domenica 28 gennaio 2024

Nebbia a Milano



La nebbia che sfuma

ti sembra di acchiapparla ma non appena ti avvicini sparisce
passare sotto una conifera e sentire il silenzio che emana dal terreno
camminare nella città deserta,
il freddo pungente sulle dita e il calore nelle gambe
i canti degli uccelli che esplodono
dal silenzio
le case colorate che appaiono all'improvviso
i fanali delle auto che sembrano delle grandi lucciole invernali
Buona domenica a voi

sabato 27 gennaio 2024

E invece di Volare via di Silvia Vecchini e Beatrice Bandiera, Edizioni Corsare

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Mi chiedo come possa essermi sfuggito questo meraviglioso albo di Silvia Vecchini che si intitola "E invece di volare via" edito da Edizioni Corsare [qui] con le suggestive illustrazioni di Beatrice Bandiera. Per fortuna ho rimediato prendendolo in prestito in biblioteca in attesa di acquistarlo, perché non può mancare negli scaffali della mia libreria.

Di fatto questa storia è una bellissima sorpresa ed è perfetta per chi vuole scoprire in che modo la poesia può arrivare all'improvviso nella vita di ciascuno di noi. Nel mio caso l'ho incontrata in terza elementare a 7 anni, attraverso il testo "Meditare pallido e assorto" di Eugenio Montale e la voce di mio padre (da cui ho preso il gusto per questo genere letterario). Un testo entrato dentro di me e mai uscito, che mi accompagna da oltre quarant'anni!

Ho avuto modo in questi anni di apprezzare sempre di più l'ascolto profondo che Silvia ha del mondo bambino e la sua sensibilità nel toccare temi difficili con grande naturalezza arrivando in profondità, fino a cogliere quella "frescura nel petto" insita dentro ciascuno. 

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Questo albo è particolarmente prezioso in tal senso anche perché [e non è la prima volta per lei] il linguaggio suo narrativo [che già di per sé è sempre ricco di sonorità ] si arricchisce con brevi poesie che riprendono la stessa storia in un altro linguaggio. Quindi, due linguaggi e due stili che raccontano la stessa storia e si compenetrano in maniera coinvolgente. 

La poesia che arriva al nocciolo della storia con una scelta mirata delle parole, che vengono scelte a una a una.

Chissà quanto di personale c'è in questo albo ricco di natura, quella del suo amato Lago....


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La protagonista è una bambina a cui capitano cose inspiegabili, una bambina estremamente timida (che a scuola non trova le parole per parlare davanti agli altri) e che viene "fulminata" da un breve testo letto dalla sua maestra "con parole scelte e suoni che dentro si chiamavano l'un l'altro".

Per la prima volta la bambina si sente completamente a suo agio, in una dimensione di leggerezza e naturalezza.

Chi meglio di una poetessa poteva raccontare cosa ti capita quando un testo ti apre un mondo? O come poter usare la scrittura per esprimere quello che ti sembra indicibile, se non in versi?

Un albo da leggere e rileggere, con accuratezza, assaporandolo con il gusto con cui è stato scritto, per poterlo esplorare fino in fondo.

Le illustrazioni riescono a integrarsi completamente con il testo e donare ancora più intensità  all'albo.

lunedì 22 gennaio 2024

Rigenerarsi






Il canto del pettirosso
La terra croccante sotto i piedi
Il cielo rosa che sfuma nel rosso e nell'arancio
Le sagome spoglie degli alberi che si delineano nel cielo
Il freddo pungente
Tu se vuoi chiamala felicità






domenica 21 gennaio 2024

Laboratorio ABC in Feltrinelli


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Ormai non si contano gli anni, ma le ABC (qui e qui i nostri contatti facebook e instagram), ovvero Anna (la sottoscritta), Barbara (Archetti) e Cristina (Zeppini), collaborano da tempo con le Librerie Feltrinelli di Milano. Il primo laboratorio lo abbiamo tenuto in Duomo, poi ci siamo spostate alla Red in piazza Gae Aulenti, con i famosi "laboratori a merenda", per passare in altre, fino alla Feltrinelli di corso Vercelli e, infine, da alcuni anni alla rinnovata libreria in Corso Buenos Aires. Lì c'è un intero piano dedicato ai libri e agli albi e un ambiente accogliente per tenere i laboratori.

Oggi abbiamo inaugurato il 2024 con La Cometa (ne ho parlato qui, ieri) di Babalibri, un albo che ha lasciato letteralmente incantati i bambini che sono venuti. Purtroppo non ricordo tutti i nomi dei partecipanti, ma alcuni erano bellissimi e nuovi per me (Nuur, Tessa, Mariam...) ma mi sono rimassi impressi i volti e gli occhi sgranati mentre leggevo. Naturalmente per me è stato speciale accogliere anche Leonida, il mio nipotino!!!

Come di consueto, dopo la lettura i bambini e le bambine hanno potuto esplorare e scegliere i materiali per creare la loro cometa. Ogni volta il materiale cambia ed è scelto con cura e appositamente per quella occasione, per quel particolare albo.

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Oggi Tessa, due anni, ha fatto il laboratorio a modo suo: prima ha dedicato del tempo ai travasi, mischiando due tipi diversi di materiali e riempiendo le due "vaschette" di cocco, poi è passata a esplorare un tulle giallo, sistemandolo sopra la lana e altri materiali. Alcuni nettapipe argentati e verdi le si sono attaccati al golfino di lana e giustamente il suo papà ha detto che "era una cometa vivente". Bellissima!

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Più sale l'età - ma non è sempre così - più la motricità fine, la voglia di creare qualcosa con un pensiero dietro aumenta. Inoltre, in base a quello che viene creato si scopre qualcosa sulla persona che abbiamo di fronte: meticolosa e precisa, oppure piena di voglia di prendere materiale e poi persa tra tutto quello che c'è a disposizione. Oggi erano davvero tanti i bambini e le bambine che sono entrati nel flusso creativo, lavorando in silenzio per un tempo di cui non ho preso nota ma che è stato davvero lungo.

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I più piccoli hanno lavorato insieme al papà o alla mamma, che sono diventati i loro assistenti e hanno sperimentato come attaccare i materiali più disparati e dandosi consigli.

Come sempre ringrazio la Feltrinelli che da anni ci sceglie per proporre i laboratori e tutti gli intervenuti per aver partecipato con entusiasmo.

sabato 20 gennaio 2024

La cometa di Joe Todd-Stanton, Babalibri

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Immaginate di essere piccoli, di trovarvi una casa immersa nella natura, sui monti con vista mare: la notte il cielo è pieno di stelle e i pini sembrano giganteschi. Il vostro papà è a disposizione, con lui vi divertite a giocare, cucinare, esplorare, vi godete l'alba e il firmamento. Lui vi viene a prendere a scuola ogni giorno e passeggiate per le strade immerse tra la pace e la tranquillità. Nulla può essere più bello di così. Essere guardati e ascoltati è qualcosa di prezioso.

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Poi, all'improvviso, come accade nella vita, tutto cambia. Dovete trasferirvi, cambiare non solo casa - che di per sé è già un grande salto - ma passare dalla natura alla caotica città. La casa non è più il vostro nido sicuro, ma una somma di scatoloni che non vengono mai disfatti.

 La vista è sui tetti, si vedono solo palazzi e poche stelle.
Il vostro mito, il papà, non vi dà più retta: il nuovo lavoro non glielo consente. Non vi sentireste anche voi disperati? soli (una solitudine triste, non piacevole quando si è immersi in natura)?

Questo è quello che prova anche Nyla, la protagonista dell'albo "La cometa" di Joe Todd-Stanton, Babalibri (qui)

Per fortuna, i bambini e le bambine hanno grandi risorse dentro di sé, specie se sono cresciuti con un adulto di riferimento che ha dato loro tanto amore, rafforzando, nonostante tutto, la loro sicurezza.

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E così a un certo punto la noia di Nyla si trasforma in qualcosa d'altro. Qualcosa che si rivelerà magico. E da allora niente sarà più lo stesso.

Come sa chi mi legge non mi piace svelare tutta la storia, ma posso dire che come tutte le belle storie per bambini, ha un finale rassicurante: i bambini e le bambine hanno dentro di sé le risorse per affrontare i cambiamenti; allo stesso tempo questo albo fa riflettere noi adulti, spesso preda dell'ansia quotidiana, che a volte dimentichiamo quanto sia preziosa la nostra presenza, l'esserci per davvero con il proprio figlio o la propria figlia, portando un tempo di qualità, che non deve mancare durante la loro crescita.

Allora sì, il cambiamento anche se frustrante si può affrontare, perché non si è soli e, magicamente, si trova un altro posto che può diventare e si può finalmente chiamare Casa.

PS perdetevi insieme ai bambini e alle bambine a osservare i dettagli di questo magico albo, chissà quante volte vorranno leggerlo e rileggerlo.

PPS: sul sito di Babalibri, alla pagina che vi ho indicato relativa all'albo, avete la possibilità di scoprire come è nata la storia!


martedì 2 gennaio 2024

Il calicanto



Fioritura 9 gennaio 2020.

Ho scoperto il calicanto grazie a Cinzia Chiesa, che ne ha anche raccontato la storia nei suoi post.
fioritura 2 gennaio 2024

Quest'anno la pianta ha iniziato a fiorire precocemente, già a fine dicembre era pronta e ora è nel pieno del suo inconfondibile profumo. Il suo nome scientifico racconta molto di questo arbusto orientale, originario della Cina e del Giappone: Chimonanthus praecox, il nome del genere deriva dall'unione di due parole greche; 
(χειμών) cheimon e (ἄνϑοϛ) anthos, termini che significano rispettivamente inverno e fiore, mentre il nome specifico  praecox si riferisce alla fioritura anticipata (rispetto ad altre piante).

In effetti inaugurare il nuovo anno con questo fiore è semplicemente meraviglioso. La sua fragranza intensa, una volta impressa nella narici, rimarrà con voi per sempre.

Il calicanto è una pianta con un fiore all'aspetto molto fragile, capace di fiorire in pieno inverno, con i petali dal colore bianco quasi etereo, che si trasforma in giallo paglierino o, in pieno sole, in un giallo intenso e una macchia color porpora al centro, Contemporaneamente, le sue foglie lanceolate, al tatto ruvide come una sottile carta vetrata, evolvono in un giallo cangiante e, quando cadono a terra, sono delicate come carta velina. Amo raccoglierle e conservarle.

Riprendo la leggenda che ha scritto sui suoi post Cinzia Chiesa (qui), a cui sono grata,

La leggenda del calicanto
"In un freddo giorno d’inverno, un piccolo pettirosso, stanco e infreddolito, vagava cercando riparo in un ramo per riposare e riscaldarsi. Ma tutti gli alberi incontrati durante il volo, si rifiutavano di dargli ospitalità. Il pettirosso stremato giunse nei pressi di un calicanto che, alla vista del piccolo uccellino decise di offrirgli riparo e con le sue ultime foglie ingiallite provò a scaldarlo. Per la sua generosità la pianta di calicanto fu ricompensata: sull’albero caddero una pioggia di stelle brillanti e profumate e da quel giorno il calicanto iniziò a fiorire in inverno."

Un buon inizio...

 

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Il fumo che esce dalla tisana bollente, lo sfrigolio della candela che si spegne, la luce calda della nuova candela che ho acceso. Atmosfera raccolta, è quello che ci vuole per un nuovo inizio, di anno e di giornata. Oggi si ritorna a lavorare, oggi si cerca di trovare un equilibrio tra riposo e concentrazione.
Quasi al buio i rumori fuori si amplificano. Il ticchettio dell’orologio risuona nella cucina vuota e ancora fredda, le auto che passano si fanno sentire. Assaporo pian piano la tisana allo zenzero e limone in cui spicca il dolce del miele di castagno. Fuma ancora ma si può bere a piccoli sorsi. Intingo i biscotti alla cannella e si crea un ricordo. Quanti evocativi possono essere profumi e sapori? Non sta certo a me dirlo. Il mio corpo ancora infreddolito, indolenzito e assonnato cerca di risvegliarsi ma la lentezza ha guidato alcuni di questi giorni ed è difficile tornare a un ritmo più sostenuto…
I tram passano veloci nel viale e nel silenzio l’accelerazione si sente ancora di più. Sarò pronta per questa nuova giornata? Non lo so ma ci provo. Ora l’idea di mettere fuori il naso a 4 gradi non mi alletta ma dovrò farlo. Del resto è inverno ed è giusto così.


Ho aperto il nuovo calendario alla pagina giusta, porterò con me la nuova agenda per riempirla con gli appuntamenti già programmati…
Un nuovo inizio ricco di possibilità con pagine vuote ancora da riempire.


Buona giornata cari amici e care amiche e un buon anno nuovo con un pizzico di ritardo.