Ormai senza che me ne accorga la sveglia è puntata alle cinque e anche se stavo sognando, un sogno che è sparito naturalmente subito anche se ero nel vivo, mi sono stiracchiata e alzata. Subito al computer per cercare di portarmi avanti, mentre fuori c'è solo il suono dei camion del supermercato, mentre la casa è silenziosa, a eccezione dei tasti che battono veloci sulla tastiera. Un tram che passa veloce, ricordo della mia infanzia. Purtroppo non più il mitico 23, sarà forse il 33, il 19 o il 5? Non so... eppure basta a risvegliare in me i ricordi dei pomeriggi passati al finestrone della stanza dei miei a guardare di sotto il suo passaggio o poco più in là, dove un immenso verde mi allietava. Sì, perché nonostante sia cresciuta in città, ho avuto l'immensa fortuna di avere grandi finestre davanti a quello che era un parco di una villa ed estati passate in campagna. Per questo è stato duro il lockdown visto che ora i miei paesaggi sono cambiati.
Sono dunque in attesa e carica di aspettative su questa estate già iniziata con l'adrenalina di un festival e un libro scritto, con la fine di un bellissimo percorso al primo anno di collaborazione con Eliana e il suo asilo nel bosco. I libri saranno tanti, come ogni volta, mi aspettano recensioni di libri amati ma da assaporare con gusto. Le mie recensioni non vogliono arrivare per prima, ben altre persone già lo fanno, ma vogliono fornire uno sguardo, emozioni e qualcosa che invogli alla lettura, qualcosa che mi colpisce nel profondo e che deve decantare per uscire, come il buon vino (almeno spero che sia un paragone appropriato, non pretendo di produrre un buon vino ma qualcosa che piaccia o attragga l'attenzione).
E così tra valigie e preparativi, lavori in corso e fatture da spedire e CU da ricercare è iniziata la mia giornata. E già mi sembra di essere sveglia da oltre due ore. Ma questa è un'altra storia.
Buon mercoledì
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