lunedì 19 maggio 2025

Storie dal ballatoio



Nel fine settimana ho messo a dimora e rinvasato alcune piante che ho acquistato a Orticola di Lombardia.. 

Infatti, ho impiegato alcuni anni, ma ho riflettuto a lungo su una frase che ha detto il mio amico Cristian Mancini (qui e qui) chi non ha piante si deve porre delle domande sul suo contatto con la Natura (io finora sono cresciuta con animali).. 
Da qualche anno "provo a tenerle in vita", per me è sempre stato più facile avere un cane o altri animali - di fatto da quando sono piccola sono appassionata di animali - Ultimamente però per vari motivi - e grazie a tante persone diverse che ho incontrato - ho iniziato a vedere in un modo diverso anche le piante.

 Innanzitutto, come dei soggetti e non degli oggetti di studio, e in secondo luogo come qualcosa di bello non solo da osservare e fotografare, ma anche da curare visto che loro si donano ossigeno e rendono possibile una vita migliore agli uomini. I benefici dell'ortoterapia sono appurati (in questo conoscere grazie ad Arianna Ravagli e ad ACER (qui) tanti che progettano giardini terapeutici (penso ad Andrea Mati (qui) e a Monica Botta qui ma anche a tantissime altre persone...) mi ha fatto scoprire toccando con dati alla mano quanto il verde porti benessere non solo se ci si immerge ma. anche se lo si pensa per gli altri e ci si lavora.... Tantissime persone che ho potuto conoscere grazie alla collaborazione con il verde editoriale, una rivista tecnica che ti mette in contatto come redattore con i maggiori esperti in Italia del verde in generale, Una rivista indipendente e all'avanguardia di cui ho parlato qui.




E dunque ho iniziato ad acquistare alcune piante cercando di pensare a curarle nel migliore modo possibile e l'occasione ghiotta è stata quella di Orticola, di Lombardia  una mostra mercato (di cui negli anni ho parlato spesso su instagram qui, sul blog), dove si possono trovare vivaisti con grande esperienza e che si mettono a disposizione con passione per raccontare quello che fanno - o spiegare come tenere al meglio le piante - questo indubbiamente grazie anche ai consigli della mia amica e collega di ACER Arianna Ravagli (nella foto in alto, paesaggista e abile conoscitrice di specie, qui), che crea un binomio fantastico se affiancata a Samantha Gaiara qui giornalista di Gardenia. In mezzo a loro mi sento come una bambina curiosa che muore dalla voglia di imparare dalla loro ventennale o più esperienza.



Devo dunque ad Arianna, questa voglia di mettere sul ballatoio una serie di piante ma anche a Rossana Sessa (altra collega di ACER  qui la trovate con Arianna qui) che a Orticola ha collaborato con L'Azienda Agricola Zanelli  e mi ha scelto aiutato a scegliere due piante meravigliose: un Cisto e una Hosta spp.


E una Hosta "Lemon Delight" (qui) una pianta compatta, 
che cresce velocemente 
e si trova con foglie piene di sfumature





Non posso dimenticare i due anni passati all'Asilo nel bosco con Eliana Rochetti (ne ho parlato qui) che insieme a Francesca Betti coltivavano (e continuano a coltivare insieme alle altre educatrici e con i bambini e le bambine) con grande passione una parte degli orti sociali nella zona di Cascinet. Allora non ero pronta e quindi le guardavo come delle "eroine" che riuscivano a far crescere del pezzo di orto un sacco di piante bellissime e infatti l'orto di Cascinet continua a conquistarmi (e quando posso vado a farmi delle bellissime passeggiate per osservare le piante che vengono messe lì da tante persone mentre il mio quattordicenne del cuore gioca a tennis lì vicino). Lì ho osservato e gustato per la prima volta alla "mia tenera età) il gelso (che poi ho scoperto essere sparso in varie strade milanesi).


Tornando a noi dunque ho scelto delle piante che fossero abbastanza frugali e accessibili a una persona poco esperta come la sottoscritta ma che mi piacessero a livello sia visivo o a livello di nome; per esempio da Piante Innovative/ Natura Maestra di Paolo Gullino  di cui vedete l'esposizione a Orticola 



Per Arianna, e copiandola anche per la sottoscritta, ho preso un "fermentato di canapa e crusca di grano speciale", per spiegarlo vi rimando a un video di Paolo...






Qui mi sono lasciata ispirare una pianta ha un nome veramente particolare Yam di Luce (in questo periodo c'è bisogno di nomi che diano speranza), che mi ha conquistato anche per la sua foglia tenera in un vasetto piccolo

Dioscorea batatas o “Yam di luce
Famiglia: Dioscoreaceae
Origine: Asia


qui trovate un articolo che ne parla  


eccolo a dimora nella sua nuova casa...



Poi ne ho acquistata un'altra dal colore rosso vivo che si chiama 
Iresine Herbstii 'Red' - (qui), 
“Pianta del cuore” (come posso non amarla?) 
Famiglia: Amarantaceae Origine: S. America, S. Africa, Asia Caratteristiche: pianta perenne a crescita rapida; portamento eretto e molto folto; solitamente viene usata come pianta decorativa per via delle sue foglie porpora a forma di cuore.






Non contenta ho preso una serie di piante aromatiche da due vivai che si erano messi  (
Azienda Agricola Davide Bacci qui e ..... il nome verrà...)
insieme e quindi ho scelto il timo col profumo di limone una menta classica un basilico che proviene dalla Grecia la lavanda e una pianta di papavero nonostante i papaveri siamo molto delicati (ma questo continua a rifiorire ed è una favola)... ma di queste racconterò in un altro post... a parte il papavero che al momento la fa da padrone









Dal Peccato Vegetale, che ha preso il Premio Orticola alla carriera per "l'impegno di una vita per la diffusione del verde" qui







ho preso...  Heuchera 'Peachberry Ice' per il colore rosso




Polystichum setiferums "Plumosum Densum"
Il Polystichum setiferum Plumosum Densum è Felce ricca di fascino, apprezzata per il suo bel fogliame denso che evoca grandi morbide piume verdi, soffici al tatto. Graziosa felce sempreverde è abbastanza facile da coltivare in zone ombreggiate, in terreni ricchi di humus e drenati.

e ho scelto questa felce che mi ha attratto per la sua fronda folta e e di colore più scuro, diversa dalle Felci che trovo nei boschi, 


Brunnera macrophilla
mi sono fatta affascinare da questa pianta che ha invece un bordo verde e ha delle foglie a cuore molto belle

Lì volevo prendere i tantissimi altri piante ce ne erano veramente di meravigliose Ma alla fine le mani sono due e in effetti sono arrivata stravolta a casa ma ieri sono finalmente riuscita a sistemare tutte queste piante e poter usare "aiuti" trovati a Orticola.






Uno di questi lo trovo sorprendente... Agrivello (qui)

In effetti un 
pellet fertilizzante naturale 100% di lana di pecora - che al posto di essere buttata e sprecata viene trasformata in un elemento che aiuta le piante a stare bene per diverso tempo mi piace tanto: qualcosa possa fare vita a qualcos'altro di utile è sempre esaltante.





e per finire...
Mentre mettevo a dimora le mie piantine in un angolo lungo il ballatoio ho trovato un bellissimo geco adulto Era da un po' di anni che non ne vedevo e soprattutto non ne vedevo di giorno almeno non a Milano e non a casa mia Altre volte le ho trovate per strada momenti particolari e varie volte le ho incontrati tanto che ho scoperto che il geco è arrivato a Milano una ventina di anni orsono se non di più e ormai ha colonizzato la città: l'idea che vivere nel nostro palazzo e ha scelto il nostro condominio e anche il condominio dei miei genitori - che non è molto distante - mi rende molto felice perché i gechi sono animali che mangiano gli insetti soprattutto quelli che magari possono dare fastidio e poi sono animali veramente splendidi!

Ed eccolo il ballatorio. in tutto il suo splendore... per ora, il secco che vedete è il resto di un rampicante i cui intrecci amo e quindi li ho tenuti come base...


Asparagina o Asparagus setaceus, pianta sopravvissuta dallo scorso anno... 
che ho portato in vacanza con me



Confetti hawaiani (il. bradipo deriva da Carpe diem un negozio delizioso di Milano ma l'ho acquistato anni fa).







Chissà Quindi se la menta la lavanda e tutte le aromatiche riusciranno a tenere botta al mio alle mie cure.... buona vita a loro e agli animali di Arrosoir & Persil, che sto trovando in casa e che pian piano vanno a custodire le piante (ne ho parlato qui).

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