giovedì 18 novembre 2021

Foliage autunnale e racconti...




Ore 8.00  18 novembre
Il tragitto per arrivare in cascina è sempre diverso ogni giorno pur essendo uguale. Oggi la nebbia è meno fitta e nel cielo si intravedono squarci di rosa che promettono bellezza. Il sentiero è ancora appiccicoso per il fango creatosi con la pioggia mentre le pozzanghere si sono ridotte. Appena si entra in un pezzetto di bosco si odono i pettirossi gorgheggiare dall'alto di un albero. Poi il suono di un treno che passa o le scavatrici o un aereo che parte. Piccoli stormi di storni volteggiano in un gruppo acrobatico. Le piante continuano a lasciar andare le loro foglie e ovunque non sia passato l'uomo si trovano tappeti colorati proprio sotto di loro a formare una coperta protettiva. Una coperta che sa del giallo oro degli olmi e di giallo e rosso degli aceri, del giallo acido che vira al verde dei bagolari. Ora che arrivo vicino agli orti sento inconfondibile il canto dei codibugnoli e delle cince allegre. Amo questi folletti piumosi. E voi?


Ore 8.10 17 novembre
Oggi niente nebbia solo una pioggerellina leggera leggera e un cielo uniforme di color grigio azzurro slavato. Per terra le pozzanghere e il fango e a camminarci dentro una strana sensazione. Intanto l'autunno regala i suoi colori più belli e le piante si fanno riconoscere grazie alle tonalità e al portamento che si intravede dalle chiome che pian piano si diradano. Per esempio sto notando il cambiamento di un liquidambar che da giallo dorato sta iniziando a diventare rosso dalla parte alta, le betulle con i rami pendenti verso il basso che si tingono di un giallo acido come anche i bagolari. Gli aceri mostrano il giallo color oro misto al rosso e ogni foglia è uno spettacolo. Per non parlare dei fichi che ci sono in cascina che si stanno spogliando delle loro enormi foglie e ogni volta che cadono fanno una sorta di schianto. Foglie che da verdi sono passate al giallo per poi diventare marroni per terra fino a quasi nere quando sono quasi decomposte. Tanti regali allo sguardo che si fa acuto per cogliere le sfumature.
Dal canto loro i pettirossi non mettono di gorgheggiare più forte che possono.
Grata




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