venerdì 21 dicembre 2018

Libri sotto l'albero


Natale è alle porte e sono tanti gli albi e i libri che mi piacerebbe consigliare da acquistare per qualcuno a cui volete bene. Grandi o piccoli che siano. Inizio con una piccola carrellata... sperando di continuare ancora.


Il primo è un libro piccolo ma prezioso, di un'autrice straordinaria, qual è Silvia Vecchini, che ha scritto "Vetro" , illustrato da Cristina Pieropan, per Fulmino Edizioni. Anche se la storia è ambientata in estate, siamo comunque in un periodo di pausa, c'è il mare - e chi non ci andrà magari? - e ci rammenta quanto sia importante dedicare del tempo alla riflessione. Ricordo ancora quando ho scoperto per caso questo libro (penso per merito di Antonella Capetti) e di come lo abbia scelto per una lettura ad alta voce nella classe di mio figlio, alla fine del ciclo della primaria. Una lettura che ha incantato i presenti, non tanto per la mia abilità, quanto per la profondità delle parole.


Un libro narrato in prima persona che raccoglie i pensieri di un'adolescente o preadolescente, che si "sente dentro una specie di galleria", che sta per rinascere una seconda volta. E prima di cambiare definitivamente decide di scriversi una cartolina, spedirsela, e metterla da parte per leggersela tra qualche anno. Idea meravigliosa, non trovate? Fissare i propri pensieri su carta è sempre interessante, perché poi aiuteranno a ricordare quel momento preciso, i propri gusti - che potranno essere cambiati o evoluti - e le emozioni e le sensazioni provate. Un libro che non deluderà, anzi se lo regalerete a qualcuno in famiglia, vi verrà di sicuro voglia di leggerlo anche voi, da soli o insieme.


Il secondo libro è dello scorso anno ed è stato uno dei primi della serie dei "Miniborei", la collana della casa editrice Iperborea dedicata ai più piccoli. Si tratta di un delizioso racconto dello scrittore svedese Ulf Stark, con alcuni disegni di Olof Landstrom, dal titolo "Sai fischiare Johanna?" (qui la scheda). Perché mi sembra pertinente? Perché è una delicatissima storia adatta a questo periodo magico, in cui tutto può accadere. Il piccolo protagonista, Berra, sette anni soltanto, desidera avere un nonno come il suo amico Ulf. Come fare? Quando si è piccoli tutto può essere più semplice del previsto: basta andare alla casa di riposo e adottarne uno.
Quando i due percorrono il lungo corridoio della struttura, appena trovano una stanza socchiusa, la aprono e trovano un vecchietto con le bretelle e un cerotto sul mento. Così, con molta semplicità, dal nulla nasce un rapporto unico, sempre più intenso in cui i due estranei si legano. L'amicizia, prima, e l'amore, poi, che li unisce, fa si che si divertano insieme facendo cose semplici ma preziose.

Un messaggio bellissimo in questo periodo in cui alcune persone, in effetti, "adottano" gli anziani soli per invitarli a passare un Natale in compagnia o fanno volontariato nelle case di riposo. Un libro che vi commuoverà, sicuramente. Vi dico solo che la scorsa estate l'ho letto tutto di fila a una platea mista di bambini (da 7 a 11 anni) che sono rimasti con il fiato sospeso fino alla fine, anche se erano stravolti dopo aver trascorso una giornata molto intensa come capita ai campus (vedi post).


Il terzo è un libro di poesie, il secondo della collana "Magnifici versi" realizzata da Carthusia e a cura di Teresa Porcella, in cui le illustrazioni sono affidate alla strepitosa Sonia MariaLuce Possentini, che ha accompagnato una poesia di Antonia Pozzi "Preghiera alla poesia" (qui la scheda). Una collana che si propone la sfida di "trovare tra le poesie di ogni tempo, quelle dalle pieghe più nascoste per affidarle allo sguardo di chi sa immaginare con le mani". Un inno alla poesia, la voce più profonda cui la poetessa si rivolge, capace di negarsi e tacere quando uno si perde e che si dona sola a "chi con occhi di pianto si cerca". 


Ogni breve verso, così denso di significato. è accompagnato in una grande doppia pagina delle potenti immagini di Sonia MariaLuce Possentini, che dosa con sapienza i colori, usando come base il bianco e nero, per farli risaltare ancora di più quando serve, come in questa illustrazione sopra. L'amore profondo per la natura accompagna questa autrice premio Andersen 2017 per l'illustrazione alle poetesse a cui da voce con le immagini (il primo albo era dedicato a una poesia di Emily Dickinson).
Un regalo sia per ragazzi sensibili sia per adulti.


Tornando ai più piccoli, un delizioso albo Babalibri di Rury Lee illustrato da Emanuele Bertossi "Nasi neri" (qui la scheda), che racconta una bellissima storia a lieto fine che ha per protagonisti una mamma orsa con il suo cucciolo e il cacciatore Boba, dall'aria arcigna sottolineata dalle sopracciglia folte e inarcate. Un cacciatore che va alla ricerca delle sue prede, cercando di scovarle nel bianco della neve grazie al loro grande naso nero. Dopo ore di appostamenti Boba vede due "nasi neri che sembravano danzare allegramente", infatti mamma orsa e l'orsetto Kum si stanno divertendo a giocare. Per fortuna il grande fiuto della madre riuscirà a scovare il cacciatore per tempo. Il resto è da godere insieme, magari leggendolo davanti a un caminetto acceso o all'albero illuminato dalle lucine.


Sempre in tema invernale, chi ha amato "La balena della tempesta", se non ha ancora preso il seguito "La balena della tempesta in inverno" di Benji Davies, edito da Giralangolo/EDT (qui la scheda), deve rimediare subito. Impossibile non amare il piccolo Nico, che vive in una casetta di legno in riva al mare del Nord insieme al padre, un grosso pescatore schivo ma affettuoso, e sei gatti. Tempo prima Nico aveva salvato una piccola balena e questa è entrata nel cuore del piccolo che non vede l'ora di rivederla. 


Ormai è giunto l'inverno e il mare si sta lentamente ghiacciando. Così quando il padre si imbarca sul peschereccio e non rientra di sera, il piccolo Nico, non ci pensa due volte e va a cercarlo. Una storia di coraggio e amicizia, un racconto struggente che ci tiene pagina per pagina con il fiato sospeso, fino al lieto fine. Cosa succederà al bambino? Riuscirà a ritrovare il suo papà? E la sua amica balena? Insomma, per rispondere a queste domande non dovete far altro che andare in libreria e acquistare subito il libro, se non lo avete ancora fatto (è uscito nel 2017 e ne hanno già parlato in molti).


Ultimo libro di oggi, sempre edito da Giralangolo/EDT (qui la scheda), è del grande Peter Brown "Il giardino curioso" (qui trovate anche una bella video recensione di Roberta Favia di Teste Fiorite), uscito nel 2018. Mi piace finire con questo albo che ha un messaggio ecologico meraviglioso, specie di questi tempi, in cui abbiamo assistito con emozione al discorso di Greta Thunberg, una ragazzina svedese di 15 anni, che ha preso di recente la parola al congresso Cop 24 parlando di cambiamenti climatici (qui il video). I bambini sono dunque il nostro presente e non solo il nostro futuro.


Questo albo fornisce un grande messaggio di speranza, e mi ha ricordato in parte "L'uomo che piantava gli alberi", di Jean Giono (un grande classico). Solo che qui i protagonisti sono due: un bambino che ama stare all'aperto, anche quando piove (classico bambino che piacerebbe ai tipi di Bambini e Natura, qui il link), sguazzando felice nelle pozzanghere, e un gruppo di piante selvatiche cresciute in mezzo a una ferrovia abbandonata. La trovata geniale dell'artista è che, grazie alla cura di Liam (così si chiama il ragazzino), le piante cominciano a sentirsi un giardino. Non un semplice giardino, ma un giardino "impaziente" con la voglia di "esplorare", e le piante iniziano a disperdersi sempre più lontano dai binari, alla scoperta di ogni angolo della ferrovia.


Più passa il tempo, più Liam diventa sempre più competente come giardiniere, e riesce a far riprendere subito le piante provate dalla pesante nevicata. Così il giardino curioso si espande in tutta la città, in ogni oggetto che trova lungo il suo "cammino" (che sia una macchina abbandonata o un cartello). Ma la cosa più bella è che non solo la città cambia, ma il bambino, con il suo esempio, riuscirà a far cambiare le persone. Questo messaggio è proprio nello spirito del Natale. Per questo lo raccomando come regalo da mettere sotto l'albero.

Questo albo lo dedico in particolare a Sara Vincetti, amante delle parole belle e dei piccoli cambiamenti quotidiani (come Giorgia Lo Giudice, Sofia Cecchin e Chiara Bernasconi), e a chi si occupa di piante, riuscendo a far vivere meglio le persone, come Nicoletta Caccia ed Emilio Bertoncini. E, naturalmente, a tutti gli amici di Bambini e Natura e di Educazione e Natura...

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