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sabato 22 luglio 2023

Diario di campagna


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Ore 7.30

Il risveglio avviene con le campane che intonano a festa L'Ave Maria e un coro di fringuelli vocianti. Dalla finestra aperta arriva un'aria fresca e sotto le coperte gorgoglio di felicità
Buongiorno noce,
buongiorno montagne all'orizzonte,
buongiorno prato,
buongiorno picchio rosso che sei appena arrivato sul noce e scappato via.
Buongiorno raggi di sole che illuminano il pelo di Sally.

Buon sabato a tutti voi 

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Cucù

Ore 14

Gli zoccoli dei cavalli a passo cadenzato squarciano il silenzio. Aspetto di capire se Sally abbaierà. Intanto, anche il vociare di un fringuello, una macchina che scivola veloce sull'asfalto, il grido di allarme di un merlo. Quanta bellezza nella quotidianità della vita in campgna.

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Ore 22

Dopo essersi persa il capriolo femmina che tentava di entrare dentro il giardino attraverso la nostra rete ora Sally è appostata scrutando fino al limitare del prato e agli inizi del bosco.
Buona serata anche a voi
Ps noi l'abbiamo vista percorrere tutta la strada e saltellare lieve e veloce nel prato di fronte


Ore 23

Dalla finestra aperta il profumo dell'erba. Odo lontano i campanacci delle mucche che stazionano all'aperto. Il lieve sibilo dei grilli e le macchine che passano. Una fresca aria tutto intorno. La sagoma del noce tra il cielo blu nero. Chissà quanti animali saranno attivi ora e cosa succederà nel bosco.

mercoledì 7 luglio 2021

Pensieri delle cinque


Ormai senza che me ne accorga la sveglia è puntata alle cinque e anche se stavo sognando, un sogno che è sparito naturalmente subito anche se ero nel vivo, mi sono stiracchiata e alzata. Subito al computer per cercare di portarmi avanti, mentre fuori c'è solo il suono dei camion del supermercato, mentre la casa è silenziosa, a eccezione dei tasti che battono veloci sulla tastiera. Un tram che passa veloce, ricordo della mia infanzia. Purtroppo non più il mitico 23, sarà forse il 33, il 19 o il 5? Non so... eppure basta a risvegliare in me i ricordi dei pomeriggi passati al finestrone della stanza dei miei a guardare di sotto il suo passaggio o poco più in là, dove un immenso verde mi allietava. Sì, perché nonostante sia cresciuta in città, ho avuto l'immensa fortuna di avere grandi finestre davanti a quello che era un parco di una villa ed estati passate in campagna. Per questo è stato duro il lockdown visto che ora i miei paesaggi sono cambiati.



Intanto le memorie del passato si intrecciano a ricordi più recenti, come quelli del festival Letture Amene, di cui stiamo riprendendo le fila e lo sguardo al futuro molto prossimo, la mia meta, dove ho le mie radici: Miasino. Non vedo ora di essere là in quel prato che mi ha ospitato da piccola, con i miei, a guardare la finestra con il noce, ad ascoltare gli uccelli che vengono a visitarci, a esplorare luoghi ancora incontaminati, insieme ad Andrea.
Sono dunque in attesa e carica di aspettative su questa estate già iniziata con l'adrenalina di un festival e un libro scritto, con la fine di un bellissimo percorso al primo anno di collaborazione con Eliana e il suo asilo nel bosco. I libri saranno tanti, come ogni volta, mi aspettano recensioni di libri amati ma da assaporare con gusto. Le mie recensioni non vogliono arrivare per prima, ben altre persone già lo fanno, ma vogliono fornire uno sguardo, emozioni e qualcosa che invogli alla lettura, qualcosa che mi colpisce nel profondo e che deve decantare per uscire, come il buon vino (almeno spero che sia un paragone appropriato, non pretendo di produrre un buon vino ma qualcosa che piaccia o attragga l'attenzione).
E così tra valigie e preparativi, lavori in corso e fatture da spedire e CU da ricercare è iniziata la mia giornata. E già mi sembra di essere sveglia da oltre due ore. Ma questa è un'altra storia.
Buon mercoledì

giovedì 3 novembre 2016

"Tam tam bum" di Frédéric Stehr, Babalibri


Cosa succede quando alcuni uccellini si mettono a "trafficare" con gli oggetti di casa? Ne può uscire una piccola orchestra improvvisata che li appassiona in modo così travolgente da coinvolgere sempre più amici. È quello che succede in "Tam tam bum" di Frédéric Stehr, edito da Babalibri (qui il link alla casa editrice), un piacevolissimo albo cartonato, che piacerà un sacco ai più piccoli.


Tutto inizia con un gufetto gioca con due mestoli che batte con gran divertimento su una pentola rovesciata. Il suono attrae un altro uccellino giallo dal becco lungo - come gli aironi  - che va subito a prendere due coperchi per alternare il ritmo del "tam tam tam" dei mestoli a quello del "deng deng deng" dei piatti.
Un altro volatile, forse un pulcino, dal piccolo becco e due zampone rossi, incuriosito si avvicina e non ce la fa a non prendere un altro oggetto dalla cucina e suonare "bum bum bum".


Il concerto sempre più rumoroso attrae sempre più uccellini che, entusiasmati da quei suoni che sentono uscire e mescolarsi e che per tutti è solo "musica", vanno a rifornirsi di altri attrezzi. E come ogni gioco che è bello finché dura, a un certo punto arriva mamma gufa che, dopo aver chiesto cosa stiano facendo, sequestra gli strumenti lasciandoli "di stucco" e un po' delusi. Ma tornerà con una dolce sorpresa.
Una volta rifocillati, gli amici si ritrovano dunque a scoprire un altro angolo della cucina e cosa decideranno di combinare? ps se non volete rovinarvi la sorpresa non sbirciate il retro della copertina...

Questo albo riporta con semplicità quello che accade quando i bambini iniziano a scoprire il mondo che li circonda e imparano presto che gli oggetti più comuni e semplici possono diventare giochi preziosi (molto più di quelli preconfezionati). Infatti, mestoli, cucchiai, pentole, coperchi e tanti oggetti che ognuno di noi ha in cucina riescono sempre a entusiasmare i nostri "cuccioli", grazie al suono e al timbro diverso che emettono, coinvolgendoli anche per molto tempo.

L'albo cartonato con gli angoli arrotondati inoltre si presta ad essere maneggiato anche in tenera età, e riesce a rendere complici grandi e piccini in una lettura che riporta alla quotidianità, e regala al tempo stesso sicurezza (ritrovare gli oggetti noti e di "ogni giorno") e divertimento (specie se i grandi si metteranno in gioco, divertendosi a riprodurre i suoni con i loro bambini nel modo più buffo possibile.)