Ale otto il sole è già alto. Per fortuna il prato è ancora bagnato di rugiada e il sollievo per i piedi è enorme. Le piante stanno riconquistando i luoghi e invitano tanti insetti.

I temi che mi stanno a cuore spaziano dalla fotografia alla Natura, dagli albi illustrati all'educazione, dalla biodiversità alla creatività, dalle notizie giornalistiche alle attività con i bambini. Ho scelto di chiamare il mio blog "A casa di Anna" perché spero che vi sentiate un po' a casa. Mettetevi comodi e leggete. E se avrete voglia di commentare mi farete solo piacere. Buona navigazione.
mercoledì 24 luglio 2024
Sotto il Solleone
Ale otto il sole è già alto. Per fortuna il prato è ancora bagnato di rugiada e il sollievo per i piedi è enorme. Le piante stanno riconquistando i luoghi e invitano tanti insetti.
venerdì 19 luglio 2024
Diario del buongiorno
giovedì 18 luglio 2024
Il mattino ha l'oro in bocca
Il detto dice "Il mattino ha l'oro in bocca" e io cammino nel prato bagnato di rugiada, i miei piedi apprezzano, mentre osservo cosa sta crescendo.
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Trichodes apiarius coleottero con elitre rosso vivo a bande mere su Achellea millefoglie |
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Ranunculo |
Le talpe continuano a fare buchi freschi: grazie! Anche se vorrei vedervi, e vive, non morte, come mi è già capitato. Le lucertole prendono il sole sul muro e scappano già veloci, mentre le farfalle si rincorrono e non riesco a guardarle da vicino. Spero che sia una danza dell'amore. Sono tornata dove ho visto il ragno granchio: di lei nessuna traccia: dove sarà andata con la sua preda? Sarei molto curiosa di saperlo, ma non ho tempo per esplorare, uff.
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ortottero che sembra osservarmi... |
mercoledì 17 luglio 2024
Il ragno granchio
In una giornata densa di lavoro e di "magagne", una passeggiata in giardino era proprio quello che serviva. Mentre vagavo con gli occhi a osservare i fiori che stanno spuntando, mi è caduto l'occhio su un'ape a testa in giù.
Mi sono chiesta cosa stesse facendo e come potesse raccogliere il nettare e il polline, poi mi sono accorta che era imprigionata. Ci è voluto un attimo per capire che in mezzo a quell'ombrellifera bianca c'era un grande esemplare di femmina mimetica di Tomisidae o ragno granchio.
Si riconoscono perché hanno le due paia anteriori di zampe allargate verso l'esterno come le chele di un granchio (infatti le prime due paia di arti servono per la caccia e sono forti, più grandi e spinose).
Vengono anche chiamati ragni dei fiori perché l'habitat principale è nei fiori, o sotto le corolle.
𝐎𝐫𝐬𝐮̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐭𝐢𝐦𝐢𝐝𝐢 𝐞 𝐝𝐚𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐮𝐧 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐞𝐫𝐞, ..
martedì 2 luglio 2024
Doni del bosco
Il primo che saluto, perché è una specie tra le mie preferite, è il faggio maestoso vicino alla casa abbandonata. Qui una volta, quando Sally è stata male ed ero ammutolita dal terrore di perderla. - periodo Covid - ho visto uscire dalla casa abbandonata, una volpe. Per me è stato una sorta di segnale positivo.
Questa casa abbandonata è una delle case dei miei sogni Se sapessi a chi appartiene vorrei acquistarla, almeno con la fantasia. Penso che sia un luogo magico. Di notte le civette cantano volentieri e mi fanno sentire in compagnia.
Felci in controluce - in sottofondo il canto del cuculo (sì, l'ho sentito ben due volte in due giorni)
Passeggiando, ecco l'altra casa: questa diroccata ma con fascino decadente non è abitabile ma si può osservare come venga sempre più avvolta dalla vegetazione.
Proseguendo e rientrando ho percorso un altro sentiero dove l'acqua invadeva il tragitto: il riflesso della vegetazione nell'acqua creava una sorta di dipinto involontario e ha destato la mia attenzione.
Ecco una Fegea immobile. Per tanto tempo l'ho scambiata per la più ben nota zygena: in effetti si tratta di un esempio di mimetismo mulleriano:di quelli che si studiano all'università e, forse ora anche prima!
Ed ecco uno dei tantissimi alberi caduti, che mi fa pensare al bellissimo albo, che ancora non ho acquistato ma che mi solletica, "Caduto": anche questo pieno di funghi del legno. Ma la bellezza?
E infine, il fascino di una parete di muschio, che ha colonizzato il residuo di un muretto a secco.
E lungo la stada del ritorno la mia prima penna di ghiandaia