martedì 17 giugno 2014

Ari ecoidee e la spesa alla spina






A sei mesi dall’apertura - quando è stato inaugurato il 23 novembre 2013 ero alle prese con una serie di eventi organizzati per Bookcity - finalmente sono riuscita a visitare Ari Ecoidee, il negozio che la mia ex collega giornalista Cristina Griner ha aperto in zona Porta Genova a Milano con due socie amiche, Patrizia Accatino e Antonella Garello.
Quando entri la prima impressione è di trovarti in una boutique di gioelli, o meglio ancora, da un grossista di pietre preziose, solo che in vendita non ci sono minerali e gemme ma fragole disidratate, zenzero candito, semi di chia, semi di lino, conserva di mele, fusilli integrali, infusi estivi, caffè tostato a legna, taboulè... e chi più ne ha più ne metta. Lo spazio offre una spesa alla spina - l'ideale è portarsi da casa i propri contenitori - di oltre trecento prodotti non solo alimentari ma anche detersivi e cosmetici (naturali e anallergici).

Ma cosa ha spinto tre amiche, due giornaliste e un'esperta di marketing, a lanciarsi in questa nuova impresa? Cristina mi spiega che in questo cambiamento l'ha fatta da padrone sicuramente l'incertezza lavorativa (molti giornalisti come me - pubblicisti e non - ne sanno qualcosa purtroppo!); a indirizzarle verso questo tipo di spesa alla spina - acquisti solo quello che vuoi nella quantità preferita - sono state, invece, le loro abitudini di consumo, attente sia alle questioni ambientali sia al risparmio, e la ricerca costante di prodotti di qualità. E in effetti se si dovesse riassumere con parole chiave le caratteristiche di questo marchio di franchising si potrebbe dire: qualità, etica e convenienza. Infatti, tutti i prodotti sfusi (alimentari, detersivi, cosmetici) sono di alta qualità e in gran parte biologici: tutto merito di un'oculata scelta (non solo dei prodotti ma anche dei produttori).
Risparmiando sul packaging, che non c'è più, la spina consente al tempo stesso di tenere contenuti i prezzi e tutelare l'ambiente (visto che si ha un minor impatto).
Durante la chiacchierata e qualche assaggio delle nuove albicocche bio appena arrivate (slurp!), Cristina mi conferma che i clienti - soprattutto giovani - sono alla ricerca della qualità, perché hanno capito che mangiar bene vuol dire star bene.
Ahimé, come tutte le cose belle, anche il tempo per la nostra conversazione è finito e sono dovuta scappare a casa dai bambini...
Dimenticavo, se non avete tempo e voglia di fermarvi in negozio, ma avete le idee chiare, con una telefonata potete anche prenotare la spesa e ritirarla in negozio. Io quasi quasi, fossi in voi, un giro me lo farei. Io me lo sono fatto e ci ritorno! (anche per farmi altre quattro chiacchiere con Cristina).

Prima che a qualcuno venga il dubbio... lo dichiaro subito. Ci tengo a precisare che (e questo vale per ogni post sul mio blog) non vengo pagata per quello che scrivo, ma scrivo quello che penso e, soprattutto, se conosco le persone, e mi fido, faccio passaparola.





1 commento:

  1. Buongiorno, siamo vittime della società ARIECOIDEE, come immaginiamo le sue amiche, vorremmo metterci in contatto con loro per confrontarci e valutare le varie opzioni legali da intraprendere. Grazie. Il mio indirizzo email è romanorm@hotmail.it

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