La giornata fu bellissima ed ebbi modo di incontrare e rivedere anche altre persone che da allora mi sono amiche. Ma è stata Eliana a venirmi incontro, solo che non ero ancora pronta e non sapevo bene chi fosse.
Poi ci siamo riviste alla formazione con Hans Hermans ospitata presso la Locomotiva di Momo di Cinzia d'Alessandro. Pian piano ci siamo avvicinate e ho scoperto il suo grande cuore.
Sono andata a visitare l'Asilo nel bosco di Milano (qui) con Andrea il giorno dell'open day, l'11 gennaio 2020 e, anche se aveva quasi 9 anni, si è divertito a giocare con la cucina del fango creando pozioni e ricette con bambini piccoli che guidava spiegando loro come versare l'acqua e osservare come scendeva giù dal lavandino (azione, che provoca un'altra azione). Abbiamo osservato cince, un pettirosso furtivo, tantissime tracce di lombrichi e un lombrico vero. Le ombre degli alberi disegnavano il muro. Andrea si è rotolato per terra. Mi ha chiesto se alle medie potrà venire visto che la Natura è quella che insegna.
Mi ha proposto, visto che ero incerta su cosa fare, di venire ogni tanto a documentare il gioco libero spontaneo dei bambini.
Sentire il rumore del ghiaccio sotto i piedi. Magari a occhi chiusi.
Usare un legno come un mattarello per pulire uno spazio gelato perché gli altri possano appoggiare le mani.
Ogni cosa che per loro è quotidianità per chi osserva è pura meraviglia. La felicità nei loro volti e la curiosità sono altri indici di come lo stare fuori possa fare la differenza.
Tempo di un mese e poi tutto si è bloccato...
Intanto con Eliana ci siamo viste, sentite, "annusate" come si dice. Lei è un'anima splendida e accogliente ma non dandosi arie all'inizio può passare inosservata. Quando inizi a conoscerla trovi un vulcano pieno di energie, pieno di idee, sempre disponibile. Non a caso all'Asilo nel Bosco spesso arrivano persone che in altri luoghi sono state viste come diverse, trattate poco bene.
Scuolina in cascina
Così lo scorso anno mi ha proposto di collaborare a un progetto che aveva nel cassetto: creare una scuolina diversa. Naturalmente per il modo libertario in cui nasceva non poteva per il momento essere inquadrata nel pubblico, anche se è pubblica se intendiamo con questo aperta a tutti. Siamo partiti con il mio sogno e il suo e con tre moschettieri che hanno brillantemente superato il primo anno (essendo di fatto considerata scuola parentale, si fa un esame alla scuola pubblica). Martina Bertossi si è occupata di matematica, con la genialità insita nel suo DNA, e Francesca Betti di arte (le tre foto sotto sono sue), con la delicatezza, la meraviglia e le competenze accumulate in una scuola d'arte in Inghilterra.
Un anno fa circa, abbiamo festeggiato per una settimana L'Estate di San Martino. Non solo per il significato del gesto del mantello, che ci fa parlare di empatia e cura dell'altro, ma anche per la vocazione "agricola" del nostro asilo, dove amiamo sempre mettere "le mani nella terra".
Ogni giorno una o più attività sono state legate alla storia, dagli stampi in argilla a forma di ferro di cavallo alla costruzione delle lanterne, dalla preparazione dei mantelli alla frolla per i biscotti.
Una parte è stata dedicata all'ascolto del pensiero interiore dei bambini, attraverso la meditazione guidata in natura con Eliana, per raccogliere pensieri felici che alla fine della settimana sono stati raccolti insieme al fuoco e alle lanterne e fatti "volare via" per donarli agli altri.
Al mattino, specie oggi che era la giornata mondiale della gentilezza, abbiamo parlato di parole gentili, quelle che ci rendono davvero felici o fanno diventare gli altri felici (es. "per favore, grazie, cuore, abbraccio, mamma")."
A novembre 2020, scrivevo "Sento intorno a me ancora il profumo dei biscotti, il calore del fuoco acceso, le risate dei bambini, il giro in assemblea, le voci che tirano fuori parole profonde, i sorrisi, N che mi chiede dove ho messo il suo pensiero felice, la soddisfazione dei miei "tre cavalieri" dopo che abbiamo scritto la filastrocca. Questa settimana dedicata a San Martino è volata ma restano le meditazioni di Eliana Rochetti, la collaborazione tra maestre, le osservazioni dei bambini che si aiutano mentre giocano. Tutto questo dona calore e un'immensa gratitudine.
Una gratitudine che vorrei condividere con questo gruppo."
"Guarda maestra nevica" aprile 2020 (Nevicate primaverili di olmi)
Potrei andare avanti per ore a raccontare le feste agricole, dense di energia (come la festa di San Giovanni...), le formazioni e altro, ma... concludo con il Rito del the del Giappone, legato al giallo che dona tanta serenità. Eliana lo ha fatto venerdì scorso, per i 13 bambini e bambine dell'attuale scuolina (siamo una pluriclasse dalla prima alla terza primaria)...
Lascio che le immagini parlino da sole.