I temi che mi stanno a cuore spaziano dalla fotografia alla Natura, dagli albi illustrati all'educazione, dalla biodiversità alla creatività, dalle notizie giornalistiche alle attività con i bambini. Ho scelto di chiamare il mio blog "A casa di Anna" perché spero che vi sentiate un po' a casa. Mettetevi comodi e leggete. E se avrete voglia di commentare mi farete solo piacere. Buona navigazione.
lunedì 25 aprile 2016
Il 25 aprile a Milano
Oggi 25 aprile sono 71 anni dalla Liberazione. Grazie a questa giornata memorabile, ci siamo lasciati alle spalle la guerra e siamo passati alla democrazia: grazie all'impegno di molte persone che hanno anche perso la vita per farci avere questa libertà.
Libertà di parola, nel rispetto dell'altro.
Libertà di pensiero, nel rispetto dell'altro.
Libertà di azione, nel rispetto dell'altro.
Vale la pena ricordarlo, specie in un mondo pieno di guerre, di massacri spesso nascosti o poco conosciuti, di tanti diritti violati dove le vittime sono i più poveri, le donne, i bambini. Paesi dove i diritti essenziali di vivere non sono rispettati: come il diritto di andare a scuola o essere amati.
Certo, non siamo un Paese perfetto, abbiamo molte contraddizioni e ci sarebbero tantissime cose da fare. Ma celebrare una giornata del genere mi sembra un atto di educazione civica che con la semplice partecipazione puè fornire un esempio ai più piccoli.
Oggi questa festa l'abbiamo festeggiata così...
Prima abbiamo corso per arrivare alle due in via Palestro, da dove sarebbe partita la manifestazione che arrivava in centro.
Ci siamo ritrovati.
Poi abbiamo aspettato
aspettato
aspettato
Ci siamo ritrovati con gli amici, come Manuel e Annabella, della Compagnia Alma Rosé, molto attiva sul fronte sociale e capace di fare teatro in cui si riflette.
Poi finalmente alle 15.15 siamo partiti seguendo il corteo, in ordine, senza fretta. come una festa.
Seguendo dove ci portava la musica, non quella di Gaber che canta "Bella ciao" (qui il link... ps grazie Paolo Canton e Giordana Piccinini),
ma quella di Luis...
e della banda degli Ottoni
I bambini hanno seguito il ritmo della musica e siamo arrivati... non fino in Duomo come avrei voluto, a festeggiare con il sindaco, ma fino a che i bambini si sono stancati.
Con loro va così. Bisogna adeguarsi alle loro esigenze e così abbiamo finito la giornata al parco, a goderci il gioco, in piena libertà. Con altri amici.
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