lunedì 21 gennaio 2019

"L'albero di Anne" di Irène Cohen-Janca e Maurizio A.C.Quarello, Orecchio Acerbo


Si sta avvicinando il 27 gennaio, giorno della Memoria, e sto riflettendo da diverso tempo sugli albi e sui libri utili a raccontare un evento così tragico ai bambini. Uno che mi ha colpito particolarmente, per il taglio diverso, è sicuramente "L'albero di Anne" di Irène Cohen-Janca e Maurizio A.C.Quarello, edito da Orecchio Acerbo (qui il link). Un albo molto delicato, che narra la vicenda di Anna Frank attraverso la voce di un albero. Nessuno, infatti, pensa mai che questi giganti vivano così a lungo, a volte per secoli, sopravvivendo a eventi terribili (come quelli capitati durante la Seconda Guerra Mondiale agli Ebrei).

In questo caso la voce è quella di un ippocastano colpito dalla malattia causata dalla Cameraria ohridella, un insetto che sta decimando da diverso tempo questa specie molto impiegata nel verde pubblico (sarà un caso che sia stata scelta dall'autrice?). Non si tratta di un ippocastano qualsiasi, ma di un ippocastano del giardino al numero 263 di Prinsengracht, ad Amsterdam, dove è rifugiata dal 6 luglio 1942 Anna Frank insieme alla famiglia e al suo amico Peter. "Una ragazza di tredici anni, prigioniera - nella soffitta - come un uccello in gabbia" a cui l'albero ha regalato speranza e bellezza, facendole vivere lo spettacolo delle stagioni per i due anni di permanenza. 


La bellezza delle sue "candeline", come descrive i fiori Anna nel suo diario...

Il racconto va oltre, fino al destino tragico della ragazza, a cui sembra associarsi ora quello dell'albero malato, con la speranza che un germoglio - frutto di un suo seme - possa essere piantato al suo posto a ricordo di Anna e della sua storia.


Il tratto delicato quasi monocromatico, della matita di Maurizio Quarello, che illustra l'albero, contrasta con il colore piatto e denso delle parti dove piovono bombe o viene raffigurato il recinto con il filo spinato che delimita il campo di concentramento di Bergen-Belsen, accompagnando questo bellissimo racconto in prima persona. 

Un albo che consiglio, sarà anche perché in questo periodo la Natura mi richiama, sovrana dei miei pensieri, sarà per il contrasto tra la bellezza dell'albero e le brutture causate dall'uomo. Un libro che stimola molte domande e molte riflessioni.

Per chi volesse approfondire la storia di Anna Frank, c'è molta scelta, a partire dal suo diario. Anni fa ho letto e pubblicato la recensione del bel libro di Guia Risari "La porte di Anne", Mondadori, che trovate qui.

Se qualcuno si fosse domandato perché la celebrazione avviene il 27 gennaio... ecco la risposta
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere
”(articoli 1 e 2 della legge 20 luglio 2000, n. 211)

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti è piaciuto questo articolo e pensi sia utile condividilo con i tuoi amici.
Grazie!