lunedì 27 aprile 2015

Settant'anni dalla liberazione: 25 aprile con fratello, bimbi e amici

Il 25 aprile del 1945 l'Italia veniva liberata dalle truppe naziste e quest'anno si è celebrato in tutta la nazione ricordando chi ha combattuto per la nostra libertà e la democrazia. Una bella festa di unità, vissuta e partecipata insieme ai bambini, al seguito della Banda degli Ottoni a scoppio, ancora più bella.
Ecco il fotoracconto di come l'abbiamo vissuto noi, insieme alla "truppa" della Compagnia Teatrale Alma Rosé,  incontrando per strada tanti tanti amici e amiche. In un clima festoso, dove c'era spazio anche per bambini, piccolissimi, piccoli e grandi... e cani timorosi e non.




lunedì 13 aprile 2015

Gioielli di famiglia al #FuoriSalone2015


 

Apre domani 14 aprile 2015 in via Tortona 26 la mostra Shadows - Wood&Jewellery "Quando il gioiello si accosta al legno, per un gioco di luci e ombre, tra superfici e forme". L'esposizione rimarrà aperta fino al 19 aprile, durante tutto il Fuori Salone, dalle 10 alle 19.

Prima di andare a scoprire di cosa si tratta, sono andata a "curiosare" da Luigi Sala Gioielli, facendomi raccontare dalla figlia Olivetta questa grande passione di famiglia. Quella per i gioielli e per il disegno, naturalmente.


Olivetta mi spiega che suo padre ha iniziato "a bottega" come facevano i maestri d'arte di una volta, a 14 anni. Ha lavorato sodo per tanto tempo, conquistando la fiducia dei suoi datori di lavoro. Tanto che per l'ultimo posto ha ricevuto una liquidazione doppia. Dal 1960 Luigi Sala si è messo in proprio, rischiando in prima persona, perché non aveva neanche i soldi per i metalli e si doveva far dare gli acconti. Ma la costanza, la passione, l'estro, la maestria hanno fatto sì che riuscisse prima a vendere gioielli ai grossisti, poi a farsi un nome tra i clienti privati, riuscendo ad acquistare le pietre e conquistare il cuore di tante persone che ora gli sono affezionate.


Quando parla di suo padre Olivetta si illumina, con tutto l'orgoglio di una figlia che non solo apprezza il lavoro del padre ma ne condivide la passione, tanto che dopo il liceo artistico ha preso una specializzazione in "gemmologia", perché, come mi racconta lei stessa, "E' importante comunicare quello che si vende. Se vuoi dare valore a una cosa devi conoscerne la natura". Sagge parole.

Insomma, Olivetta e suo fratello Gabriele sono cresciuti immersi nell'atmosfera creativa del padre Luigi, improntata su un grande rigore, idee chiare e precise. In effetti, Luigi Sala è "ordinato, metodico, rigoroso e spesso insoddisfatto" (quest'ultima caratteristica è tipica di molti creativi).


Guardando i suoi quaderni di schizzi non si può non apprezzare il suo lavoro.


Un lavoro che è anche una sfida, perché "un gioiello deve essere appagante non solo per chi lo indossa ma anche per chi lo fa".

Tanti sono i ricordi che si affollano nella memoria di Olivetta, come quando racconta di una volta che di colpo suo padre ha fermato all'improvviso la macchina, una Fiat 128 bianca, per fissare subito sul suo taccuino un'ispirazione tratta da un cartello avvistato lungo la strada.


Luigi Sala è un tipo meticoloso, di poche parole e perfezionista, tanto che i gioielli che produce devono avere la giusta rifinitura, ovvero un'armonia sia davanti sia dietro.

Gabriele Sala, l'altro figlio, è creativo come il padre e coniuga la progettazione tradizionale a quella tecnologica con il computer e con le nuove tecnologie. Il suo sito è www.gabrielesala.it

Dal canto suo Olivetta è una grande comunicatrice, che ama lavorare in gruppo e sa ascoltare e capire le persone. Infatti, è lei l'addetta alle pubbliche relazioni e al contatto con i clienti. Che escono sempre soddisfatti, sia che acquistino gioielli preziosi, sia gioielli fashion.


A proposito, Olivetta e la sua famiglia saranno tra i professionisti che hanno aderito al progetto "Assistente per un giorno" organizzato anche quest'anno dall'Associazione Scuola Stoppani.
Del progetto dello scorso anno ne ho parlato qui. Ma questa è proprio un'altra storia...(e spero di riparlarne presto!).


venerdì 10 aprile 2015

Laboratorio a merenda con #tararìtararera e #mappalettura

 
Domenica 22 marzo protagonisti al Laboratorio a merenda alla Feltrinelli RED di piazza Gae Aulenti a Milano sono stati i piripù, i meravigliosi personaggi inventati dall'estro di Emanuela Bussolati. La serie prevede tre libri: Il primo, “Tararì tararera”, di cui ho abbondantamente parlato qui, ha valso ad Emanuela un premio Andersen
Per essere quanto mai coinvolgente e godibile, di assoluta originalità. 
Per essere un libro semplice e lineare frutto di un attento e colto progetto linguistico e grafico. 
Per regalarci un implicito invito a far sì che piccoli lettori e adulti possano incontrarsi e stare felicemente insieme.
Qui potete leggere l'emozionante racconto da parte della stessa Emanuela Bussolati.
Il secondo libro della serie è “Badabùm” (i miei bimbi impazziscono letteralmente per il "tiritrillo", ovvero per l'arcobaleno in lingua piripù), il terzo è “Rulba rulba”, tutti editi da Carthusia.

Vi ricordo che in rete abbiamo lanciato una #mappalettura di #tararìtararera, #badabum e #rulbarulba. Questi sono gli hashtag da seguire e per segnalare. Partecipare è semplice, basta rispondere su facebook o tiwtter o anche qui sotto raccontando la vostra esperienza con il libro e segnalando se volete dove lo avete letto (scuola, biblioteca e luogo). Anche le esperienze di lettura casalinga ci piacciono molto. In tanti hanno già risposto sui gruppi “La biblioteca di Filippo”, ideato da Federica Rossi (Mammamogliedonna) e “Libri e marmellata”, ideato da Federica Pizzi (Libri e marmellata). Segno le diverse recensioni sui vari blog che finora sono riuscita a raccogliere: Apedario (qui e qui), Scaffale Basso (qui).Ma spero di ampliarle insieme ai commenti.

Vi ricordo anche che in giro c'è uno spettacolo itinerante TARARI’ TARARERA…. Segnate in agenda che sarà il 15 luglio nell'ambito del premio Otello Sarzi 2015 (info qui) . Si tratta di un "teatro d’attore, ombre, a partire dai 2 anni (max 70 persone, prenotazione obbligatoria)", al Teatro delle Api – ore 16,30 Compagnia Pilar Ternera (Livorno).

Dallo scorso anno, per gli amanti dei piripù e dei lavori di Emanuela Bussolati, c'è una mostra itinerante (e richiedibile) che è stata finora ospitata al Buck Festival di Foggia 2014 (qui news) 

e a Palazzo Borromeo (Cesano Maderno), insieme a Carlo Carzan (qui info).  


Questa volta mi sono preparata prima a casa con un aiutante d'eccezione, il mio piccolo Andrea, quattro anni, che naturalmente ha fatto i piripù alla sua maniera. E abbiamo avuto anche la fortuna di avere dei nomi ai suoi piripù dalla stessa Emanuela.

Tornando al laboratorio a merenda, dopo la lettura di due storie in lingua piripù, che hanno destato non solo l'attenzione dei bambini, ma anche dei loro genitori e di qualche "passante" in Libreria... siamo passati (scusate il giro di parole) al nostro consueto laboratorio.


Lasciatemi ringraziare come sempre i bambini e le bambine intervenuti, Stella in particolare con papà Fabrizio, che non mancano mai un appuntamento.
Con questo post partecipo all'iniziativa Il venerdì del libro ideato da Paola Miseti Homemademamma.