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sabato 22 aprile 2023

"L'incredibile plantoide e i superpoteri del regno vegetale" e "Piccolo seme": due libri di Editoriale Scienza per la Giornata Mondiale della Terra alla Biblioteca di Corbetta

 

In occasione della Giornata Mondiale della Terra - che si celebra il 22 aprile - per un laboratorio presso la Biblioteca Comunale di Corbetta (qui) abbiamo scelto due nuovi libri pubblicati da Editoriale Scienza: "L'incredibile plantoide e i superpoteri del regno vegetale" di Chiara Valentina Segré e Barbara Mazzolai con illustrazioni di Veronica Carratello e l'albo "Piccolo Seme" di Hector Dexet.

Un modo per comprendere quanto la celebrazione della vita sulla Terra vada fatta in parallelo con la scoperta del mondo delle piante, ancora poco conosciute nonostante gli incredibili benefici che portano all'Uomo e all'intero Pianeta. Senza dimenticarsi, in primo luogo, che la vita non avrebbe avuto origine senza la scoperta della fotosintesi, meccanismo speciale che consente da un lato agli organismi vegetali di essere autonomi (ovvero autotrofi, nutrirsi da soli) perché producono zucchero, dall'altro di sviluppare ossigeno senza il quale la nostra Atmosfera non sarebbe stata vivibile.

In effetti entrambi i libri, a modo loro, cercando di valorizzare questi esseri preziosi davvero speciali.

 

"L'incredibile plantoide e i superpoteri del regno vegetale" (qui) di Chiara Valentina Segré e Barbara Mazzolai si rivolge a bambini del secondo ciclo della primaria, ma lo trovo adattissimo anche per chi è all'inizio della scuola secondaria di primo grado con una storia di tre ragazzini nerd che compiono un'avventura in uno spazio che nulla ha da togliere ai romanzi di fantascienza. Nonostante l'autrice abbia inventato la storia quello che racconta all'interno con il contributo della scienziata Barbara Mazzolai è assolutamente vero. Questa è la bellezza di questo libro. Coniugare curiosità e sapere grazie a una storia avventurosa. In effetti, la vita della Terra e l'evoluzione delle piante, le loro numerose strategie per crescere, difendersi, diffondersi, non è altro che una storia molto affascinante, spesso poco nota.






 

In particolare questa storia è ambientata in un luogo che esiste davvero: si tratta dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Pontedera (PI), dove è stato costruito un vero e proprio plantoide - uno dei primi robot pianta mai costruiti - che cerca di imitare alcune caratteristiche delle piante. Inoltre vengono effettuate ricerche in diversi ambiti per sfruttare le proprietà delle piante per una "robotica bioispirata".

Un viaggio affascinante, quello nel libro, che ripropone le tappe con cui l'uomo ha iniziato a "copiare" le caratteristiche del mondo vegetale e animale attraverso una disciplina che si chiama "biomimetica" (coniata nel 1969 dallo scienziato americano Otto Schmith). L'ispirazione viene dalle specie più incredibili presenti sul nostro Pianeta che si sono adattate a situazioni particolari, come vivere nel deserto o galleggiare sull'acqua. Allo stesso tempo attraverso questo racconto vengono anche spiegate con dovizia le diverse parti che compongono le piante collegandole a curiosità.

Scoprirete dunque come è nato il velcro, come fa il fiore di loto a rimanere così pulito nell'acqua e come mai Joseph Paxton si è ispirato a una pianta acquatica (nifea) per costruire il Crystal Palace di Londra.

Non voglio raccontare di più, ma consiglio vivamente questo libro a tutte le persone curiose che vogliono scoprire il meraviglioso mondo strategico delle piante e un istituto prezioso tutto italiano.

 


"Piccolo Seme" (qui) di Hector Dexet è un albo cartonato dedicato ai più piccoli (ma non solo) che racconta in modo circolare la storia di un seme di girasole dal suo distacco dalla pianta madre fino alla sua evoluzione in una pianta fatta e finita. Il tutto è un viaggio attraverso illustrazioni minuziose con tantissimi dettagli da esplorare, fustelle da aprire per immergersi nel mondo di un piccolo essere che in sé ha la totipotenzialità di una pianta. L'albo presenta anche un gioco di buchi per incuriosire i piccoli lettori e svelare man mano i diversi luoghi e tempi in cui si trova il Piccolo Seme.

domenica 27 dicembre 2020

Uomini che amano le piante




Stefano Mancuso
, lo scienziato di fama mondiale che ha portato alla ribalta il mondo vegetale, ci regala questo libro “Uomini che amano le piante- Storie di scienziati del mondo vegetale”, edito da Giunti (nella collana Orizzonti), con una premessa molto promettente “Ciò che accomuna tutte le persone di cui presto farete la conoscenza è una capacità rara eppure essenziale in uno scienziato: l’abilità di vedere le cose che ci circondano, in particolare le straordinarie manifestazioni della vita, prestando loro un’attenzione partecipe. Osservare con rispetto, oserei dire con amore, indagare e capire, è ciò che ogni buon naturalista dovrebbe imparare a fare con tenacia e determinazione”.

Ecco perché non potevo non proporlo all’attenzione di chi è interessato alla Natura. In questo libro troverete persone più o meno note, alcune conosciute perlopiù in altri ambiti.

Per esempio, non tutti forse sanno della passione di Johann Wolfgang Goethe (1749-1832) per le piante e di quanto sia stato influenzato dalle letture di Linneo. Il grande poeta e drammaturgo tedesco è stato il primo a spiegare la metamorfosi delle piante e la loro origine da un’unica struttura, la foglia. Dalla foglia derivano, dunque, petali, sepali, stami, ovario e rami. Questa sua intuizione è stata confermata successivamente anche a livello genetico.

Un altro caso è quello di Leonardo da Vinci (1452-1519), talmente noto per altri ingegni (pittura, scultura, architettura, ingegneria, musica, anatomia umana…) da essere dimenticato forse per i suoi studi botanici. Eppure è stato lui il primo a indagare la “fillotassi” ovvero la disposizione delle foglie e a ipotizzare che fosse ottimizzata per l’assorbimento della luce (senza che una foglia faccia ombra all’altra). Inoltre, dobbiamo a Leonardo l’indagine sui cerchi concentrici (anelli) del tronco collegati all’età dell’albero e alle influenze dell’andamento climatico.

Nel libro, molto piacevole da leggere, sono raccontate vita e studi di altri 10 personaggi, tra cui non potevano mancare Charles Darwin e Gregory Mendel. Per me, una piacevole scoperta è stata quella di Federico Delpino, un botanico italiano del 1800 poco noto (per aver scritto solo nella sua lingua natale), che è stato il primo a indagare la mirmecofilia (ossia come mai le piante attirino le formiche). Un argomento che Mancuso ha ripreso ampiamente anche nel libro Plant Revolution, sempre edito da Giunti.

giovedì 19 novembre 2020

Libri di Editoriale Scienza per bambini curiosi


Se avete voglia di accompagnare nella crescita i vostri figli, o i vostri alunni, e volete alimentare il loro senso di curiosità e meraviglia, ci sono due libri che, a mio parere, sono perfetti per voi.

Si tratta di due volumi editi da Editoriale Scienza, una case editrice delle più note nel settore divulgativo per ragazzi, per la qualità del rigore scientifico, a cui non manca, però, anche il senso estetico.

Da qualche mese collaboro con l'Asilo nel Bosco di Milano (qui) e ho avuto modo di osservare con quanto interesse i bambini siano attirati da tutti gli esseri "minuscoli" che incontrano, che si tratti di una lumaca "bavosa" (nota anche come limaccia) o di un lombrico. Quello che serve è un adulto in grado di sostare con loro, capace di alimentare le loro domande e di indirizzarli a scoprire, magari, insieme le risposte. 

In questo senso "Il grande mondo degli animali piccoli - osserva e scopri gli invertebrati" di Nathalie Jordjman, con le bellissime illustrazioni di Emmanuelle Tchoukriel e Julien Norwood, (qui la scheda) può essere di grande supporto. La premessa si vede già nelle due pagine che seguono e precedono la copertina e la quarta di copertina (il retro del libro, per intenderci).


Il libro si articola in modo molto semplice e accattivante (sviluppandosi suddividendo gli animali che vivono in terra, in aria e in acqua), presentando prima la panoramica degli invertebrati, per poi rispondere a tante curiosità, quali "come crescono gli animali?" "dove trovano riparo in inverno?" "come crescono?"


Seguono alcune tavole a doppia pagina in cui si ritrova un bambino immerso in un ambiente dove si possono cercare quali sono i posti più comuni dove andare a cercare gli animali, a partire anche dalle "tracce" che lasciano.

Non mancano spunti per cercare di indagare a fondo la vita di alcuni insetti classici (es. formiche o api) o per provare a catturarli senza danneggiarli (ricordandosi che poi vanno lasciati nel posto dove li avete trovati), o come costruire terrari temporanei, ad esempio, per le chiocciole, per avere il tempo di compiere una serie di osservazioni.

Quello che mi ha colpito è la perfetta sintesi con cui vengono spiegati gli elementi essenziali per distinguere i vari animali (e che poi i bambini ricorderanno per sempre): ad esempio che gli insetti hanno sei zampe, gli aracnidi (ovvero ragni, scorpioni, zecche...) otto.

Anche solo nell'osservare una sola illustrazione con la sua spiegazione si possono scoprire pian piano, una serie di caratteristiche della vita di una specie, per poi sapere cosa troveremo in giro quando andremo in esplorazione (es. sotto terra può capitare di trovare tante piccole palline lucide, che sono le uova delle chiocciole, provate a cercarle sotto a un masso o a un tronco marcio).

Come tutti i libri adorati dai bambini, non manca una parte dedicata ai "Piccoli animali incredibili", con i record sugli animali più grandi o belli al mondo, quelli che possono dare fastidio, o quelli che possiamo trovare comunemente nelle nostre case. Magari servirà a rassicurare i genitori e rendere entusiasti i bambini quando sapranno dare un nome a qualche nuovo inquilino che si incontra per caso.

Il libro è perfetto anche per tutti gli educatori che hanno voglia di scoprire la natura in modo diverso, accompagnando magari questa materia anche all'italiano. Un libro per esplorare insieme e scoprire quanto sia affascinante anche questo gruppo numerosissimo i cui rappresentanti si possono trovare praticamente ovunque e sempre (quindi perfetto da osservare spesso!). 

PS anche se il libro è consigliato dai 7 anni, penso che se come la sottoscritta, avete in giro bambini curiosi da piccoli, possiate prenderlo anche prima e curiosare in compagnia!



Se, invece, siete in cerca di un libro che approfondisca un argomento specifico, visto il periodo (vi è capitato di vedere gli stormi di storni compiere acrobazie nel cielo?), vi consiglio "Migrazioni - Gli incredibili viaggi degli animali" di Mike Unwin e Jenni Desmond (scheda qui).

Si parte con un'introduzione affascinante, in cui si chiede al lettore di immedesimarsi in una giovane rondine e compiere insieme il suo lunghissimo viaggio in Africa, per poi accompagnarlo a incuriosirsi sul fenomeno dello spostamento degli animali spiegandone i motivi.


Questo di fatto è un viaggio nel viaggio: venti storie di animali più o meno noti, in cui grazie alle portentose e potenti illustrazioni ci sembra di essere lì immersi in quelle atmosfere. Dall'oceano insieme a una piccola megattera, che a soli sei mesi si trova a compiere una grandissima avventura accompagnata dalla sua mamma, alla tundra artica insieme ai caribù (parenti prossimi delle renne che vivono in America e non in Europa) che si spostano a Sud nelle foreste per trovare cibo e riparo. 


I viaggi sono tra i più incredibili: il mio piccolo Andrea è rimasto affascinato dal volo delle libellule che in sciami appaiono alle Maldive (!!), un insieme di isole che si trovano in mezzo all'Oceano Indiano. Questo insetto riesce a sfruttare i venti tropicali per muoversi. Ma la cosa più incredibile è che lo spostamento avviene generazione per generazione. Per i dettagli naturalmente vi rimando al libro (non posso svelare tutto).


Sinceramente, non sapevo che anche i colibrì, i più piccoli uccelli al mondo, potessero spostarsi tanto.


Andrea è rimasto abbagliato dalla bellezza della illustrazione e l'ha riprodotta. Cosa ve ne pare?

Penso che anche questo libro possa essere adattissimo a maestre e maestri non convenzionali, quelli che amano associare le diverse discipline. Oltre a una lettura insieme, i testi potrebbero essere oggetto di un piccolo dettato, di riflessioni personali da comporre e materia di arte. Le illustrazioni sono di grande fascinazione e possono anche spingere sia a copie dal libro, sia a libere produzioni.

Sarà, ma dopo aver letto con grande interesse il saggio di Antonella Capetti "A scuola con gli albi" di Topipittori (qui la scheda), sono sempre più convinta che i libri belli andrebbero proposti in ambito scolastico per aumentare conoscenze, competenze e immaginazione.


PS suggerisco di consigliare subito ai bambini di leggere la storia guardando in fondo al libro dove troveranno una mappa che illustra tutti gli spostamenti: un ottimo sistema anche per imparare a localizzare i continenti e iniziare a visualizzarne le posizioni.

Insomma, spero di avervi dato dei buoni motivi per cui ricercare questi due libri. E ricordatevi: essere curiosi non è una questione di età ma di atteggiamento, quindi potrebbero anche fare al caso vostro!

venerdì 15 gennaio 2016

"Un giorno, senza un perché" di Davide Calì e Monica Barengo


Ci sono libri che ti prendono e non ti lasciano andare. Con "Un giorno senza perché" di Davide Calì e Monica Barengo (Kite edizioni) è stato così. Amore a prima vista.

Sarà perché le immagini sono potenti e poetiche al tempo stesso, con un gusto "retrò" che immerge la storia in una dimensione atemporale. Sarà perché il protagonista è accompagnato da un dolce bassotto, femmina, che segue il protagonista in modo partecipe e affettuoso, con uno sguardo innamorato e incondizionato, che solo i nostri amici a quattro zampe sono capaci di mostrare al loro padrone. Sarà perché i miei due bambini sono rimasti a bocca aperta ad ascoltare la storia fino in fondo, senza fiatare. Anche loro stupiti, estasiati.

Quando un libro è bello, è per ogni età. E si capisce sin dalla prima lettura.


Ma veniamo alla storia, semplice ma appassionante. Il protagonista di cui non sappiamo il nome, un "fantomatico" signor I, si ritrova dietro la schiena due ali. Sono ali piccole, aggraziate, trasparenti come quelle di una libellula. Lui ci guarda con un'espressione quasi maliziosa e consapevole al tempo stesso. Non ha l'aria preoccupata o stupita. Ci guarda mentre sorseggia il caffè.
Nonostante questo fa le indagini del caso, come andare dal dottore o chiamare la madre. Si sa, quando c'è da chiedere un consiglio ci si rivolge sempre ai genitori che sono i nostri primi confidenti, specie se si è soli.
Non mi dilungo troppo sulla bellezza delle immagini che ripropongono il vecchio telefono in cui bisognava infilare il dito in ogni numero e ruotare a destra fino in basso (telefono che i nostri bimbi non hanno mai visto se non forse in qualche casa di campagna o dai nonni, purtroppo sono stati spariti dalla circolazione).

Naturalmente ognuno fornisce le sue spiegazioni (come succede sempre quando si parla con i vicini di casa) o vuole aiutarlo a suo modo... Certo, anche in ufficio non è ben visto.

Ma ecco la svolta. La persona che gli da finalmente il consiglio giusto e gli apre un mondo di possibilità: "L'uomo saggio disse che tutte le cose hanno un perché". In effetti, quando c'è qualcosa che stravolge la nostra vita c'è sempre una spiegazione. E a volte il corpo comunica quando la testa vuole andare per la sua strada...



Ora sta a lui cercare di capire il perché. E continua a chiedere in giro... per esempio al negoziante che vende le cravatte. Ho inserito questa illustrazione perché la trovo molto poetica e interessante. Primo per lo sguardo malizioso che ci lancia ancora una volta il protagonista con la coda dell'occhio, secondo perché sa scegliere con la sua testa e, guarda caso, sceglie proprio la cravatta con i cagnolini disegnati e il suo bassotto semba approvare, scodinzolando felice.

L'"uomo dei palloncini disse soltanto "Ehi belle quelle ali". Chissà se per quel complimento o perché si sente più leggero con i palloncini colorati il signor I. sembra quasi alzarsi in volo mentre pedala felice con aria beata e gli occhi chiusi, e anche il bassotto si protende verso l'alto a gustarsi il momento (e, non so perché, mi ricorda tanto l'immagine di E.T. quando scappa con il bambino in bicicletta e volano in cielo).

Poi tutto diventa chiaro.
Succede al parco, il cane corre e qualcuno riporta al padrone, al signor I. la palla.

Di solito non metto il finale, ma questo è talmente poetico e "alla Chagall" che non potevo proprio evitarlo!
Che dire, se non che vi consiglio caldamente di leggerlo, perché scalda il cuore. Qui trovate il booktrailer (che potete anche scaricare).

Con questo post, finalmente - dopo una pausa infinita - partecipo al Venerdì del Libro ideato da Paola Miseti, alias HomeMadeMamma, il cui link trovate qui.