I temi che mi stanno a cuore spaziano dalla fotografia alla Natura, dagli albi illustrati all'educazione, dalla biodiversità alla creatività, dalle notizie giornalistiche alle attività con i bambini. Ho scelto di chiamare il mio blog "A casa di Anna" perché spero che vi sentiate un po' a casa. Mettetevi comodi e leggete. E se avrete voglia di commentare mi farete solo piacere. Buona navigazione.
venerdì 17 ottobre 2014
Albi illustrati Babalibri e l'attesa...della primavera ... o di una balena
Ci sono albi che ci catturano all'istante e altri che risultano più difficile interpretazione. Come mai? Sicuramente c'entra a mio parere tutto il nostro vissuto, il nostro stato d'animo del momento e se un libro "richiama" qualcosa dentro di noi o ai nostri bambini. Sicuramente la lettura di un libro, l'attenzione che noi adulti poniamo, le pause, i toni, il piacere che traiamo noi stessi da un libro possano contribuire a interessare i bambini. Certo, ognuno ha i suoi gusti e i suoi tempi. Ma non bisogna rinunciare a proporre nuovamente un albo se questo di primo acchito sembra non piacere.
I bambini vanno educati anche al gusto di storie originali, diverse, dirompenti, e a vedere il più possibile stili e illustrazioni differenti, per riuscire a scoprire nel mondo illustrato quello che è più attinente al loro sentire. Spesso i primi a essere spaventati dalle novità siamo noi adulti. E sono i bambini invece a orientarci nella scelta. È il caso dell'intramontabile "Piccolo blu e piccolo giallo", di Leo Lionni, edito da Babalibri. A volte, nel corso dei laboratori quelli più disorientati sembrano i grandi. I piccoli invece lo apprezzano quasi sempre, con molta naturalezza.
Queste riflessioni prendono spunto da un recente scambio avvenuto all'interno del gruppo La biblioteca di Filippo creato da Federica Rossi, alias Mamma moglie e donna, che vi invito a visitare e frequentare. In particolare, Lucia ha chiesto come leggere ai suoi bambini il libro "E poi... è primavera" un bellissimo albo illustrato scritto da Julie Fogliano, magistralmente illustrato da Erin Stead, edito da Babalibri. Sarà che da subito l'ho sentito "nelle mie corde" e quindi non ho avuto remore a leggerlo. Elisa, invece, ha tirato fuori la difficoltà di lettura che diverse persone hanno riscontrato. Dal canto suo, Maria ha suggerito che questo albo si nutre di "silenzi e pensieri". Andando a leggere il suo post sul blog Scaffalebasso, Maria dice due frasi davvero interessanti "ed è anche la storia della pazienza e del silenzio essenziali per aspettare che le cose crescano" e sottolinea come il piantare un seme sia "un gesto piccolo, impalpabile ma capace di mettere in moto l’universo".
Da biologa non posso non amare questo libro poetico che racconta l'attesa. L'attesa è qualcosa che ha bisogno di silenzi e sospensioni finché qualcosa di magico accade, all'improvviso, proprio quando sembrava che non ci fosse nulla di diverso. E invece una trasformazione è avvenuta, lenta e inesorabile, anche se noi a prima vista non ce ne siamo accorti. Del resto ogni cosa bella, lo è ancora di più se desiderata. La passione fa scattare la magia.
Se non lo conoscete guardate anche il booktrailer qui. E alcune recensioni qui, qui, qui.
Non a caso questo albo è stato accostato a "Se vuoi vedere la balena", delle stesse autrici. Anche questo libro delicato e poetico è un inno alla noia nel senso più bello del termine. La noia generatrice di qualcosa di nuovo. La noia che ripaga. Nella vita odierna siamo costretti a correre senza fermarci a pensare, a vedere, a osservare. Solo i piccoli sono capaci di vedere con occhi sempre freschi. Forse perché nonostante tutto continuano a cercare ritmi loro. Per approfondimenti su questo libro vi rimando al booktrailer qui e alle recensioni qui qui e qui.
NB aggiunta postuma: siamo nel 2016 ed è appena uscita una bellissima recensione su Milkbook che trovate qui e che vi invito a leggere.
A proposito di libri "facili o difficili", vi rimando a una vivace e interessante dialettica tra la titolare della libreria Radice Labirinto e Giovanna Zoboli, Topipittori. In ordine di sequenza potete leggere il loro scambio "Libro elegante, libro distante", "Fin da quando ero piccola", e ancora "Libri scomodi". Sicuramente una riflessione importante, da non lasciarsi sfuggire.
Con questo post aderisco al venerdì del libro ideato da HomemadeMamma: qui il post di oggi, in cui tratta un argomento delicato ma sembra che il libro sia bellissimo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Vale anche auto riproporci, da grandi, libri che non ci avevano convinti, da ragazzini o anche solo qualche anno fa: siamo in continuo cambiamento! Per fortuna, direi.
RispondiEliminaVengo sempre a curiosare di corsa su questo tuo interessante spazio, stavolta ti lascio anche un saluto... Ciao Anna! :-)
Hai ragione. Anche noi adulti dovremmo metterci in gioco più spesso. Grazie per i saluti, che ricambio. Anna
Elimina...qui da noi in questi giorni la primavera è ritornata... anzi, siamo proprio al caldo.... a parte i commenti sul meteo, babalibri propone sembre libri particolari. Questi non li conosco ma posso davvero immaginarli come se li avessi tra le mani grazie alla tua puntuale post.
RispondiEliminaGrazie Stefania, sono felice di averteli fatti scoprire. La rete serve proprio questo.
RispondiElimina