Immaginatevi di essere un bambino o una bambina e di raccontare, con semplicità quello che vedete accadere intorno a voi, senza giudizio... ecco il capolavoro di Emma AdBåge, La Natura, edito da Camelozampa (qui la scheda), un albo illustrato che riesce a coinvolgere il lettore sin dall'inizio e riportarlo di fronte alla distruzione della Natura, che avviene lentamente e inesorabilmente per la cupidigia umana.
L'autrice ci accompagna a scoprire come piccole azioni quotidiane possano contribuire alla distruzione di un luogo, anche in maniera "inconsapevole", solo perché l'essere umano può arrivare a considerare fastidiose quelle che sono semplici ricorrenze naturali.
Se ci dimentichiamo di essere parte della Terra, di fare parte di un ciclo più grande di noi, noi uomini possiamo arrivare a distruggere anche un luogo inizialmente incontaminato e perdere tutti i benefici della Natura. Tutto può diventare fastidioso, dalla neve, se è troppa, alla pioggia che fa crescere le "erbacce"...
Al posto di trovare soluzioni in linea con l'ambiente, si può degenerare, rifugiandosi dal caldo in ambienti con l'aria condizionata che inquinano e provocano danni ulteriori.
In un albo apparentemente semplice (che ricorda una sorta di piccola "Primavera silenziosa"), una riflessione profonda sul nostro impatto, la cosiddetta impronta ecologica che non sta al passo con la distruzione del Pianeta. Un albo da leggere a grandi e piccoli.
Vi riporto cosa mi ha detto Andrea, 10 anni e mezzo, a tale proposito: "Questo libro fa vedere come le persone, che prima erano nella natura, ora siano immerse nell'asfalto. Infatti, con il tempo la gente, solo per stare meglio non pensa agli altri - e soprattutto alla Natura - e pian piano rovina tutto il mondo. Da case nel verde si passa alle strade asfaltate, vengono tagliati gli alberi, uno solo per le foglie che danno fastidio. Ma le foglie sono normali, sono la natura! Mi è piaciuto un sacco perché fa vedere che anche adesso è così. Mi è piaciuto anche per come sono disegnate le persone, che sono fatte in modo bizzarro ma bello e anche per i colori".
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