Sono giornate densissime, mi piacerebbe davvero tanto che fossero composte non da 24 ma da 48 ore per fare tutto quello che mi appassiona. Ma non posso e quindi devo scegliere, bisogna sempre scegliere, dare delle priorità e in questi giorni le priorità sono state le foto. Foto alla scuola infanzia Stoppani, foto per le Stoppaniadi della scuola primaria, selezione di foto per un progetto. Foto, foto e ancora foto. Una passione che mi prende sempre più e che sto valutando anche se trasformare in qualcosa di più concreto. Ma facciamo un passo alla volta... e non facciamo il passo più lungo della gamba (che è corta!). Comunque per farvi ridere, ecco una foto che mi hanno fatto (per darvi l'idea di come sono messa...). Grazie Manuel!

Abbiamo iniziato la lettura questa sera. Solo i primi capitoli, subito appassionanti. Marco si è un po' spaventato per via del colera, che spazza via tutto e tutti. Per cercare di rassicurarlo gli ho raccontato che un episodio di colera in Italia c'è stato proprio l'anno in cui sono nata io, ma poi in Italia (che io sappia) non è successo più nulla.
E' anche interessante accompagnare la lettura aspettando i commenti che vengono spontanei dai bambini. Ad esempio, quando la protagonista si beve un bicchiere di vino, Marco subito si è arrabbiato perché noi più volte gli abbiamo spiegato che il vino al di sotto dei dodici anni fa male, perché non ci sono gli enzimi per degradarlo. Per dare un'idea gli ho detto che se uno beve il vino si mangia un po' di cellule del suo cervello e quindi lui ha esclamato "forse a me mi sono scomparite delle cellule perché io ho mangiato una torta con il vino (#marcopensiero)."
Se da un lato con lui mi sono imbarcata in questa avventura di una giovane orfana che dall'India andrà ad abitare nel maniero dello zio gobbo e acido, dall'altro mi sto dedicando a leggere in solitaria "Miss Charity", di Marie Aude Murail, consigliatomi da un'amica e che ha vinto nel 2012 il premio Andersen per la miglior collana di narrativa. Bello anche questo.
Non so perché mi è venuto naturale associarli, ma hanno diversi punti in comune, ma devo continuare a leggerli entrambi per trovarli ed esplicitarli. Forse perché entrambi parlano alla mia dimensione più romantica, ottimista e "vittoriana". Non a caso, in questi giorni, mi è anche venuta voglia di riguardarmi "C'è posta per te", un bellissimo film di Nora Ephron che, guarda caso, parla ancora una volta di libri.
Ma se vogliamo finire con appuntamenti libreschi, eccone uno immancabile che inizia dal 9 giugno (e finisce il 14 giugno) : direfareLEGGEREgiocare ideato dalla Biblioteca dei Ragazzi di Rozzano che, guarda caso, quest'anno ha preso un Andersen per la promozione della lettura. Ma anche a questo vorrei dedicare un post a parte, appena riesco a fare due chiacchiere con una delle sue anime, Giuseppe Bartorilla, bibliotecario per passione. Talmente preso da mille progetti da essere sfuggente, ma prima o poi la nostra eroina (per tornare a uno dei temi di questo post) ce la farà.
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