e si fa fatica a distinguere i contorni delle sagome degli alberi e le presenze intorno.
I rumori della strada, delle macchine e dei passanti si confondono con i canti degli uccelli:
acuti, melodiosi, come quelli del pettirosso che gorgheggia alla mia destra,
il gracchiare delle cornacchie grigie o il verso di allarme del merlo.
Un sottofondo melodioso difficile da scovare ma che c'è qui ora.
Ogni tanto una sagoma nera (il tempo non aiuta) volteggia nell'aria: piccola come quella di un merlo, possente come quella delle cornacchie grigie che volteggiano senza timori.
Ogni tanto una sagoma nera (il tempo non aiuta) volteggia nell'aria: piccola come quella di un merlo, possente come quella delle cornacchie grigie che volteggiano senza timori.
Il prato ancora verde nasconde i fiori di tarassaco,
oggi chiusi, qualche finta fragola ed è ricoperto da un piccolo strato di foglie della paulonia dal colore cangiante che va dal terra di Siena al bruno. Lì si nasconde un mondo silenzioso, oggi fatto da tantissime lumache beige che hanno scelto le foglie cadute come casa. Ce ne sono tante, poi ragnetti e un insetto non identificato.
La peluria della pagina inferiore delle foglie di paulonia, che ricorda la delicatezza del velluto, contrasta con la pagina superiore né troppo liscia né rugosa.
Alcune chiazze sulle foglie da vicino sembrano richiamare i tessuti. Altre forme delle #nervature fanno pensare alle spirali delle ammoniti. Altri colori ancora sembrano composizioni artistiche.
I dettagli più nitidi sono quelli vicini, come un pezzo di tronco che sembra un orecchio. I primi frutti della paulonia che spiccano ancora verdi con puntini marroni e il loro buffo cappuccio. Quei grumetti di terra mangiata che indicano la presenza dei lombrichi.
Intanto alla mia sinistra inizio a notare i cambiamenti nelle foglie dei faggi che da verde scuro stanno assumendo una tonalità gialla. Una macchia di colore impressionista che si fa notare rispetto al verde ancora presente sulle altre alberature intorno.
La peluria della pagina inferiore delle foglie di paulonia, che ricorda la delicatezza del velluto, contrasta con la pagina superiore né troppo liscia né rugosa.
Alcune chiazze sulle foglie da vicino sembrano richiamare i tessuti. Altre forme delle #nervature fanno pensare alle spirali delle ammoniti. Altri colori ancora sembrano composizioni artistiche.
I dettagli più nitidi sono quelli vicini, come un pezzo di tronco che sembra un orecchio. I primi frutti della paulonia che spiccano ancora verdi con puntini marroni e il loro buffo cappuccio. Quei grumetti di terra mangiata che indicano la presenza dei lombrichi.
Intanto alla mia sinistra inizio a notare i cambiamenti nelle foglie dei faggi che da verde scuro stanno assumendo una tonalità gialla. Una macchia di colore impressionista che si fa notare rispetto al verde ancora presente sulle altre alberature intorno.
Proprio quando sto per andarmene sento uno strano ticchettio su un albero vicino.
Di chi sarà?
Cosa vorrà dire?
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