Venerdì scorso, passeggiando lungo il "viale dei castagni", Sally ha avuto un atteggiamento strano: avvicinandosi a un castagno maturo, si è subito ritratta. Poco dopo, Andrea - 10 anni e mezzo - osserva in quel punto un serpente. Per la prima volta, in questi luoghi, ci siamo dunque trovati faccia a faccia con un giovane biacco, incuriosito e forse spaventato allo stesso tempo per la nostra presenza. Ci siamo subito premurati di legare il cane a un albero e ci siamo messi a osservarlo a distanza. Non appena provavo ad avanzare di pochissimo, il serpente iniziava a muoversi verso di me in modo sinuoso agitando la lingua. Stava cercando di comprendere chi avesse di fronte?
Ho fatto un breve video, anche perché non volevamo disturbare troppo il serpente, ma non potevamo non rimanerne affascinati.
Qualche notizia in più
Il biacco - noto anche come biacco maggiore o colubro giallo-verde (Hierophis viridiflavus) - è un serpente comune che si trova in ogni tipo di habitat naturale e semi-naturale, ma predilige ambienti aridi, aperti e con buona copertura di vegetazione: cespugli, siepi, macchia, boschi aperti (decidui e misti), aree coltivate, giardini rurali, strade, rovine, muretti a secco. Elencata in appendice II della Convenzione di Berna (qui), tra le specie rigorosamente protette (compare con la vecchia dicitura specifica Coluber viridiflavus) e in appendice IV della Direttiva Habitat (92/43/CEE), qui, relative alle specie animali e vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa.pupilla rotonda (memoranda: le vipere hanno la pupilla disposta verticalmente, la testa triangolare e il corpo tozzo). La colorazione è scura sopra (dorsalmente) con macchiettatura chiara dal giallo al biancastro. Sul tronco le macchie tendono a formare bande trasversali. Il ventre (parte sotto) è chiaro e va dal giallo chiaro al bianco-grigio.
Il biacco ha un'alimentazione -spettro alimentare o trofico - molto ampia e si nutre di anfibi anuri (privi di coda, quindi rane o rospi), uccelli, micromammiferi (topolini), insetti ortotteri (es. cavallette) e sauri (lucertole). Caccia a vista inseguendo la preda sul terreno o nella tana: una volta localizzata la afferra mordendola e la ingoia (inghiottendola senza masticarla) ancor viva.
Nessun commento:
Posta un commento
Se ti è piaciuto questo articolo e pensi sia utile condividilo con i tuoi amici.
Grazie!