mercoledì 17 luglio 2024

Il ragno granchio


In una giornata densa di lavoro e di "magagne", una passeggiata in giardino era proprio quello che serviva. Mentre vagavo con gli occhi a osservare i fiori che stanno spuntando, mi è caduto l'occhio su un'ape a testa in giù.





Mi sono chiesta cosa stesse facendo e come potesse raccogliere il nettare e il polline, poi mi sono accorta che era imprigionata. Ci è voluto un attimo per capire che in mezzo a quell'ombrellifera bianca c'era un grande esemplare di femmina mimetica di Tomisidae o ragno granchio.

Questi ragni infatti non costruiscono ragnatele per intrappolare la preda, ma sono cacciatori e tendono agguati ( e io sono arrivata poco dopo!).

Si riconoscono perché hanno le due paia anteriori di zampe allargate verso l'esterno come le chele di un granchio (infatti le prime due paia di arti servono per la caccia e sono forti, più grandi e spinose). 

Vengono anche chiamati ragni dei fiori perché l'habitat principale è nei fiori, o sotto le corolle.


Ora, ditemi che siete affascinati anche voi... almeno dal meccanismo predatorio perfetto... da tutte quelle cose che si studiano e, per caso, si osservano dal vivo, facendo balzare il cuore in gola. Sì o no?



Io sono #grata e #felice. Perché lo scorso anno mi era capitata una femmina sul fiore giallo, ma ho scoperto che nascono bianche e poi si spostano sui fiori sempre più colorati... quindi che dire? Buona vita a questa bellissima femmina di ragno. e viva la Natura.
 
𝐎𝐫𝐬𝐮̀ 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐭𝐢𝐦𝐢𝐝𝐢 𝐞 𝐝𝐚𝐭𝐞𝐦𝐢 𝐮𝐧 𝐯𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐞𝐫𝐞, ..

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