1° marzo 2025
ore 8.00
Fuori pioviggina, dentro il calore della casa, e il silenzio. L'adolescente del cuore, cercando di non far rumore passa tra le stanze, per non svegliare nessuno. Ci parliamo un attimo. Passo in cucina, trovando tracce del quattordicenne. I rametti dei pomodori sono abbandonati sul tavolo. Così sempre, pezzi di frutta e verdura sul tagliere, nel lavello... mi sembra di tornare a quando cercavo di rilevare le tracce degli animali (ancora un po' lo faccio ma non sistematicamente) all'epoca dell'università. Mi preparo una bevanda calda, ormai un sogno è sfumato e ne rimane un lieve ricordo. Sally è seduta e mi fissa con i suoi occhi penetranti che chiedono senza abbaiare. Aspetta seduta.
Buon sabato anche a voi, nel calore delle vostre case o fuori a scoprire qualche bel luogo. Io mi rintano un po' ancora.
ore 10.00
Amo guardarvi quando ti posi accanto a Sally, con attitudine all'ascolto, e l'accarezzi dolcemente. Lei mugula e sospira per la gratitudine. Sbadiglia e ti guarda, poi con il muso rialzato prima volgendo lo sguardo altrove, poi verso di te, con i suoi occhi penetranti, sembra ringraziare. Ti posa una zampa sulla spalla e i suoi occhi socchiusi esprimono il piacere delle coccole. Sbadiglia ancora. E mugula. Se non fosse un cane penserei a delle fusa. E se ti avvicini ti lecca con quella lunga lingua che arriva a lavare la faccia se vuole. Ti guarda ancora sognante mentre ti allontani da lei. E si rimette comoda
28 febbraio
ore 15
Cara Sally, non mi guardare con i tuoi occhioni languidi. Lo sai bene che non si mordono i guinzagli al supermercato. Sta diventando una brutta abitudine. Questo era pure carino. Capisco che ultimamente non giri così tanto ma c'è qualcosa di più buono da masticare. Monellona! E pensare che quando fai così sembri tornare cucciolotta ma non lo sei. Anche se non lo sai
ore 14.30
Era da un po' che non avevo il gusto e il piacere di preparare un pranzo. Penso che oltre agli ingredienti ci fosse un pizzico di amore, per cui al mio quasi diciottenne è piaciuto molto. Che belli questi piccoli spazi a due, lui che si apre un po' di più mi racconta della scuola e di un voto che gli ha dato soddisfazione. Stare così anche a parlare o in silenzio, insieme, con il piacere di farlo. Non voglio dare per scontate queste piccole grandi cose che mi fanno stare bene, mi danno un senso di pace, serenità e pienezza. Tante volte mi viene da chiedermi, come penso a chiunque, se la mia vita abbia un senso (proprio come nella canzone di Vasco). Poi arrivano questi intrecci felici e, sarà anche il raggio di sole che ora penetra dalla finestra e illumina una parte del salotto, mi mettono felicità. Quel brio, quell'ebbrezza che ti fa dire: un senso la mia vita ora ce l'ha. Buon pomeriggio a voi e buoni attimi fuggenti cerchiamo di acchiapparli e farli nostri il più possibile perché possono far svoltare una giornata.
27 febbraio
ore 20.24
L'acqua bolle in pentola e il vapore si spande in cucina. Dalla camera insieme alla voce di Andrea si ode "Ordinary man" di Ozzy Osbourne. Il profumo della pasta inizia a diffondersi anche in salotto. Casa è anche fatta di queste piccole cose. Famiglia anche. Che bello averli ancora per un po' "sotto il nostro tetto", anche se lanciano baci al cane e rispondono a volte a monosillabi. Ma sono belli anche così. Buona serata anche a voi, che sia serena come il tramonto rosa di ieri, ricca di sogni piacevoli e desideri, di abbracci e sorrisi. Oggi vado così.
ore 6.47
Buongiorno, con le melodie del merlo che si sentono anche con i doppi vetri e il ticchettio dell'orologio che proviene dalla cucina, insieme al rumore soffuso della caldaia. Per il resto, la casa è ancora silenziosa, anche se una sveglia ha suonato. Sally sbuffa e io cerco di scaldarmi con una bevanda calda al sapor di mandorle. Che sia un giorno lieto, in cui ognuno possa trovare lo spazio per un sorriso, per un ricordo, per una curiosità. Spazio interiore per interrogarsi e spazio esterno per condividere.
Buona giornata a chi è già all'opera e a chi diventerà presto operoso.
ore 18.55
Se il grado di empatia si manifesta in base alla quantità di leccate, oggi Sally mi ha dimostrato quanto comprende il mio stato. Non sono riuscita a dormire molto a causa di mal di testa e un virus intestinale che ha fatto capolino dopo la fiera. Quindi non sono proprio in forma fisica. E lei è arrivata e mi ha lavato la faccia, occhi e labbra comprese più e più volte. Ormai è da diversi mesi che ha aumentato questo approccio con noi. Anche i cani evolvono e oltre a essere più equilibrata in giro (non tanto quando è legata perché è curiosa) quando è libera e vicino ad altri cani, ha sviluppato in pieno il suo carattere ribelle, deciso, curioso, energico. Quanto la amo. E quanto mi adora.
22 febbraio
A questa foto sono molto affezionata. Una delle volte che mi hanno truccata e fatto un servizio fotografico. Non ricordo per quale occasione sia stato ma era quando mamma lavorava ancora come giornalista professionista. Una foto dove siamo noi davvero e si vede l'amore che ci lega ancora ogni giorno.
ore 8.24
Nel buio e nel silenzio di casa, facendo attenzione a non svegliare nessuno, muovendosi con calma e senza accendere luci, il diciassettenne si è alzato e poi ha dedicato cinque minuti alla sua Sally. Il loro rapporto sta diventando ogni giorno più intenso: lo vedo dal tempo che si prende per sedersi accanto a lei e farsi leccare il viso, le mani e coccolandosela dicendole cose dolci. Poi lei, quando lui sta studiando gli si avvicina e gli abbaia come a dire: dammi retta. Se si alza inizia a saltare quando lui agita la corda.
Stamattina, quando lui è uscito, ho invece trovato tracce del quattodicenne: a qualsiasi ora, come penso forse molti della sua età, mangia. Apre il frigo e mangia lo yogurt (e lascia sul tavolo qualche resto). Apre il frigo e mangia le fragole (e trovo le tracce del verde). Apre il frigo e prende i finocchi (e trovo sul tagliere le parti che non ha mangiato insieme a tracce di kiwi).
Apro il cassetto e trovo la scatola dei cereali leggera: la guardo e trovo la parte di plastica appallottolata e vuota, in una scatola gigantesca.
C'era una volta un bambino che faceva la raccolta differenziata: amava riporre la carta nella carta, l'umido nell'umido, la plastica nella plastica.
Ora quel bambino è cresciuto e spero che dopo questa fase di passaggio torni non solo a nutrirsi ma anche a buttare e lavare. Non so quanto tempo ci vorrà. Intanto noi scopriamo all'ultimo momento che il frigo è vuoto, che mancano latte e cereali...
Buon sabato anche a voi!
21 febbraio
ore 17.18
Un plauso al quattordicenne del cuore che ha avuto il coraggio di chiedere alla sua professoressa come mai in pagella non avesse avuto il voto sperato - perché si era impegnato tantissimo e ci teneva - e un plauso alla professoressa che ha ammesso di essersi sbagliata. Ecco cosa si intende per relazione, sentire di poter parlare, di essere ascoltati da una parte, dall'altra ammettere lo sbaglio. Sempre più felice di questa scuola, anche se sta per concludersi. I valori che queste professoresse stanno facendo sbocciare sono preziosi. Grata molto grata
20 febbraio
Nonostante il dito, la stanchezza, i dubbi poi ti trovi a passare una giornata ascoltando persone che parlano di verde e benessere aprendo una finestra in più...
17 febbraio
Un po' di colore rosso in questa giornata grigia. Esco dalla fisioterapia con la promozione di una parte del dito, la parte prossimale che si piega di 96 gradi come il corrispettivo dx. C'è ancora del lavoro da fare sulla punta con la sua unghia tutta strana ma che inizia a fare meno male.
Ps anche l'incontro con un'amica storica che non vedevo da anni penso abbia portato fortuna
15 febbraio
21.54
Aspettando il rientro dalla gita a Napoli del grande e osservando le incursioni in cucina del quattordicenne (ancora non me ne capacito ma quanto crescono veloci... o il tempo è questione di percezione)
14 febbraio
Stamattina, quando lui è uscito, ho invece trovato tracce del quattodicenne: a qualsiasi ora, come penso forse molti della sua età, mangia. Apre il frigo e mangia lo yogurt (e lascia sul tavolo qualche resto). Apre il frigo e mangia le fragole (e trovo le tracce del verde). Apre il frigo e prende i finocchi (e trovo sul tagliere le parti che non ha mangiato insieme a tracce di kiwi).
Apro il cassetto e trovo la scatola dei cereali leggera: la guardo e trovo la parte di plastica appallottolata e vuota, in una scatola gigantesca.
C'era una volta un bambino che faceva la raccolta differenziata: amava riporre la carta nella carta, l'umido nell'umido, la plastica nella plastica.
Ora quel bambino è cresciuto e spero che dopo questa fase di passaggio torni non solo a nutrirsi ma anche a buttare e lavare. Non so quanto tempo ci vorrà. Intanto noi scopriamo all'ultimo momento che il frigo è vuoto, che mancano latte e cereali...
Buon sabato anche a voi!
21 febbraio
ore 17.18
Un plauso al quattordicenne del cuore che ha avuto il coraggio di chiedere alla sua professoressa come mai in pagella non avesse avuto il voto sperato - perché si era impegnato tantissimo e ci teneva - e un plauso alla professoressa che ha ammesso di essersi sbagliata. Ecco cosa si intende per relazione, sentire di poter parlare, di essere ascoltati da una parte, dall'altra ammettere lo sbaglio. Sempre più felice di questa scuola, anche se sta per concludersi. I valori che queste professoresse stanno facendo sbocciare sono preziosi. Grata molto grata
20 febbraio
Nonostante il dito, la stanchezza, i dubbi poi ti trovi a passare una giornata ascoltando persone che parlano di verde e benessere aprendo una finestra in più...
Un po' di colore rosso in questa giornata grigia. Esco dalla fisioterapia con la promozione di una parte del dito, la parte prossimale che si piega di 96 gradi come il corrispettivo dx. C'è ancora del lavoro da fare sulla punta con la sua unghia tutta strana ma che inizia a fare meno male.
Ps anche l'incontro con un'amica storica che non vedevo da anni penso abbia portato fortuna

15 febbraio
21.54
Aspettando il rientro dalla gita a Napoli del grande e osservando le incursioni in cucina del quattordicenne (ancora non me ne capacito ma quanto crescono veloci... o il tempo è questione di percezione)
14 febbraio
Ho lo stomaco chiuso: aspettando di sapere in quale scuola finirà A. Non pensavo di poter avere così ansia (al pensiero che venga scartato per "sorteggio" dalla scuola vicina a casa e che vada lontano...). Come si dice nessuna nuova, buona nuova. Uff
13 febbraio
19.09
A te che ti sorprendi ancora per i regali creativi. A te che hai un amico creativo che ti ha fatto un regalo geniale. Di quelli che ricorderai per sempre.
Auguri, che tu possa sognare e realizzare quello che desideri, sempre con l'entusiasmo e la caparbietà che ti contraddistinguono
12 febbraio
21.22
E prima del previsto, con un fratello in partenza e un papà che deve rientrare abbiamo già iniziato i festeggiamenti e siamo riusciti a sorprenderti. Questa è la cosa più bella!!!
10 febbraio
Passeggiare sotto una pioggerellina fine fine, facendo splish splash con gli stivali quando entravo nell'acqua e sentirli appiccicosi come una caramella mou quando passavo nel fango. Tu sprezzante di tutto, ma evitando le pozze più grandi, hai annusato a più non posso mentre io cercavo la bellezza.
7 febbraio
Dovremmo chiedere di più "come stai?" con la sincerità di chi vuole ascoltare e non solo per dire. Scopriremo che dietro a tante vite ci sono storie
14.46
Mentre lavoravo alacremente Sally poltriva accanto a me. Vi auguro di avere qualcuno accanto che vi trasmetta serenità e calma, che vi inviti a rallentare anche se dovete fare.
6 febbraio
11.38
Viandanti oggi tra galaverna, freddo e sole, con il terreno che scrocchiava sotto i piedi
3 febbraio
Più ti osservo più ho modo di apprezzarti: ora sei di fronte a me. Ti sei preso un momento di "mindfulness", hai iniziato a praticarla perché oltre alla meditazione c'è un aspetto scientifico. La scienza e il mettere in discussione, le riflessioni sui perché della vita hanno iniziato a prendere piede nelle conversazioni in cui dopo esserti documentato prendi posizione. Non sono abituata.
Inoltre hai una grande motivazione che ti spinge a dare il massimo in quello che ti interessa: per esempio la pratica del calisthenics in cui sei determinato. Ti vedo fare cose per me improbabili con convinzione e gradualmente riesci a tollerare esercizi a lungo. Ti fai seguire anche se lavori da casa.
Tempo fa volevi approfondire economia per diletto, ora dopo una lectio ascoltata a scuola sei propenso all'ingegneria informatica. Io che la matematica l'ho amata ma fino a un certo punto ti vedo destreggiarti studiando cose che non conosco. Anche la fisica, la chimica non sono forse neanche quelle che ho fatto all'università, o forse alcune cose non le ricordo. Ma tu ti destreggi e ti giostri nelle materie a seconda dell'interesse dai più o meno peso ad alcune materie. E ci sta.
Poi a volte ti tuffi tra i peli di Sally e la coccoli con una dolcezza infinita, stasera l'hai ancora portata fuori visto che avevo dolore al dito.
Mi baci e ti fai baciare e abbracciare
Sai ascoltare più di me.
Sono così orgogliosa di quello che stai diventando anche se conosco solo un 5% di quello che sei che mi viene da commuovermi.
Il mio adolescente del cuore che dice "chill" quando mi arrabbio con tuo fratello e che sai lasciar andare più di me quando non è importante.
Sei una cosa bellissima capitata per serendipità in un momento particolare nella mia vita e l'hai trasformata per sempre.
Grata infinitamente grata per quello che respiro, osservo, ricevo.
E ora con la tua buonanotte e il tuo "hai preso le medicine" ho i brividi per la cura e dolcezza del tuo cuore.
2 febbraio
22.12
Questa cosa del dito e della guarigione è come un'escursione in montagna, lunga e faticosa. Ci sono giornate buone, vedi un panorama che ti incanta e sei fiducioso, ci sono giornate faticose in cui il respiro manca e non sai se arriverai alla meta. Oggi è stata una di quelle: piegavo il dito e dopo due ore era di marmo come se non avessi fatto già due mesi di fisioterapia ed esercizi ogni giorno. Nonostante il sole fuori dentro ero meno solare. Ma penso che la parola per me sia "pazienza", insieme naturalmente alla "fiducia" in chi si sta prendendo cura di me e del mio salsicciotto con un'unghia storta e strana. Con i dolori che si spostano e che forse dipendono da tendini che vengono tirati in ballo, dall'antidolorifico che a volte fa più effetto e a volte meno. Un'esperienza che fa pensare quando stiamo bene a come ogni piccola parte del corpo sia significativa, come un indice prensile che pur essendo stato leso in una piccola parte mostra la sua sensibilità e i suoi tempi a tornare a piegarsi o con una ferita intorno all'unghia che è più dolorosa di quanto pensassi. Oggi sono stata pessimista e intrattabile tutto il giorno ma dopo tutto: "Domani è un altro giorno" e saremo ancora lì io e la mano a piegare l'indice, ad ammorbidirlo coccolarlo.
Solo per dire che nessuno è perfetto e io sono molto lamentosa e noiosa e intrattabile quando la giornata è no. Ne sono consapevole, a volte vorrei stare sola perché mi sento inutile ma poi torna una piccola gioia e cambio umore. Perché parlo di me? Non so, mi andava di sfogarmi anche qui e dirvi che so che a volte sono pessima ma sono fatta così. E sono grata a chi mi sta accanto e mi sopporta.
2 febbraio
Camminare nella nebbia...
1° febbraio
Zampetti fuori sotto la pioggia e sembri avere delle molle che ti consentono di avere il minimo impatto tra il marciapiede bagnato e i polpastrelli. Tiri con la coda in sù pronta ad annusare il tuo mondo a me nascosto ma ti rifugi sotto i cornicioni appena puoi.
Io osservo le gocce di pioggia che rimbalzano e se entrano in una pozzanghera si dilatano velocemente creando cerchi concentrici sempre più ampli. Sembra quasi che la pozzanghera abbia un danzatore invisibile di tip tap che rimbalza a rimo quà e là.
Buon sabato a tutti e tutte.
Nel pomeriggio andrò a leggere alla Libreria Centofiori e non vedo l'ora di incontrare tante bambine e bambini.
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