domenica 4 marzo 2018

"Monky" di Dieter Schubert, Lemniscaat


"Monky" di Dieter Schubert, Lemniscaat è un albo senza parole che è conquista subito un posto nel cuore di grandi e piccini. Devo ringraziare Ibby Italia (qui la pagina fbe la mostra sui silent book che ho seguito qualche anno fa (post qui) se ho scoperto questo libro (e diverse persone che me lo hanno fatto apprezzare) e ringrazio, oggi, La Libreria dei Ragazzi di Milano (qui il sito) che lo ha ripescato tra i fuori catalogo e lo mette a disposizione in questo mese (vi consiglio di affrettarvi a farci un giro).

Monky racconta la storia di una scimmia di pezza che è il pupazzo preferito di un bambino. Purtroppo durante un temporale la scimmia viene persa. Inutili sono le ricerche di mamma e bambino, sotto la pioggia. Il pupazzo nel frattempo è stato preso da un branco di topi e, successivamente, passa di mano a una famiglia di ricci (che l'accolgono tra loro anche se, nel coccolarla, le lasciano addosso i loro aculei). Seguiamo con trepidazione le vicende di questo animaletto di pezza che, fortunatamente, riuscirà a tornare nelle mani del suo proprietario.

Il formato cartonato consente di sfogliarlo anche con i più piccoli e coinvolgerli a osservare tutti i dettagli presenti nelle illustrazioni.

Una storia perfetta per fare diventare protagonisti i bambini, invitandoli a farsela raccontare. Scoprirete come ognuno darà la sua bellissima e unica versione.
Ecco quella dei miei due figli, che si sono subito appassionati alle vicende della scimmia.


Il racconto di Andrea (sette anni)
"Benvenuti a questa giornata di belle cose. Noi vi faremo ascoltare una bella storia."

C'era una volta una mamma e un bambino: il bambino si chiamava Jake e portava sempre la sua simmietta Widdy e dovevano sempre fare la scorciatoia per andare per andare al più  possibile all'asilo. Così la mamma gli faceva fare la strada prima dei cigni, poi dei topi, poi dei ricci. Così loro iniziano a partire e vedono una gazza ladra e vanno alla strada dei cigni per riposarsi un pochino (e  c'è ancora la gazza ladra che gli vuole rubare i vestiti...). E poi la mamma e Jake con la scimmietta Widdy scappano perché arriva una bufera.

Per la fretta Jake fa scappare la sua scimmietta e così torna a casa e piange. La mamma gli dice a Jake "Jake dobbiamo trovare per forza questa simmietta nella strada dei topi". Infatti, nella strada dei topi ci sono davvero dei topi che morsicchiano tutto, rompono tutto e rovinano tutto. Sono davvero cattivi. E vogliono rompere tutta questa simmietta che si chiama Widdy.

Questo riccio, un po' furbacchione, vede un topo e gli chiede "Potrei la scimmietta?". L'altro non sente, lui si arrabbia e gliela danno. Così lui se la porta a casa. Povera simmietta Widdy! Poverina, molto povera perché la rovinano adesso i ricci. Il più piccolo sta pensando "Quanto fa uno più uno?", quello medio "Quanto fa 10-8?", quello più grande "Quanto fanno i numeri binari  3+3?". E così arriva e si risolvono le domande. La scimmietta Widdy, poverina, dorme insieme a loro. Al sole del mattino i ricci la portano  - con sé - però la mamma e il papà vedono una gazza ladra: eccome se li vuole mangiare! Li vuole mangiare perché sennò non può farsi la sua colazione. Però al posto dei ricci che scappano, gli lasciano la scimmietta.


La gazza ladra la porta al suo nido dove ha rubato: due occhi finti, una dentiera, un orologio d'oro da tasca, una collana d'oro e un occhiale tutto rovinato. La gazza ladra gli stacca un occhio e la simmietta casca in mare e ci sono tantissimi piraña dentro un fiume... scusate un lago. Questi piraña la morsicano e la rovinano e la mettono con tantissime alghe, gli staccano e mangiano quasi tutto il vestito. E un pescatore, che è molto intelligente, pesca questa poverina scimmietta, la porta al suo negozio di animali dove cura tutte le cose. Alla scimmietta gli rimette l'occhio, la ricuce e alla fine la mette nell'acqua, l'asciuga. E' così bella che la mette in vetrina. Il bambino vede la scimmietta e dice al negoziante "Scusi ma quella scimmietta è mia".

Vi è piaciuta la mia storia?

Il racconto di Marco (dieci anni e mezzo)
C'era un bambino di nome Gianni che aveva una scimmia. La scimmia rappresentava il suo migliore amico. La portava dappertutto. Al parco, a vedere le oche. Purtroppo quando la portava a vedere le oche c'era qualche piccolo problema, ma in ogni caso loro due stavano sempre insieme. Un giorno però arrivò un temporale mentre stavano andando dalle oche. Le oche fuggirono e Gianni, in tutta fretta, perse la scimmia. Quando tornò a casa vide che non c'era più la scimmia e si mise a piangere. Allora la mamma, insieme a Gianni, sotto l'acqua, andò a cercare la scimmia. La cercarono invano, ma la scimmia non riuscirono a trovarla. La scimmia in quel momento si trovava in una tana di topi era in pericolo, perché i topi volevano mangiarla. Passava di lì per caso un riccio e vide che i topolini stavano facendo male alla scimmia.


Il riccio riuscì a portar fuori la scimmia e la portò dai suoi cuccioli come piumone per dormire. La scimmia era ricoperta da cima a fondo di aculei. I ricci se la portarono dietro finché a un certo punto arrivò una gazza ladra - come sappiamo le gazze ladre si interessano agli oggetti. La gazza ladra mandò via i ricci e prese la scimmia e la portò in cima al suo nido pieno di cose e di oggetti interessanti.

La gazza ladra iniziò a rovinare tutta la scimmia, le staccò l'occhio, poi la scimmia cadde dall'albero in cui stavano in un fiume/lago dove la trovò un pesce (un luccio) che infine venne pescato da un pescatore che, trovata la scimmia, la portò in un centro medico per pelouche. Qui la riparò da tutti gli infortuni che aveva avuto; poi la lavò e la pulì e l'asciugò. Poi la mise in vetrina sopra a un'altra zebra. In quel momento stava passando di lì Gianni che rivedendo la scimmia chiamò la mamma e disse al negoziante che quella scimmia era sua. Allora Gianni la riavette. E allora Gianni e Monky vissero felici e contenti.

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