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lunedì 17 ottobre 2016

"Mi. IN: segno", seminari di formazione di moBLArte a Zanica (BG)


Inizierà il 22 ottobre a Zanica, in provincia di Bergamo, "Mi. IN: segno” un ciclo di seminari di formazione nel fine settimana dedicati al segno, “azioni di forma per una pedagogia attiva", organizzato da moBLArte rivolto a insegnanti, educatori, counselor, psicologi, pedagogisti, animatori e genitori. La formula viene riproposta quest'anno, forte del successo riscosso lo scorso anno, dove sono stati ben 70 i partecipanti (compresi neogenitori ed educatrici in pensione), tutti pieni di entusiasmo, desiderosi di determinare un cambiamento nella realtà in cui operano come professionisti o, più in generale, nella loro vita.

Aurora Mascheretti, direttrice artistica del progetto, insieme alla associazione moBLArte (nata lo scorso anno, qui il link), spiega che hanno deciso di rilanciare la proposta assegnando un tema, quello del segno, declinato in molte sfumature e attraverso più punti di vista, inteso come lasciare traccia di sé. L'idea è nata dopo aver visto come nelle scuole sia sottovalutato il segno, anche in relazione ai cambiamenti del sistema scolastico e a un mondo sempre più complesso.

Attraverso esperienze in prima persona e con testimonianze concrete di ricerca, progettazione ed educazione, si cercherà di ripristinare la coscienza rispetto al senso, attivando un contatto profondo con se stessi, cercando di risolvere le stereotipie che si creano, fino ad arrivare al segno come elemento terapeutico. Alcune riflessioni saranno relative allo spazio scelto, ai materiali da impiegare, agli strumenti, al modo con cui avvicinarsi e alla "decodifica empatica" (come incontrarlo, riconoscerlo e farlo evolvere). Dal segno giocato, trovato nelle cortecce, al segno come traccia di un'esistenza, che può nascere in una relazione autentica, liberato dal senso del giudizio.


Si parte a ottobre per concludere il percorso a marzo, come potete vedere dalle immagini. Si possono seguire tutti gli appuntamenti o decidere di partecipare solo ad alcuni.


Molte sono le proposte interessanti, a partire dai Segni Mossi (qui il link), rappresentati da Alessandro Lumare (autore di libri per l'infanzia, formatore e atelierista) e Simona Lobeforo (danzatrice contemporanea, che realizza ricerca e performance); i due artisti, che portano ormai la loro esperienza di performance e ricerca non solo in Italia ma anche in giro per il mondo, indagheranno la relazione tra danza e segno.


Uno spazio verrà dedicato al famoso Closlieu di Arno Stern (una pittura per ritrovare il sentire del bambino senza giudizi), coordinato dall'artista Isabelle Dehais (qui il link al suo blog il boscodentro).
La psicoterapeuta Silvia Micocci, farà incontrare il segno attraverso la creta,


mentre Aurora Mascheretti cercherà la relazione tra progetto, spazio e segno lavorando sul libro.

Dal canto suo, Laura Anfuso, (qui l'intervista su Milkbook, io ne ho parlato qui, vista la sua collaborazione con la Scuola del Fare), esperta di pedagogia ed editoria tattile, condurrà alla scoperta e alla lettura del segno nel suo essere materia sensoriale.


Padrino di quest'anno sarà l'architetto Mauro Bellei (qui il suo sito) che collabora con Fatatrac e Occhiolino Design e in Francia ha pubblicato con Le trois ours oltre a tenere l'incontro "Segni progettati e segni ritrovati", si occuperà di aver cura della formazione dei partecipanti e degli orientamenti generali.

Moblarte è una realtà giovane che si è fatta apprezzare subito nel territorio intorno a Bergamo con diversi progetti, all'interno della manifestazione internazionale I maestri del paesaggio dove, racconta Aurora Mascheretti "abbiamo aperto lo sguardo anche al mondo dei bambini", di cui trovate un link al video qui,  e attraverso un atelier d'arte, dedicato sia alle scuole sia alle famiglie, per esplorare e vivere al meglio la mostra Palma il Vecchio. In questa occasione è stato predisposto un spazio pensato per i bambini in modo che potessero sentirsi non solo a loro agio ma anche scoprire la loro dimensione. Qui il video youtube relativo a un'esperienza realizzata con una scuola.
Contatti: info@moblarte.it via Padergnone 45- 24050 Zanica (BG)

lunedì 26 gennaio 2015

Educazione al tatto / Percorso creativo in Veneto con La Scuola del Fare





La scuola del Fare di Castelfranco Veneto (TV) ripropone il 21 (dalle 15 alle 19) e il 22 marzo (dalle 9 alle 13) il percorso creativo dedicato al tatto con il seminario "Scoprire il senso del tatto" condotto da Laura Anfuso e il laboratorio "I materiali: toccare per fare" tenuto da Elia Zardo. Qui potete trovare il post che ho dedicato qualche mese fa. Il corso è a numero chiuso e sarà attivato con almeno 15 partecipanti (max 25) ed è aperto a educatori di nido e scuola infanzia, a insegnanti, genitori e animatori. Il costo è di 100,00 euro. Se siete interessati il consiglio è di iscrivervi il prima possibile. Per chi vuole da fuori Elia consiglia il bed and breakfast Magrine poco distante dalle sedi dei corsi, dove troverete gentilezza, cura e prezzi a buon mercato. Inoltre, nel caso voleste arrivare con il treno, non ci saranno problemi di trasporti, basta accordarvi con lo staff della Scuola del Fare. 
Per informazioni potete visitare il sito de La scuola del Fare (nella sezione programma di formazione e aggiornamento per adulti subito sotto l'immagine che ricorda i 20 anni di attività) o scrivere a info.lascuoladelfare@virgilio.it.



Lascio spazio ora a una bellissima lettera che Laura ha scritto in occasione della scomparsa dell'illustratore e artista Mauro Evengelista, che tanto tempo ha dedicato alla ricerca sui libri tattili, pubblicandone alcuni di rara bellezza: Cuore di pietra, Troppo ordine, troppo disordine (libri tattili illustrati d'artista che ha realizzato con la collaborazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi - Collana "Tactus") e Saremo alberi, edito da Artebambini.
Qui potrete trovare molti interessanti approfondimenti.

Ciao, Mauro!

Hai toccato il cielo.  Le tue braccia-rami si sono protese con forza verso il cielo per ricevere l'abbraccio azzurro. Ora appartieni al Cielo.

Come un albero sensibile hai lasciato le tracce profonde delle tue radici nella terra. Hai capito subito che la Terra deve crescere molto per conoscere la pace: non ci possono essere né troppo ordine né troppo disordine. Non si può far finta di niente, non si può negare la diversità o mostrare solo insofferenza. La Terra deve diventare un unico grande pianeta in cui si possano conciliare le differenze. Tu con le tue dita-radici hai voluto indicare l'urgenza di costruire nuove modalità di composizione delle diversità con gli altri. E lo hai fatto con l'amore umile dell'Albero che sa guardare alla profondità della terra senza rinunciare al cielo, che sa offrire amicizia, ombra, riparo.
Grazie, Mauro!

Come un albero sensibile hai lasciato le tracce profonde delle tue radici nella terra. Hai capito subito che le emozioni sono il respiro della vita e con le tue dita-radici hai realizzato una grande magia. "Attraverso immagini tattili astratte hai cercato un'emozione".  Hai permesso alla Terra di toccarla con mano. Hai permesso alla Terra di conoscere la Metafora tattile, di avvicinarsi un po' al Cielo con la Sinestesia incisa nel cuore. Tu hai capito che ogni nascita speciale non è mai priva di ferite e che per far nascere un fiore ci vuole amore. Tu sei il fiore che cresce dove prima era collocata la pietra. Tu rappresenti la forza del fiore che si protende verso il sole per ricevere i suoi raggi caldi e luminosi.  Alla tua forza possiamo attingere per crescere bambini-alberi che hanno bisogno di un pensiero illuminato, di una Terra feconda.
Grazie, Mauro!

Come un albero sensibile hai lasciato le tracce profonde delle tue radici nella terra. Non hai voluto dimenticare nessuno dei tuoi fratelli. Hai capito subito che i rami degli alberi sono tanti e diversi e con le tue dita-radici non hai voluto escludere nessuno. Hai saputo "sentire" le loro vite diverse. Come fili di corda, i rami di ogni albero si aprono al mondo per stagliarsi nel cielo azzurro. Con una corda che si dipana e incide nello spazio, ci hai voluto indicare la strada da percorrere sulla Terra per arrivare a godere della pienezza del Cielo. Sei riuscito con la tua sensibilità e con la tua originale creatività a far vibrare tutti i rami-corde, anche le corde più intime e più nascoste del cuore.
Grazie, Mauro!

Non ti dimenticheremo mai!

Laura Anfuso




sabato 4 ottobre 2014

Scoprire il senso del tatto




In questo periodo densissimo di eventi - sono sempre tantissimi quelli interessanti ma bisogna pur scegliere - mi piacerebbe segnalarvi un corso, anzi un "percorso" creativo di otto ore per scoprire il "senso" del tatto e il "respiro" di materiali diversi, anche del loro dialogo, un incontro per "guardare" all'educazione tattile con tatto e consapevolezza. A tenerlo saranno due grandi professioniste, Laura Anfuso, studiosa di Letteratura per l’Infanzia ed esperta di editoria per ragazzi, ed Elia Zardo, che da anni conduce laboratori ed è un'esperta di formazione della Scuola del Fare, di cui è presidente. Ho conosciuto entrambe al convegno della Rete di Cooperazione Educativa lo scorso anno e ho respirato subito entusiasmo e creatività.

Pur essendo il tatto un senso molto importante, la stimolazione viene ricondotta ai primi anni di vita del bambino, mentre molto potremmo scoprire anche noi adulti cercando, in primo luogo, di operare una riflessione intorno alle sue potenzialità. Riprendendo quanto scritto nel programma, ecco allora che Laura porterà tutto il suo bagaglio di conoscenze e anche di libri tattili che ha raccolto nel corso degli anni per cercare di attivare un percorso di indagine - anche attraverso esperienze al buio vissute in prima persona - e fornire indicazioni sul possibile utilizzo di questi strumenti.
Dall'altro canto Elia farà toccare con mano "l'anima" dei materiali - carta, stoffa, plastica - attraverso alcune esperienze pensate e studiate per stimolare una riflessione sulla sensazione e sulla percezione, una sorta di vocabolario tattile il cui sviluppo sarà sollecitato insieme dalla "sensibilità tattile" e dal contrasto tra i diversi materiali.
Insomma, tutti i partecipanti potranno vivere in prima persona un'esperienza che sarà formativa e che consentirà loro di ideare e impostare nuovi approcci.

Il laboratorio sarà l'8 novembre (dalle 15 alle 19) e il 9 novembre (dalle 9 alle 13) a Castelfranco Veneto. Tutte le informazioni potete trovarle sul sito della Scuola del Fare (che compie vent'anni di attività!), cliccando qui. Naturalmente troverete altri interessanti seminari e vi verrà voglia di seguirli tutti...