mercoledì 13 agosto 2025

Una visita all'Acropoli di Populonia (LI)


Se passate dal Golfo di Baratti, non mancate di fare una visita guidata all'Acropoli di Populonia (indicazioni qui), una parte archeologica tutta da scoprire: gli scavi (che sono solo il 4 % di quanto si presume esista) sono iniziati  25 anni orsono e costituiscono una vera "manna" per gli appassionati. Non oso pensare cosa possa provare un archeologo toscano a partecipare a queste scoperte appena iniziate.

Quasi tutto quello che rimane risale all'epoca romana: infatti Populonia, che era inizialmente una città-stato indipendente (tra il VI e il IV secolo a.C., diventa il principale centro siderurgico del Mediterraneo nella lavorazione dell’ematite, minerale di ferro di cui l’'Isola d’Elba, situata proprio di fronte, era ricca), a partire dal III secolo a. C. diventa "affiliata" ai Romani.
Quindi la città passa dal Lucumone etrusco alla Repubblica romana. 

Purtroppo pochi libri parlano di Populonia. Però, Tito Livio racconta che nel III secolo a.C. Populonia partecipa alla guerre Puniche di Roma contro Cartagine, inviando ferro e armi per sconfiggerla.

L'Acropoli (ovvero la parte alta della città) viene realizzata subito dopo la vittoria su Cartagine e - da quel che si è compreso -  riceve una serie di soldi per realizzare questa parte della città.

Ancora. non si hanno certezze sulla fine di Populonia che accade intorno all' 80 a.C. Secondo alcuni la città è stata distrutta (ma gli scavi non hanno rilevato tracce di distruzione; secondo un'altra scuola di pensiero di pensa che Populonia sia stata pian piano abbandonata perché le miniere di ferro sono state ritrovate anche in altri luoghi quindi non aveva l'esclusiva di questi commerci e anzi le miniere vengono abbandonate. Strabone, un Greco che vive nel periodo di Augusto racconta di aver visitato una Populonia  "deserta".



I templi romani

Il percorso di visita dell’Acropoli inizia dai resti degli importanti templi romani che si affacciavano su un grande foro (piazza) al centro della città antica. 

Tre templi - di cui restano solo i basamenti - che erano imponenti: il primo, alto circa 23 m dedicato a una serie di divinità - Giove, Giunone e Minerva - un altro dedicato a Tinia (il nome della principale divinità etrusca, corrispondente a Zeus per i Greci e a Giove per i Romani. Era il padre degli dei e marito di Uni (Giunone) e Menrva (Minerva). Tinia era associato alla luce, ai fulmini e alla protezione della terra etrusca). Dai resti degli scavi si ipotizza che il tempio fosse a lui dedicato avendo trovato elementi che contraddistinguono questa divinità: i fulmini e le aquile. Il terzo tempio è collegato alle messi e si ipotizza fosse dedicato a Cerere.




La strada lastricata e la rete fognaria

Dai templi si diparte una strada lastricata che, dotata di una pendenza importante (per essere così breve) e non presentando i solchi tipici del passaggio dei carri, era probabilmente una strada processionale, percorsa solo a piedi, impiegata durante occasioni solenni e portava a un un monumentale terrazzamento, scandito da una facciata a arcate cieche, noto come Edificio delle Logge, un luogo sacro. Infatti qui un sacerdote sacrificava gli animali alla presenza dei patrizi.



Lungo la strada si possono osservare elementi della rete fognaria di cui era dotata Populonia. L'acqua piovana della strada veniva incanalata al centro e portata nella cisterna di raccolta. La cisterna - non ancora scavata -  era costituito da  coccio pesto e malta con cocci sbriciolati, perché la roccia di base era l'arenaria, particolarmente "fragile". Lo studio degli elementi ritrovati dentro la fogna (resti di vasi rotti, ossi di animali ed escrementi animali) verranno analizzati dai chimici e potranno fornire una serie di indicazioni interessanti sulla dieta e sulle abitudini. 


La Domus

"La strada costeggia una lussuosa Domus, decorata con pavimenti in mosaico policromo e in cocciopesto, con inserti in marmo colorato, articolata in diversi ambienti, di cui si conservano i pavimenti e parte degli alzati."

La domus aveva al proprio interno una piccola terma, suddivisa in uno spogliatoio e in un ambiente per il bagno caldo e di vapore (caldarium), un pavimento rialzato su un ipocausto (sotto esisteva un caminetto o prefurnio, che dirigeva il calore del fuoco vivo in alto per scaldare l'ambiente). 







Il mosaico che si vede ancora è dunque sospeso nel vuoto  ed è composto di tesserine inserite con particolare  (gli artisti "musivari" erano specializzati  -alcuni si occupavano di disegni particolari, altri di tessere...  - i mosaici si pensa che abbiano occupato almeno 3/4 anni di lavorazione per la costruzione del pavimento.)

Accanto alla seduta - panchina dotata di parti calcaree - si vede una sorta di "tappetino" di torri bianche e nere, le prime rivolte a chi entrava nella sauna, le seconde a chi esce. Si pensa che ci fosse anche un caminetto con carbone che veniva riempito con incensi e piante aromatiche. A fianco l'intonaco rosso  è stato ricavato dall'ematite (minerale costituito principalmente di ossido di ferro), tipica della zona.


Il belvedere con terme e logge

"Le Logge avevano un affaccio scenografico sull’area dei templi: un ambiente decorato con stucchi e intonaci dipinti a imitare vari tipi di marmo e con il pavimento a mosaico, bordato da una fascia rossa e impreziosito da un emblèma centrale a cubi prospettici, in marmo locale. L’incredibile decorazione è stata recuperata e ricomposta; al Museo archeologico si può ammirare parte del pavimento ricomposto e l’emblèma policromo. L’ambiente non è più conservato ma dal Belvedere è ancora possibile affacciarsi dalla terrazza delle Logge, proprio come in antico." (rif. testo tratto dal sito qui)

Da qui c'è un ambiente termale. Come si sa i Romani amavano molto le terme. Queste si pensa risalgano al 100 a. C. e presentano una parte molto ben conservata con un pavimento a lisca di pesce in cotto. Dietro spogliatoio e davanti vasca calda e anche una sauna. Esisteva persino un gabinetto riscaldato. Davanti un centro massaggi. 






"Sulla terrazza erano diversi ambienti, tra cui un ninfeo monumentale con due ambienti ipogei e un impianto termale, in corso di scavo. Il complesso monumentale si conserva per un’altezza straordinaria e ancora è possibile vederne l’articolazione planimetrica, così come ancora integri sono la vasca di terracotta per il bagno freddo e parte dei pavimenti, a mosaico policromo e in mattoncini di terracotta disposti a spina di pesce".   (rif. testo tratto dal sito qui)



In una nicchia si conserva il cd. Mosaico dei Neri, straordinaria opera in mosaico policromo con busti di neri, onde e delfini correnti e motivi geometrici (
Mosaico venereo con delfini e i mori [ethiopes ovvero " dal volto bruciato"]).


"Sempre dalla terrazza delle Logge, da una delle nicchie pavimentali del ninfeo, proviene un eccezionale mosaico a tema marino con scena di Naufragio (probabilmente un ex voto di qualche patrizio salvatosi in mare), conosciuto come il Mosaico dei Pesci visibile oggi al Museo Archeologico di Piombino: il complesso edilizio nel suo insieme costituiva probabilmente un santuario dedicato alla dea Venere Oploia [che garantisce la buona navigazione]  (rif. testo tratto in gran parte dal sito qui)

PS  le informazioni, oltre a quelle fornite dall'archeologo durante la visita guidata, sono riprese dal sito dei Parchi della Valle di Cornia qui)

lunedì 11 agosto 2025

10 agosto: tra stelle cadenti e Luna piena



Ci sono serate uniche e irripetibili che rimarranno per sempre nel cuore. Quella di ieri è una di queste. Ci siamo incamminati nella campagna quasi alla fine del tramonto e poi siamo saliti su una balla di fieno. Da lì ci siamo prima divertiti a creare le ombre con uno sfondo rosso acceso [sotto] e azzurro [sopra] poi abbiamo visto il cielo cambiare sempre più, il rosso assottigliarsi fino a una linea sottile e sparire nel firmamento che si riempiva di stelle.

Abbiamo cercato le stelle cadenti e - come tutte le cose belle - ne abbiamo vista una splendente quando stavamo ormai pensando ad altro.

Poi Sara - che cercava la Luna da un po' - si è accorta che uno spicchio rosso stava spuntando accanto alla nostra casa. Velocemente la Luna è sorta come un bambino che si alza in piedi dopo aver gattonato. Una palla infuocata è apparsa davanti ai nostri occhi meravigliati, pieni di quell'incanto e stupore primordiale.

Poi è arrivato il momento del gioco, i ragazzi che salivano e scendevano dalla balla come giovani atleti mentre la sottoscritta e Sara cercavano di tenersi per non cadere.

Alla fine è tornata la pace, A si è sdraiato tra di noi e mentre si chiacchierava ha visto una scia luminosa attraversare il cielo e ha espresso il suo desiderio.

Grazie a Sally che ci è rimasta accanto.
Grazie al pipistrello che ci volava intorno che ci ha levato tutte le zanzare
Grazie al venticello leggero che ci ha fatto prendere il fresco
Grazie all'assiolo che ha fatto da colonna sonora insieme ai grilli
Grazie ai ragazzi che ci hanno fatto salire sulla balla
Grazie al cielo che era stupendo ancora di più di quanto immaginassimo.

sabato 9 agosto 2025

Attimi di straordinaria quotidianità




Nonno e nipote che leggono. Scene quotidiane che diventano straordinarie se si pensa che Nado legge ogni giorno il Corriere e ha 96 anni, A ha 14 anni e mezzo e sta leggendo un libro per scuola, un romanzo contemporaneo che pare lo stia prendendo. Lì su quel terrazzo dove la quercia ci rinfresca, quercia che è stata voluta dai nonni di Massimo e ora è vecchia e malandata. Dalle zanzariere colgo questo attimo prezioso e lo trattengo. Una quotidianità straordinaria di cui sono grata. Avere i nonni è una grande fortuna.

venerdì 8 agosto 2025

Un nuovo giorno


La sinfonia di oggi è costituita da: un sottofondo di frinito delle cicale, il richiamo del cuculo, il monotono tubare della tortora dal collare orientale e una lieve brezza che muove dolcemente la chioma della farnia.

Come ogni anno inizio a raccogliere ricordi e impressioni durante le giornate.

Finora ho fatto una piccola passeggiata tra i campi, ieri sera, sul far del tramonto, quando la luce diventa calda e trasforma tutto il paesaggio rendendolo incantato.


Così il rosso della terra diventa ancora più pronunciato così come lo scintillio delle foglie di ulivo.




I girasoli stanno trasformando i fiori in semi: è interessante vedere questa transizione, mentre alcuni piccoli spuntano ancora gialli color oro.





Nei fossi gli equiseti la fan da padroni insieme alle femmine di ragno vespa (ne ho parlato qui). Quest'anno ne ho viste moltissime con la loro livrea gialla e nera e la loro caratteristica "firma" sulla ragnatela.


Qui i tramonti sono prima arancio fino a diventare di un rosso acceso. Le ombre allora diventano ancora più interessanti.

Passeggiando di sera la terra è fresca e umida, piacevolissima insieme alla brezza. Di notte si sentono i canti della civetta e dell'assiolo.


martedì 5 agosto 2025

Diciotto


Ehi tu

Diciotto anni fa la nostra vita si è trasformata completamente e tutto da allora è cambiato in meglio: sei nato tu.

Essere speciale di cui siamo tutti fieri. Mi hai reso mamma per la prima volta, hai trasformato i miei genitori e quelli del papà in nonni, e mio fratello in zio. E Massimo in un papà (babbo) attento e premuroso. 


Diciotto anni volati in un soffio ed eccoti qui, sei un uomo.

Un essere spesso indecifrabile, riservato e calmo. Un “chill guy” capace di calmare gli animi in mezzo ai litigi. Un ragazzo con la voglia di confrontarsi su qualsiasi argomento, amante delle scienze e chissà di cos’altro.


Difficile immaginare che saresti diventato così quando eri chiacchierino e curioso, capace di ascoltare per ore mentre leggevo, (amavi, tra gli altri,  i Barbapapà, Nocedicocco,e ancora Hank Zipzer e Pezzettino). Passavi ore a giocare e inventare, volevi persino trasformare lo studio del nonno per costruire un razzo con Pietro.


Ci sorprendi con i tuoi interessi, la voglia di metterti alla prova quando qualcosa ti interessa, di sperimentare, passare le estati a studiare per un obiettivo.


Ne hai superate tante, ma forse non cogli tutti i cambiamenti che hai affrontato.


Sei dolce con i tuoi nonni, con ognuno a tuo modo

Sei affettuoso e un riferimento prezioso per tuo fratello, con cui sei ormai complice sia nelle cose divertenti sia in quelle serie.

Sei capace di ascoltare e sei bravo a spiegare: la prima lezione di work out è stata meravigliosa.


Sono stata felice di passare dei momenti insieme, affrontare il Parco Avventura con te, coraggioso in ogni momento mentre io avevo fifa e adrenalina addosso, arrampicarci sui faggi e farci qualche “selfie”.


Ti auguro di realizzare i tuoi sogni e continuare ad averne. 

Soprattutto ti auguro di goderti i tuoi primi 18 anni con gli amici e le amiche, di continuare a essere complice con tuo fratello (è qualcosa di prezioso e speciale quello che avete). Ti auguro di avere la forza di tuo nonno che oggi compie gli anni insieme a te, i suoi primi 96 anni.


Auguri amore mio.

domenica 3 agosto 2025

Avventure e panorami mozzafiato






Il Mottarone da qualche tempo è diventato per me un rifugio dove potermi ritrovare, un luogo dove respirare e godere non solo dei monti e dei panorami, ma dove mi sembra quasi di raggiungere le nuvole e l'infinito.

Anche se sembra affollato, per fortuna le persone si disperdono, i sentieri sono talmente tanti che è difficile incontrare qualcuno e se succede si tratta di un appassionato di montagna.

Quest'anno per la prima volta abbiamo osservato i gheppi con la loro tipica postura "a spirito santo",con la quale rimangono in verticale e immobili con le ali spalancate.

I prati sono lasciati liberi di crescere, sia per proteggere le specie, sia per consentire il pascolo delle vacche.

In alto i faggi sono molto diversi da quelli che si incontrano salendo dal lato di Armeno (NO), che appaiono alti e slanciati, con un unico tronco e le branche che compaiono da una certa altezza. Qui sono intricati, con molti tronchi che si dipartono da un'unica base, si intrecciano e a volte si fondono, la struttura è prostrata. Da lontano quando sono pieni di foglie appaiono quasi tondeggianti, solo da vicino si osserva questa complessità.

Non sono esperta e vorrei andare in giro con qualche appassionato/a per scoprire i nomi delle montagne che si osservano, dei paesi e persino dei laghi oltre al Lago d'Orta e al Lago Maggiore.

Sulle alture e tra le eriche è pieno di fiori e insetti, le farfalle la fanno da padrone insieme a cavallette e altri ortotteri, che quest'anno creavano un sottofondo molto intenso.





Per chi volesse mangiare consiglio il Rifugio Genziana (qui) dove si può gustare la tipica polenta con formaggi o pasticciata e altre delizie.

venerdì 1 agosto 2025

Sette anni di Sally

Oggi cara dolce cozzetta pelosa ha compiuto 7 anni.

Non so pensare ormai la mia vita senza di te, cane testone e a suo modo affettuoso [con me tantissimo].

Oggi ti abbiamo festeggiato con un super premio e anche farti scendere quando senti grufolare i cinghiali è un po' un regalo [sapendo che non possono entrare dalla rete e tu uscire].

Hai corso saltando come un capriolo a balzi tra l'erba alta.

Auguri Sally del mio cuore. Amore a quattro zampe. Compagna di esplorazioni.





Cane dalle orecchie che volano ti auguro di vivere serena a lungo.


La regina della casa

Sally è il primo cane per tante cose:
- femmina dominante
- marca il territorio con mille pipì alzando pure la gamba!
- da quando è più grande se c'è un contrasto tra due cani, si mette in mezzo e difende il più debole
-ha avuto due calori di seguito da un mese e mezzo
- ha avuto una gravidanza isterica con produzione di latte e per un periodo ha considerato A, che all'epoca era piccolo, come un suo cucciolo di sua proprietà




- va in giro per la casa con un peluche (ora ne ha 4 preferiti: Tigre, Kung Fu Panda, Shifu, una papera) e inizia a trotterellare per le stanze in una specie di cerchio continuo per autorilassarsi (specie dopo mangiato)
- è il primo cane che conosco che si morde la coda (per davvero) e se la prende!
- si lecca con gusto i baffi (Whisky non lo faceva)


- abile corritrice ha i problemi degli atleti (es. borsite)



Sally e la comodità nel tempo
Quando i ragazzi erano piccoli, appena poteva in macchina Sally si sedeva sul loro seggiolino auto... Nel tempo ha trovato comodo: il divano e i letti, specie quelli sfatti con le lenzuola fresche e il cuscino morbido su cui appoggiarsi...


Sally spiaggiata per il caldo


Sally e il bagno Quando Il caldo è così pressante Sally si infila direttamente nella vasca.
Si fa fare una luuuunga doccia, la sua pancia letteralmente bollente inizia pian piano a rinfrescarsi, così come i polpastrelli.
Quando il caldo non è così forte ci guarda come a dire: "ma siete impazziti? Io lì non ci entro."

Sally e il gioco

Gioca a palla, passandosela da una zampa all'altra... ama ancora giocare a prenderla e rincorrerla e sembra una cucciolotta.
Al mare ha trascinato legni immensi.
Varie ed eventuali (non posso elencare tutto)

Sally e il cibo
Sally annuncia quando ha fame prendendo la ciotola vuota, lanciandola pesantemente a terra, facendola roteare e rumoreggiare finché qualcuno non le dà retta. A volte appoggia le zampe direttamente sul pacco delle crocchette per essere chiara.



Sally si mette accanto all'elemento debole del gruppo per elemosinare il cibo, facendo lo sguardo da cane abbandonato e sbavando, a volte muovendo il braccio del malcapitato con il muso



Sally portinaia a Milano e guardiana a Miasino ...
Sally a Milano fa la portinaia: osserva dal ballatoio cosa fanno i vicini e sale in piedi alla finestra ad abbaiare ai cani che passano (come Pongo ne La carica dei 101)


A Miasino passa ore e ore a "guardare la televisione. Annusa l'aria con il tartufo umido e appena scorge un selvatico impazzisce completamente e "implora" di poter uscire per correre almeno a vedere in giardino da dove arriva quell'odore (da quando abbiamo fatto chiudere i buchi nella rete).
PS questi sono solo alcuni piccoli ricordi, ma in sette anni gli aneddoti accumulati sono tanti.