lunedì 11 aprile 2016

#Fuorisalone2016 - Sulla Torre Velasca con Oikos Colour Floating

L'architetto Giulio Cappellini
Da oggi 11 aprile Milano ospita il Fuori Salone del Mobile, una serie di appuntamenti che di anno in anno contaminano la città rendendola sempre più interessante non solo agli addetti ai lavori ma anche ai semplici appassionati. Io ho inaugurato la settimana stamattina alle 9.00 con la presentazione sopra la Torre Velasca insieme a Oikos, un'azienda che conta 170 dipendenti, ha un fatturato di 30 milioni di euro ed è presente in 45 Paesi e - non a caso - è inserita tra le 100 eccellenze italiane della architettura italiana (vedi due post qui e qui).
Un'azienda presente sul mercato da oltre trent'anni e che ha fatto della sostenibilità il suo cavallo di battaglia, tanto da affermarsi come azienda leader nelle soluzioni ecosostenibili, che sono proprio nel suo DNA, puntando sulla produzione del colore e della materia, con un occhio alla tradizione, ma sempre con lo sguardo al futuro.

Una location d'eccezione con una vista mozzafiato: la Torre Velasca
La Torre Velasca, che ha dominato lo skyline milanese fino a qualche anno fa, rappresenta un elemento di spicco che caratterizza la nostra città. Richiama al tempo stesso tradizione e innovazione (all'epoca in cui fu fatta rappresentò una vera rivoluzione e ancora oggi non ha eguali)
Il presidente di Oikos Claudio Balestri.
ed è stata scelta da Claudio Balestri, fondatore di Oikos, (che già negli anni passati ha sempre trovato spazi non convenzionali per presentare Oikos, come i giardini di Palazzo Cusani due anni fa e il cortile della "farmacia" alla Università Statale del Filarete, dove è stata accolta un'installazione che è durata per tutta la durata dell'Expo) per ospitare numerosi eventi che si svolgeranno nel corso della settimana. E non solo...
Oikos Colour Floating apre le porte durante la Design week e continuerà sino al 30 ottobre 2016. Al 25° piano (attico) della Torre si trovano le installazioni e ci saranno i dibattiti. Nel corso di questa settimana invece il 19° piano è aperto a blogger e giornalisti che volessero trovare un appoggio per lavorare sul campo, per scoprire e raccontare questi momenti interessanti.
Durante la design week si alterneranno Open Talk (dal 12 al 17 Aprile dalle 19 alle 21) per immaginare un nuovo futuro con esperti del settore quali Giulio Cappellini, Simone Ciarmoli, Daniel Libeskind, Simone Micheli, Tamassociati.
Nello specifico il programma prevede: il 12 aprile alcuni protagonisti dello studio di architettura Ciarmoli Queda dialogheranno con Matteo Garrone, regista di Gomorra che ha creato un apposito cortometraggio; il 13 l'architetto Daniel Libeskiend presenterà la collezione LxO; il 14 aprile l'architetto Giulio Cappellini presenterà la collezione Tiepolo, mentre l'architetto Thomas Bartoli parlerà del progetto FICO EATALY World; il 15 aprile sarà la volta di Simone Sfrisio di Tamassociati e Simone Micheli.

NB: Tutte le serate sono a numero chiuso e occorre essere accreditati (mandare una mail a: info@54words.net).

Per tutto il periodo Oikos aprirà il suo universo con l'obiettivo di dare spazio alla condivisione di nuove idee e collaborazioni in un dialogo costante a più voci sui nuovi approcci dell’innovazione.
I dibattiti, gli incontri continueranno fino alla fine di Ottobre con otto tavole che si alterneranno per tutta la durata della 21° Triennale tra aziende “green addicted”, complementari tra loro che analizzeranno insieme i progetti del futuro legati ai temi: Moda, Design, Architettura, Arte, Hospitality, Salute, Innovazione, Aggregazione Sociale.
Un modo per riconoscere e dare visibilità a quelle aziende e designer che hanno deciso di percorrere una strada in cui il valore della ‘qualità’ supera il prodotto per entrare a far parte di un nuovo sistema di pensiero: il Floating Thinking.
La Torre, di proprietà del Gruppo Unipol dal 2012, torna ad essere di nuovo protagonista della città di Milano e del suo futuro. Torre Velasca è parte di Urban Up, il progetto di riqualificazione immobiliare del Gruppo Unipol volto a valorizzare alcuni tra i più importanti edifici milanesi del Gruppo.
La conferenza stampa: un fotoracconto
Claudio Balestri, Oikos.
L'architetto Giulio Cappellini.
L'architetto Giulio Cappellini.
Da sinistra, Claudio Balestri, presidente di Oikos, Vichy Syriopoulou, Color designer,
e gli architetti Giulio Cappellini e Alberico Barbiano Belgioiso.
Claudio Balestri, presidente di Oikos e la Color designer greca Vichy Syriopoulou.
Gli architetti Giulio Cappellini e Alberico Barbiano Belgioiso.
la Color designer greca Vichy Syriopoulou.
Gli architetti Giulio Cappellini e Alberico Barbiano Belgioiso.

Alla conferenza stampa era ospite d'onore l'archietto Alberico Barbiano di Belgioioso, dello studio BBPR, che è stato tra i progettisti della Torre Velasca. E ha parlato di uno dei primi grattacieli milanesi - progettato e realizzato negli anni Cinquanta - che ha portato un'innovazione impensabile all'epoca a due passi dal Duomo. Ora un'icona e un simbolo di Milano, tanto da essere sottoposta nel 2011 dalla Soprintendenza per i Beni Culturali a vincolo culturale peril suo interesse storico artistico.




Oikos e Giambattista Tiepolo

Durante la conferenza stampa, moderata dal giornalista Federico Luperi, (qui sopra) è stata presentata la Tiepolo Collection,
creata dalla sinergia tra l'architetto Giulio Cappellini (talent scout di giovani designer) e la Colour designer Vichy Syriopoulou,
ispirata agli affreschi del Tiepolo - che nelle sue opere impiegava sapientemente i colori dai toni caldi e chiari per realizzare maestosi affreschi - da cui si è partiti per creare finiture complesse composte da 56 cromie (inizialmente 20) declinate in diversi aspetti.
Le 56 cromie sono proposte in 5 diverse finiture: satinato, opaco e gessato, realizzabili con un solo prodotto, affresco e materico con l’abbinamento di due diversi prodotti. La scelta dei colori e delle tonalità (cartella cromomaterica) della collezione è la sintesi con la tradizione decorativa italiana - studiata e pensata riprendendo i concetti del maestro rinascimentale - e la contemporaneità del design, creando una tavolozza di colori e materia con sfumature, toni che nel loro insieme offrono una varietà infinite di combinazioni.

La parete diventa così protagonista e si può avere un'idea di come cambia a seconda del colore attraverso un apposito device studiato apppositamente.
In realtà i colori possono anche "uscire" dalla parete e andare a "contaminare" mobili come questo sotto

Giulio Cappellini spiega  “Nel pensare alla nuova collezione per Oikos, ho voluto riprendere le sfumature, i riflessi, le textures della grande arte italiana. Il vero talento non ha tempo, per questo motivo mi sono ispirato a un immenso artista come il Tiepolo”.
Tiepolo realizzava ogni dipinto attraverso un processo progettuale preciso, immaginando quale sarebbe stato il soggetto, pensando a come raffigurarlo, studiando quali sarebbero dovuti essere i colori che meglio avrebbero rappresentato la sua visione.Oltre a questo il pittore faceva studi precisi sull'accostamento dei colori.
Il riferimento ai grandi Maestri della tradizione decorativa italiana, che per secoli hanno reso grande il nostro Paese, reinterpretati nell’attualità, è uno dei principi fondanti di Oikos. questo spiega la collaborazione tra l’azienda e l’architetto Giulio Cappellini, ambasciatore di eccellenza del design italiano nel mondo.
Una curiosità: nel 1715-16 Tiepolo realizza il suo primo lavoro, nella chiesa dell’Ospedaletto a Venezia. Trecento anni dopo, nel 2015-16, Oikos ha deciso di dedicare al grande maestro una linea di proposte cromatiche che prende il suo nome ed è firmata da un grande maestro contemporaneo: Giulio Cappellini. Un altro elemento in comune tra Oikos e Tiepolo è la data di nascita: il 5 marzo.

Al 25° piano (attico, con vista mozzafiato sulla città) è possibile vedere le installazioni, lavori su pareti e pannelli tattili, quasi dei quadri da ammirare, la cui forza deriva dal colore.

Spazio anche agli inediti e agli emergenti.
In una logica di scambio non solo tra Colour Floating e il pubblico ma anche tra aziende partecipanti, creativi e blogger l’evento diventa palcoscenico anche per coloro che hanno concretamente qualcosa da proporre sia per materiali impiegati, per soluzioni, che per ambiti di ricerca. Tutto in chiave ecologica.
Le Parole d’ordine di Colour Floating sono: idee libere che viaggiano nell’aria con un pensiero a colori. Perché Colour Floating vuole essere un contenitore di progetti che metta in sinergia tutti i protagonisti della filiera del mondo dell'edilizia, dai progettisti ai costruttori, ai finanziatori.
I contatti e gli aggiornamenti del l'azienda li trovate qui: facebook, twitter. Qui il link per scaricare tutti gli eventi del FuoriSalone.
Che dire se non consigliarvi di fare un salto alla Torre Velasca??? Mi sembra che avreste più di una scusa per passare...

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