Sono grata alla Biblioteca dei Ragazzi di Rozzano per avermi fatto scoprire "Il formicaio", di Jitka Petřeková e Tomáš Tůma, edito da Editoriale Scienza (qui il link), un libro che mi era sfuggito in catalogo e che ha catturato subito la mia attenzione. Sarà perché sto tornando ad appassionarmi di animali, sarà perché i miei due bambini stanno scoprendo sempre più la natura, sarà, in particolare, perché quello di cinque anni è letteralmente affascinato da tutto quello che di piccolo gli ruota accanto, che abbia sei o otto zampe o anche centinaia...
Ho provato a lasciare che fosse lui per primo a scoprire il libro (in realtà era così entusiasta che ha iniziato a sfogliarlo prima di chiedermi di leggerlo, come di solito accade) poi lo abbiamo guardato insieme.
Come in ogni settore, c'è sempre da imparare, anche per un'appassionata come me che però se ne intende di più di vertebrati, avendo fatto una tesi sulle testuggini di terra, ma è poco preparata al mondo dei cosiddetti invertebrati (che occupa la maggior parte del pianeta... eppure...), tanto da avere un pool di esperti/e da consultare alla bisogna.
Il mondo delle formiche
In questa prima parte con molta semplicità e chiarezza i bambini (e anche gli adulti) imparano tutti i componenti del formicaio e il ciclo di vita. Per esempio, non sapevo che una formica regina potesse vivere fino a 20 anni!!! Ognuna è disegnata con le sue caratteristiche ed elementi che provengono dall'immaginario comune per aiutare i più piccoli a distinguere facilmente i ruoli. C'è il maschio (con il cappello e le ali, pronto a partecipare al volo nuziale), la regina (con ali e corona), la guardiana (armata di tutto punto), la balia, la costruttrice, che si occupa di tenere in ordine il formicaio e costruire le gallerie).
Poi si passa a una breve descrizione delle formiche più comuni (certo, essendo le specie conosciute 12mila non si poteva certo pretendere di conoscerle tutte!) o più affascinanti. Per esempio, ho scoperto che la fantomatica formica rossa ha un pungiglione atrofizzato (quindi non funzionante) sulla punta dell'addome (la parte "retrostante" dell'animale) che però è in grado di spruzzare il famoso "acido formico", che provoca quei fastidiosi pruriti e arrossamenti, fino a una distanza di 30 metri (e se disturbata, quindi il consiglio è non avvicinatevi!).
Si passa poi al volo nuziale e alle notizie curiose, per scoprire quanto queste creature che spesso vengono schiacciate impunemente siano invece preziose per il terreno, perché lavorando gallerie sotterranee che ventilano bene, in realtà contribuiscono a renderlo areato e in salute. Inoltre, cacciano insetti dannosi ed eliminano le carcasse dal suolo, contribuendo a mantenerlo pulito. Insomma, vere e proprie custodi del suolo (insieme ai lombrichi!).
Si finisce con i record di forza e prestanza (a loro Superman fa un baffo!).
Benvenuti nel formicaio!
La seconda parte è molto interattiva, perché costruita in modo da penetrare nei vari "strati" del formicaio e scoprire tutti i componenti (dalle guardiane e dalle formiche costruttrici alla regina e alle balie più all'interno), dove stanno e cosa fanno. Ci sono finestrelle da aprire e altre curiosità da scoprire.
Ogni pagina è dedicata a qualcosa: per esempio la dispensa di cibo
Naturalmente esiste anche "la scuola" delle formiche, dove apprendono che cibi andare a cercare e come tenere ben areato il formicaio.
Nel libro si scopre anche che uno degli insetti preferiti dall'uomo (la coccinella) è in realtà molto temuto dalle formiche perché si mangia gli afidi che producono la famosa "melata", ricca di dolce, ottima fonte di energia. Un mutuo soccorso dunque: le formiche proteggono gli afidi e questi le ricambiano con dolcezza.
Le formiche, infine, allevano anche i funghi. Insomma, il formicaio (alto fino a 5 metri) è un vero e proprio microcosmo interessantissimo, tutto da scoprire.
E ora, chi glielo dice ad Andrea che della stessa serie è uscito anche il libro sull'Alveare?
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