degli animali. Una sorta di memory molto riuscito che prende la mano e si vorrebbe leggere e rileggere all'infinito. Almeno per noi è stato così.
Il gioco continua sul minisito creato appositamente dalla Casa editrice emiliana, dove si trovano anche dei disegni in pdf scaricabili e altro ancora.

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Un altro albo senza parole per piccolissimi di Minibombo presente in biblioteca per la mostra "Silent books - Libri senza parole dal MUBA alla tua biblioteca" è "Vicino lontano", che invita a giocare con le forme che da vicino possono sembrare qualcosa - es. sopra una proboscide di un elefante - e allontanandosi diventano altro (un uccellino). Chi conosce i disegni di Silvia Borando, ritroverà molti animali di altri suoi libri molto amati. Naturalmente il richiamo è al libro "Sembra questo sembra quello" di Maria Enrica Agostinelli (Salani). Sul minisito si possono trovare altri giochi da fare per continuare il divertimento.


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Prima di concludere la visita in biblioteca ci siamo intrattenuti con "Tortintavola Ma la torta dov'è?"di Tiong-Khing Thé (edito da Beisler), uno dei libri scelti per la mostra "Libri senza parole. Destinazione Lampedusa- Silent books. Final destination Lampedusa" di cui ho parlato qui. Tutto inizia con due toponi che portano via una torta alla famiglia Scodinzoli. E così marito e moglie sono costretti a inseguirli. In realtà moltissime storie parallele si intrecciano facendo incontrare e scontrare moltissimi personaggi (rane, gatti, maiali, scimmie, una cicogna ...) con continui colpi di scena. Per riuscire a cogliere il tutto - le illustrazioni sono davvero complesse - bisogna guardare e riguardare il libro concentrandosi su alcuni particolari della scena. Anche qui il divertimento è assicurato. Inoltre è un buon allenamento per la vista e la memoria.
Ancora una volta vi consiglio di non perdervi questa mostra e di perdervi nella lettura dei libri!
Alla Biblioteca Venezia vi aspettano Mela, Elisabetta, Valentina, Laura, Marcello, Marcello e Giuseppe.

martedì 24 febbraio 2015

Mostre sui silent book a Milano

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Rimarrà aperta fino al 2 marzo alla Biblioteca Venezia la mostra "Silent books - Libri senza parole dal MUBA alla tua biblioteca". Si tratta, come riporta il manifesto, di "un'esposizione di albi a disposizione di grandi e piccini scelti tra quelli del catalogo, libri ad alto valore artistico e umano, la prima galleria d'arte portatile per i bambini in un linguaggio universale dell'immagine che oltrepassa le barriere linguistiche".


Il progetto è partito in contemporanea alla mostra "Libri senza parole destinazione Lampedusa - Silent Books Final destination Lampedusa" organizzata da IBBY Italia al MUBA (di cui ho parlato qui) in collaborazione con il Sitema Bibliotecario Urbano. L'entusiasmo di Gabriella Marinaccio e Cristina Honorati - che hanno coordinato il progetto per la rete bibliotecaria - ha contagiato a tal punto i colleghi e le colleghe da far aderire moltissime biblioteche, che hanno promosso (Accursio, Affori, Calvairate, Chiesa Rossa, Crescenzago, Dergano, Niguarda, Sicilia, Valvassori Peroni, Quarto Oggiaro, Tibaldi, Parco Sempione, Zara, Lorenteggio, Vigentina) o stanno ancora promuovendo un'esposizione di libri senza parole. In particolare, è possibile ancora visitare la mostra anche alle biblioteche Oglio (fino al 28/02/2015), Villapizzone  (fino al 28/02/2015), Baggio (dal 5 al 28/03/2015), Cassina Anna (dal 16 al 31/03/2015), Gallaratese (fino al 14/06/2015) e Sant'Ambrogio (fino al 15/06/2015).
Per l'occasione il Sistema Bibliotecario Urbano ha acquisito una serie di silent book, ampliando ulteriormente la disponibilità di titoli. Inoltre, il coordinamento tra le biblioteche consente lo scambio di libri per offrire un ricco panorama di albi in esposizione.

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Mela ed Elisabetta, le bibliotecarie che hanno allestito e stanno promuovendo la mostra alla Biblioteca Venezia, raccontano che sia i bambini sia i genitori apprezzano molto l'esposizione - i bambini a tal punto da chiedere in prestito alcuni libri anche se al momento non è possibile - e non sembrano spaventati dai libri senza parole. Anzi. La prova del nove sarà domani, quando Mela ed Elisabetta incontreranno una classe di prima media della Scuola Santa Caterina da Siena. Naturalmente non vedo l'ora di farmi raccontare come andrà.

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In esposizione alla Biblioteca Venezia è possibile leggere e sfogliare una quarantina di albi senza parole - alcuni disponibili in doppia copia - di cui una parte riprende i titoli della mostra IBBY al MUBA (Chiuso per ferie, L'albero, La mela e la farfalla, L'ombrello rosso, Non perdere il filo, Migrando, C'è posto per tutti, La sorpresa, L'onda, Mirror, La casa sull'albero, Lavori in corso, Il mio leone, Abbracciami, L'isola) mentre altri sono delle "chicche", appena uscite o quasi introvabili. E' possibile per esempio scoprire "Fiume lento" illustrato da Alessandro Sanna per Rizzoli, vincitore del premio Andersen 2014 come migliore albo illustrato - e leggere l'introduzione di Ermanno Olmi che inizia così "Non bisogna spendere indifferentemente parole su un foglio bianco quando non ce n'è bisogno". Oppure avere l'occasione di sfogliare "Viaggio" di Aaron Becker (edito da Feltrinelli) da poco in libreria.

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Tra i tanti mi hanno colpito c'è "Il bradipo dormiglione" di Ronan Badel (Terre di Mezzo editore) che racconta di un bradipo dormiente mentre i suoi amici (un serpente, una rana e un tucano) giocano a carte. Purtroppo, dopo un forte vento, l'albero a cui è attaccato crolla al suolo e viene portato via dai taglialegna. Da qui iniziano le peripezie del suo amico serpente che fa di tutto per riportarlo a casa, affontando mille pericoli prima sul camion (attraversando un ponte di corda e guadando una distesa d'acqua) poi sul tronco in balia delle cascate. Il lieto fine è assicurato con due scene veramente imperdibili (naturalmente non posso raccontarvele!).


Non posso non citare "C'era una volta un topo chiuso in un libro..." e "Seconda storia di un topo chiuso in un libro" illustrato da Monique Felix (edito da Emme edizioni), perché me li ha fatti scoprire Marina Petruzio quando ci siamo ritrovati dal mitico Franco Fornaroli, direttore della Biblioteca di Melegnano, per prepararci sui silent book in occasione della mostra al MUBA. Si tratta di due deliziosi piccoli albi che parlano di un topolino che rosicchia le pagine del libro in cui è rinchiuso e che riesce, grazie all'uso ingegnoso della pagina rosicchiata, a raggiungere due mete bellissime (che ha scoperto creando il famoso buco).


In Biblioteca ho finalmente potuto sfogliare "Il libro rosso" di Barbara Lehmann, edito da Il Castoro, premio Andersen 2008 come miglior libro fatto ad arte, un albo che riprende in parte il meccanismo di Flotsam (di David Wiesner). I due protagonisti, una bambina e un bambino, interagiscono grazie a un libro che trovano per caso in terra, riuscendo a vedersi in tempo reale. Naturalmente dopo un po' il vedersi non basta più e la bambina cerca un modo per riuscire a raggiungere un bambino e così si affida ai palloncini (il tema del viaggio è uno dei filoni dei silent book). Ma proprio quando è in alto il libro le cade. Riusciranno i due a trovarsi? Vi invito a venire in biblioteca per scoprirlo e per guardare cosa succede alla fine.


Un altro libro di cui avevo tanto sentito parlare e di cui avevo visto qualche immagine in rete è "Zoom" di Istvan Banyai, edito da Il Castoro. Il libro è una continua scoperta di come cambia il nostro sguardo da un forte ingrandimento (la cresta di un gallo) a una visione sempre più panoramica (cresta, gallo, bambini che osservano il gallo da una finestra e così via...), con continui "colpi di scena" fino a disperdersi in un puntino nell'universo.


Concludo la carrellata (ma le sorprese non finiscono qui, dovete proprio farci un salto di persona!) con "Telefono senza fili" di Ilan Brenman e Renato Moriconi, edito da Gallucci, in cui si assiste al divertente gioco con i personaggi più disparati (dal giullare al re, fino al lupo e cappuccetto rosso, passando per un turista e due signore molto divertenti foto sotto) per scoprire alla fine cosa mai avrà detto/chiesto il giullare. Sorpresa!

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