Noemi Brambilla, sindaco di Ameno. |
Ieri è stata inaugurata la nuova Area didattica del Castagno di Ameno, nei pressi del Vog (in dialetto "vortice"), una piccola ansa lungo il torrente Agogna, "Un piccolo angolo di Paradiso dove storicamente gli abitanti di Ameno venivano a fare il bagno", come ha ricordato il sindaco di Ameno, Noemi Brambilla. Il castagno è una pianta tipica dei boschi del territorio, anche se nel tempo le foreste si sono degradate pian piano, non essendo più curate e gestite come una volta. "Fino alla fine degli anni Cinquanta-Sessanta il castagno aveva un valore commerciale che ne determinava non solo lo sfruttamento per la produzione di legna, attraverso la creazione di boschi cedui, ma anche la gestione." Ha proseguito a raccontare il sindaco, spiegando che: "Purtroppo i boschi cedui quando invecchiano troppo, deperiscono, perché non sono costituiti da alberi di alto fusto. La Regione Piemonte ha, perciò, iniziato a chiedersi come gestire i castagneti che costituiscono circa il 70% del patrimonio forestale del territorio. Per cercare di ricreare la filiera del castagno, grazie anche a finanziamenti dell'Unione Europea, è nata una serie di progetti pilota: a uno di questi ha partecipato anche il Comune di Ameno insieme ad altri comuni limitrofi."
"I tavoli di quest'area didattica, in legno di castagno, ne sono un esempio. Infatti, questa specie ha un legno con una serie di proprietà: è durevole, resistente agli attacchi dei funghi e, quindi, impiegabile all'esterno. Lavorare il legno di castagno costa maggiormente, la domanda da porsi oggi è se siamo disposti a pagare di più per avere un prodotto di maggior pregio e con un'impronta ecologica più bassa. L'idea dell'aula didattica del castagno ha questa valenza multipla: innanzitutto, avere a disposizione un luogo di svago, inoltre la disponibilità di un punto di appoggio per le scuole, per fare didattica all'aperto - questo, di fatto è uno degli aspetti più importanti del progetto Eco Lago - infine cercare di sensibilizzare anche gli adulti, facendoli riflettere sulle scelte ambientali."
Da sinistra, Andrea Del Duca e Noemi Brambilla. |
Andrea Del Duca, direttore dell'Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, ha illustrato nei dettagli il progetto Eco Lago, spiegando che l'aula didattica del castagno è l'ultima delle inaugurazioni dei luoghi visitabili in autonomia, da Ameno a Gozzano. "Lo scopo è consentire alle persone di avere informazioni sul posto. Oltre a quest'area c'è il percorso Verde Vivente, più a Sud, sull'anello celeste del Quadrifoglio, concepito come un itinerario di educazione civica all'aperto, nel bosco, pensato per raccontare cosa sia un bosco, quale siano le sue componenti, quali animali vi abitano, e approfondire, direttamente in natura, questi aspetti". Il direttore ha spiegato che sabato 17 luglio ci sarà un'altra camminata, insieme ad alcuni artisti, che terranno una performance artistica lungo quel percorso (prenotazione obbligatoria, info qui o qui).
Il terzo luogo visitabile è lungo il canneto che va dal Lido di Gozzano verso Pella e San Maurizio d'Opaglio, dove si possono trovare cinque bacheche - finanziate dal Lions Club di Borgomanero - che raccontano il delicato ecosistema del canneto, che ospita componenti vegetali e animali importanti. Infatti, tra le canne nidificano diverse specie di uccelli e pesci. Il luogo è prezioso anche per le componenti storiche, visto che sono state reperite alcune tracce archeologiche risalenti a 2000 anni a.C. Ulteriori informazioni si possono avere impiegando appositi QR code.
Un video interessante ha coinvolto alcune ragazze del Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCR) e si può vedere qui.
Il progetto Eco Lago
Per maggiori informazioni si può consultare il sito qui È possibile sostenere il progetto donando sul sito della Fondazione Comunità Novarese Onlus al link qui.
Anche i grandi al lavoro!
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