I temi che mi stanno a cuore spaziano dalla fotografia alla Natura, dagli albi illustrati all'educazione, dalla biodiversità alla creatività, dalle notizie giornalistiche alle attività con i bambini. Ho scelto di chiamare il mio blog "A casa di Anna" perché spero che vi sentiate un po' a casa. Mettetevi comodi e leggete. E se avrete voglia di commentare mi farete solo piacere. Buona navigazione.
lunedì 23 febbraio 2015
Laboratorio a merenda con gli alberi
"Saremo alberi", di Mauro Evangelista (Artebambini) e "L'albero" di Iela Mari (Babalibri) sono state le letture di apertura del Laboratorio a merenda alla Feltrinelli RED di piazza Gae Aulenti a Milano dello scorso 22 febbraio.
Saremo alberi (vi rimando alla bellissima lettera scritta da Laura Anfuso e dedicata a Mauro Evangelista che ho pubblicato qui) è una vera poesia raccontata con una corda. Inizia dicendo "Nella terra ci sono tanti semi che dormono" e continua con il suggerimento "Prova a chiedergli sottovoce: Chi sarai da grande? Se ascolti con attenzione riesci a sentire le loro risposte: io... io... io...". E poi parte descrivendo tanti tipi di alberi che corrispondo ai diversi caratteri, dal raggiante al felice nel vento, al capellone. E finisce con la domanda: chi sari tu.
Bellissimo. Emozionante. Ogni volta. Quando ho letto l'albo ogni bambino ha voluto giustamente dire chi era e chi sarà: il pompiere, la fatina... Servirebbe più tempo e uno spazio di maggiore raccoglimento per potersi godere al massimo questo libro. Mauro Evangelista ha lavorato con i materiali poveri, come cartone e corda, creando delle opere uniche. Il suo invito era a sperimentare.
L'albero è del 1973 eppure sembra scritto illustrato oggi. E' uno degli albi che amo di più di Iela Mari perché riesce a racchiudere una bellissima storia (in realtà sono più storie insieme) in illustrazioni eleganti che raccontano il passare del tempo e quello che accade intorno a una bellissima quercia rossa. Infatti, oltre al maestoso protagonista, vediamo in parallelo cosa fanno i suoi coinquilini, un ghiro (da molti scambiato per uno scoiattolo), una coppia di uccelli, tre semini (di tarassaco o soffione, di una graminacea e di una leguminosa).
Il libro inizia in inverno. Tutto tace sotto la coltre di neve. Una pausa necessaria per la ripresa. Infatti, sotto la terra i semini sono pronti a germogliare e il ghiro a risvegliarsi dopo il letargo. Con l'arrivo della primavera gli uccelli - non riesco a riconoscerle ma sembrano delle specie di ghiandaie - ritornano dalla migrazione e sistemano il nido che avevano lasciato l'anno prima. La quercia è piena di nuove foglioline e di amenti penduli (le sue infiorescenze piene di polline). Poi la vita prosegue. I semini danno vita a tre piante (annuali) che prima fanno i fiori, poi con l'avanzare dell'estate i frutti. Intanto la coppia di uccelli ha fatto nascere dei piccoli che presto s'involano e imparano a cacciare da soli. Prima dell'autunno gli uccelli partono, mentre il ghiro fa scorta di cibo. Le piante lasciano cadere i semi. E quando ritornano la bruma e poi la neve, il ciclo ricomincia.
Un albo senza parole che ci invita a osservare e seguire i ritmi delle stagioni.
Per approfondimenti vi rimando al post de "Il mondo di Cì", di "Prìncipi e Principi" (quest'ultimo fornisce un quadro dei libri più noti di Iela Mari) e di Franco Fornaroli sul blog dei Topipittori (dove racconta mirabilmente "Mangia che ti mangio").
Non pensavo che anche con le giornate di pausa dalla scuola la libreria sarebbe stata piena di bambini pronti ad ascoltare storie e pasticciare. La maggior parte sono venuti appositamente, anche se per tantissimi era la prima volta. A me e Barbara Archetti fa davvero molto piacere che si stia spargendo la voce e che ci siano molti riscontri positivi al riguardo. Anche noi siamo molto felici di questa bella opportunità e di metterci alla prova progettando sempre nuovi incontri.
Come ogni laboratorio a merenda che si rispetti, dopo la lettura, siamo partiti con la parte creativa (con un piccolo assestamento generale dato che ai quindici bambini iniziali se ne è aggiunta un'altra decina). I bambini sono partiti da una sagoma di cartone preritagliata e facendosi ispirare dai diversi materiali a disposizione hanno creato il loro albero: qualcuno ha vicino il sole, qualcun altro anche la neve; ci sono quelli solitari, quelli in compagnia, quelli con gli occhi (e la bocca).
Il riso colorato ha riscosso molto entusiasmo e dato vita a molti "pastrugnamenti vari", per la gioia di tanti piccolini che sono venuti (da due anni e mezzo a quattro, ma per fortuna non sono mancati anche i più grandicelli di sei anni).
Una delle soddisfazioni più grandi dell'incontro è stato vedere il coinvolgimento di Alice (10 anni) che inizialmente non ha partecipato ma è tornata ad aiutare il fratello Luca.
Come sempre ringrazio tutti gli intervenuti: i tre Niccolò, i due Riccardo, le due Greta, Ludovica, Beatrice, Emma, Miele, Eva, Martina, Marta, Silvia, Luca e Alice e gli altri di cui - me tapina! - non ricordo più il nome. E vi lascio alla carrellata di opere, ognuna con il suo perché, sperando che ogni albero creato ieri rappresenti un poco di quello che i bambini sono.
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Lavorare con gli albero dà sempre un sacco di soddisfazioni: belli belli belli! E il libro di Mauro Evangelista non lo conoscevo! Grazie!
RispondiEliminaSono felice di averti fatto scoprire questo libro. Sono sicura che ti piacerà un sacco.
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