Domenica, alla Libreria Feltrinelli di piazza Piemonte di Milano abbiamo letto
Alex e le scarpe argentate di
Jane Godwin e
Anna Walker, pubblicato da
La Margherita edizioni (che fa parte de
Il Castello Editore,
qui la scheda). Questo albo ha conquistato sia i bambini di due anni - e non erano pochi - sia quelli più grandi di 4-5-6-7 anni.
La protagonista è Alex, una bambina che ha tre fratelli più grandi alle spalle e con una vita piena, libera (
l'albo inizia con una pagina in cui è tra gli alberi e all'aperto) e serena, (
infatti, non si cura di chi la prende in giro per gli abiti usati, anche se "rivisitati").
Alex adora le scarpe (
perché le può acquistare nuove) e un giorno rimane affascinata da un paio color argento e, dal momento in cui diventano sue, non le toglie più. Così le indossa ovunque (anche nella vasca da bagno) e non pensa di levarsele neanche quando va a fare un picnic tra i boschi e il fiume. Così, mentre salta felice da un sasso all'altro, una scarpa finisce nell'acqua e viene trascinata lontana dalla corrente.
Dopo la delusione e la rabbia, la bambina decide di indossare la sola scarpa rimasta combinata a un'altra diversa. Ma a dare una svolta alla storia, sarà l'incontro con la nuova compagna Elena.
Nonostante l'apparente semplicità, questa storia arriva in profondità, aiutando a riflettere su tanti temi, in cui i bambini possono riconoscersi facilmente. A chi infatti non è capitato di essere preso in giro per qualcosa? Alex è un buon esempio di come lasciar correre, senza dare troppa importanza (quanto è preziosa l'autostima). Inoltre è lasciata libera di fare ed esprimersi (non è da tutti indossare due scarpe diverse... sia per un bambino, sia per un adulto che glielo lascia fare). Infine, questo albo è un inno all'amicizia che capita all'improvviso, come un tesoro inaspettato, soprattutto quando avviene nel rispetto dell'altro.
Come sempre, dopo aver letto il libro, siamo passati al laboratorio espressivo. Mi ha sorpreso molto l'atmosfera di concentrazione e rispetto degli altri che si respirava nella sala. Molta creatività da parte dei bambini, collaborazione da parte degli adulti (
che piacere vedere tante famiglie riunite!). Nessun bambino si è sorpreso a lavorare su scarpe argentate, che ha addobbato con colori vari.
Questo per me ha un valore molto alto: poter usare qualsiasi colore e qualsiasi cosa, senza pregiudizio (che si tratti di fiori o di fiocchi rosa).
ù
Lasciatemi ringraziare:
- tutti i papà (ed erano tanti!) e le mamme per essersi messi a disposizione dei loro figli e per essersi appassionati insieme a loro nel creare una scarpa speciale;
- tutte le bambine e i bambini, in particolare Giulio, 4 anni, per avermi spiegato che accanto alla sua scarpa c'era una pentola magica e anche un fiore speciale;
- il gruppo consueto di mamme e figlie, che tornano ogni volta colme di allegria e creatività e originalità.
- chi è venuto per la prima volta ed è rimasto conquistato.
- i genitori di Leonardo, due anni, che stanno diventando degli affezionati ai nostri laboratori, perché sono la dimostrazione che con la cura, la pazienza, l'attenzione, l'amore e la voglia di sostare, anche un bambino piccolo può rimanere concentrato un'ora e più divertendosi.
Infine, grazie anche al personale Feltrinelli che fa sempre trovare tutto a posto e aiuta a diffondere l'evento. Oggi eravamo 21 (bambini, più mamme e papà e la sottoscritta)!.
Cristina vi aspetta domenica prossima sempre alle 11.30 sempre alla Feltrinelli. Info
qui.