sabato 19 gennaio 2019

"Il sogno di Youssef" di Isabella Paglia e Sonia MariaLuce Possentini, Camelozampa


Sarà il periodo davvero devastante, che ogni giorno da troppo tempo ci mette davanti a immagini che non avremmo mai voluto vedere e a storie che non avremmo mai voluto che accadessero, ma questo libro di Isabella Paglia e Sonia MariaLuce Possentini, edito da Camelozampa, "Il sogno di Youssef" (qui la scheda) mi ha proprio "chiamato".

Abbiamo bisogno di bellissimi albi, poetici, per raccontare storie tragiche ai nostri bambini che ci chiedono cosa succede ad altri bambini. Di una speranza che va coltivata, sempre e comunque.


E dunque, accompagnate dalle meravigliose tavole di Sonia MariaLuce Possentini, premio Andersen 2017 come miglior illustratore, e dalle parole delicate di Isabella Paglia scopriamo la storia di Youssef, un bambino che disegna sui muri di casa una caravella con vele enormi, che prende il volo sul mare. In quel disegno c'è tutto: c'è il sogno di sapere dove sia finita la sua amica del cuore Maryam, partita su un barcone con la mamma in una notte scura in mezzo a un mare color petrolio senza far più ritorno. L'unica cosa rimasta dell' amica di tante avventure è un piccolo sandaletto rosa (che appare nel primo risguardo del libro), custodito gelosamente.


Youssef aveva sognato a lungo di riportare con la sua caravella Maryam, ma il muro con il disegno crolla per colpa delle bombe, ma il sogno no.


Prosegue il sogno perché non ci sono più muri per disegnare. Non sappiamo se Youssef ritroverà la sua amica nel sogno o in cielo. Ma comunque sia l'interpretazione che vogliamo dare, i due amici riusciranno a ritrovarsi e riabbracciarsi.

Un albo splendido, che fa venire i brividi e fa riflettere sul potere del sogno e della fantasia. Una fantasia che ci sorregge quando tutto intorno a noi crolla e non ci fa vedere le brutture del mondo. Almeno, io voglio leggere questo albo con questo finale. L'altro mi procurerebbe troppo dolore. Ma penso che le intenzioni delle due autrici fossero quelle di fornire un buon auspicio a tutti quelli che vivono queste separazioni e queste realtà difficili. Realtà che ormai sono all'ordine del giorno.

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