Si può dire che i loro libri hanno fatto scuola e che i miei figli hanno imparato la catena alimentare grazie al loro bellissimo libro "Mangia che ti mangio", ora edito con il titolo "Gnam gnam- Cos'è la catena alimentare" (qui il link) un vero e proprio "tormentone" in casa nostra, per mesi e mesi, attraverso il quale non solo ci siamo divertiti, ma i miei bambini hanno imparato qualcosa di veramente utile...solo per citarne uno dei tanti.
Qui a sinistra, vedete Brita alle prese con un'illustrazione sull'Inghilterra (speriamo che altri libri interessanti siano pubblicati anche in Italia...). Ringrazio Diana Pappas e i due autori per la concessione delle foto.
Come tutti i loro libri, che ho scoperto molti anni prima di avere dei figli quando in una vita precedente facevo la naturalista e mi occupavo principalmente di educazione ambientale - trovo che questa coppia - che riesce a coniugare senza problemi vita e lavoro -cosa non facile - rimanendo inossidabile con il passare degli anni - abbia l'abilità di unire l'estrema precisione e il rigore scientifico con cui affrontano gli argomenti alla poesia, alla fantasia e alla pragmaticità con cui riescono a presentare i loro libri, dando un sacco di spunti sia ai bambini sia agli adulti che vogliano lavorare con loro, sempre all'insegna del divertimento e della passione.
In questo libro in particolare l'arte diventa lo spunto per dare indicazioni per iniziare a diventare artisti (es. gli strumenti per dipingere che possono essere tra i più disparati, dal legno al pennello, al pennino sino alla penna d'oca)...
Attraverso la ruota dei colori si scoprono i colori complementari in un modo molto intuitivo, mentre con un sistema di specchi si impara a farsi il primo autoritratto... e ci si focalizza sui dettagli (l'educazione all'osservazione - che nei bambini è spontanea ma decresce con l'età - è davvero preziosa).
Un aspetto che non viene spesso preso in considerazione - ma che ha radici lontane - è quello dell'inquadratura. Imparare a isolare l'elemento da disegnare (o quello da fotografare, aggiungo io che amo far foto), è un buon esercizio per scegliere le inquadrature migliori.
Non voglio svelarvi tutto quello che c'è nel libro - che comprende anche un album portatile con cui sperimentare e mettere in pratica quello che gli autori propongono, anche con l'ausilio di uno speciale lettering.... Infine, non mancano spunti per esporre le proprie opere d'arte e i miei figli, abituati già a "venderci" le loro opere per tirar su qualche soldino (sarà per il nonno artista?) sicuramente troveranno altri spunti interessanti...
Posso solo aggiungere che ho avuto la fortuna di scrivere questa mattina direttamente a Mick Manning (qui a sinistra mentre in studio disegna un falco pellegrino), che come tanti grandi autori, stranieri e non, ha la straordinaria capacità di rispondere immediatamente e di persona, nonostante sia famoso. Una qualità rara...
Ecco dunque le mie domande e le sue risposte.
Da dove nasce l'idea di questo libro?
Mick Manning: Abbiamo prodotto un libro 20 anni fa chiamato "Scuola d'arte" che è diventato molto popolare a livello internazionale. È stato scritto sulla base dei progetti che ho scritto quando ero responsabile del corso di Illustrazione alla Glasgow School of Art per i miei studenti di laurea. Abbiamo voluto rivisitare l'idea di un libro progetto artistico di ispirare i bambini. Il nostro più giovane Charlie (9 anni) è amante dell'arte e vuole essere un artista; così questa storia è stata scritta e dedicata a lui.
Mick Manning: Abbiamo prodotto un libro 20 anni fa chiamato "Scuola d'arte" che è diventato molto popolare a livello internazionale. È stato scritto sulla base dei progetti che ho scritto quando ero responsabile del corso di Illustrazione alla Glasgow School of Art per i miei studenti di laurea. Abbiamo voluto rivisitare l'idea di un libro progetto artistico di ispirare i bambini. Il nostro più giovane Charlie (9 anni) è amante dell'arte e vuole essere un artista; così questa storia è stata scritta e dedicata a lui.
Ci sono molti libri su arte, ma come si riesce a rendere un libro così accattivante, originale e pratico? Quali risultati vi aspettate? Che i bambini diventino modo un po 'autonomi nel trattare con il disegno e con l'arte?
Mick Manning: Volevamo fare un libro che ispirasse i bambini a provare tutti gli aspetti dell'arte e del disegno. Alcuni libri d'arte tendono a sostituire l'ispirazione creativa con la tecnica o, peggio, "con i libri da colorare"! Crediamo che i bambini possano trovare la propria strada, se gli si forniscono alcune indicazioni e un sacco di libertà creativa.
Il nostro motto è "divertiti" /"non ti preoccupare: puoi imparare anche dagli errori' ... "qualunque cosa tu faccia sarà comunque importante, perché l'hai sperimentata" (credere più nel processo che nel risultato ndr) / "Credi in te stesso!".
Alcune massime che, personalmente, ritengo davvero importanti, specie oggi in cui i bambini sono più insicuri e sono portati a finalizzare qualcosa in vista di un voto, del risultato, senza pensare al processo che l'ha generato. Ringrazio per questo Mick Manning...
Tra le altre cose, ci sono alcuni aspetti molto interessanti, come l'invito ad essere un autoritratto, la cornice per inquadrare i suoi occhi, frottage, stencil e la stampa ...
Mick Manning: È stato emozionante trovare un editore britannico così felice di farci avere elementi interattivi - come lo specchio e lo spettatore. Si può così aggiungere elementi in più al libro e lo "sketchbook", ovvero il quaderno di appunti, da un lato è molto "liberatorio", dall'altro serve proprio come ausilio al lavoro che abbiamo progettato!
Gli autoritratti sono un grande esercizio per chiunque - e, naturalmente, per i bambini.
E io aggiungo, grazie a Editoriale Scienza per aver portato questo piccolo gioiello alla portata dei bambini italiani, spesso troppo pieni di fotocopie da colorare...
Bella l'idea di spiegare ai bambini quanto sia importante anche la parola e il carattere/la font, che fa parte del progetto stesso e si deve imparare a gestirlo ...
Mick Manning: Si la font può spaventare - anche agli adulti! Ma volevamo che i bambini si divertissero anche con le lettere - e che crescessero abituandosi ad esse ... ritagliandole dalle riviste" o utilizzando le lettere stencil che forniamo come inserto.
So che siete anche genitori, quanto è stato influenzato il vostro lavoro da quando siete diventati papà e mamma?
Mick Manning: Cerchiamo sempre di sperimentare i libri con i nostri figli - la nostra più grande ha 18 anni ed è appena andata all'università per studiare recitazione - ma quando era piccolo era la nostra "tester" per eccellenza... Ora abbiamo il nostro quarto figlio - che ha 9 anni, che lo fa per noi - e, siccome è molto interessato all'arte e al disegno, è perfetto per questo ruolo.
Ringraziandoti per questa opportunità... - e non nascondo che l'ho desiderato a lungo - mi chiedo se hai qualcosa altro da aggiungere a questo libro, che non vedo l'ora di utilizzare con mio figlio più grande, e perché no, anche in alcuni casi con il più piccolo di cinque anni...
Mick Manning: Speriamo che i bambini si possano divertire con il libro e non abbiano paura di andare oltre - perché è così che si ottiene meglio. Disegnare ogni giorno... e ricordarsi sempre che i "brutti" disegni sono importanti, in quanto stimolano a fare di meglio. Quando si disegna in un album da disegno per far pratica, non lasciatevi scoraggiare - se commettete "un errore", cercate di non cancellarlo.
Posso solo aggiungere di continuare a disegnare fino ad arrivare all'obiettivo desiderato.
E che dire dopo un'intervista così piacevole e che invoglia a provare, se non: sperimentate! Sperimentate senza paura...
Ps. il libro può essere veramente d'aiuto e ispirare non solo i bmbini ma anche gli adulti che si sentono "incapaci" e lasciarli andare e farli mettere alla prova. Vedrete quanto sarà divertente...
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