martedì 25 novembre 2025

Quando l'Oceano si scalda: coralli, clima e la voce di Emilia Fulgido


Da sinistra, Sara Rubeis ed Emilia Fulgido a Scrittorincittà




Lo scorso 16 novembre a Cuneo, nell'ambito di Scrittorincittà, ho avuto modo di conoscere Emilia Fulgido (qui e qui), autrice di "Cronache dal Mediterraneo. Storie biodiverse sotto le onde del mare" (qui) e "Foreste coralline" (qui), entrambi editi da Editoriale Scienza, libri che ha presentato a una ricca platea di bambini e adulti durante l'incontro "Il mare sopra di noi" che si è tenuto al Rondò dei Talenti.


Laureata in Biologia Marina presso l’Università di Ancona, Emilia si è specializzata nello sviluppo sostenibile degli ambienti marini fragili presso il distaccamento dell’Università di Milano-Bicocca alle Maldive, appassionandosi a uno stile di vita sempre più rigenerativo. Profonda amante della Natura sin da piccola, ha maturato nel corso del tempo molti interessi; il suo approccio aperto e curioso verso tutto quello che la circonda la vede attualmente esplorare una visione più olistica della conservazione ambientale, non solo basata sulla scienza e l’educazione, ma anche attraverso la consapevolezza dei legami profondi esistenti tra l’uomo e le altre forme di vita.



Questa curiosità e questa attenzione alla Vita lo si percepisce anche solo scambiando quattro parole e per questo ne ho approfittato per intervistarla. 

Indice del libro Cronache dal Mediterraneo



Indice del libro Foreste coralline




Come hai iniziato ad avvicinarti a questo mondo?

E.F: Da biologa marina, sono molti gli argomenti a cui ci si può appassionare. Io ho sempre fatto divulgazione su temi attuali quali lo sfruttamento delle risorse ittiche, specie aliene, inquinamento… ma una volta che i miei occhi hanno visto la magia delle barriere coralline ed anche come avviene un evento di sbiancamento, qualcosa dentro di me mi ha segnato. Tutto questo per me non doveva passare in sordina solo perché non tutti hanno la possibilità di visitare questi posti o mettere la testa sott’acqua. Così il Master con l’Università di Milano Bicocca che mi ha permesso di studiare su un’isoletta nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, ha segnato questo capitolo della mia vita finendo anche per essere l’ecosistema che più mi rappresenta e per cui lo sento mio!




Guardando con attenzione i due libri scritti per Editoriale Scienza, si percepisce l'impronta di una persona estremamente divulgativa con una narrazione allo stesso tempo tecnica (e precisa) ma semplice e scorrevole, con parole scientifiche spiegate sia a parole sia tramite le illustrazioni!
Ricordo che i coralli, a dispetto di quello che si può pensare, sono animali molto particolari, invertebrati molto "semplici", che riescono a creare un ecosistema unico grazie alla simbiosi con alcune alghe e al fatto di creare colonie... ma nel libro è spiegato tutto benissimo...

Perché hai sentito di dover scrivere questo libro?
“Foreste coralline”, illustrato dalla mia amica Alessandra Benigno ed edito da Editoriale Scienza, è il frutto della mia esperienza professionale alle Maldive, Paese che è stato la mia seconda casa e che mi ha permesso di vivere sulla mia pelle i suoi profondi cambiamenti nel corso di un decennio… basta pensare che il 99% del suo “suolo” è sommerso e che ci sono più barriere coralline di isole abitate. Ambienti così fragili ci aiutano a capire le conseguenze di una società malata di consumismo e non solo, in cui dovremmo fermarci a pensare sull’effetto delle azioni che compiamo ogni giorno, ignari di quanto questo possa significare su un più lungo periodo.
Tornando in Italia ho sentito il desiderio di far conoscere quel mondo così “lontano” e ambita meta turistica - così come Caraibi, Grande Barriera corallina, Mar Rosso – e proseguire la mia attività di sensibilizzazione di questo meraviglioso ecosistema
.

Qual è l'unicità di questo ecosistema e perché occorre proteggerlo?

Ci sono tantissimi motivi per cui le barriere coralline devono essere protette, al di là del semplice fatto che sono una meraviglia della natura con tutti i suoi colori e tutte le sue forme… Pensa che su tutta la superficie dell’Oceano, circa 2/3 del Pianeta, queste rappresentano solo lo 0,01%, e che in questa piccolissima percentuale si trova circa il 25% di tutte le specie marine, animali e vegetali, finora scoperte. È ciò che più tecnicamente chiamamo diversità biologica o biodiversità e permette agli ecosistemi di essere sani e resilienti e quindi funzionare molto bene. In più garantiscono una fonte di proteine grazie alla piccola pesca alle comunità locali, e una protezione fisica del litorale in caso di tempeste e tsunami, giusto per dare qualche esempio.

Come proteggerlo, dunque? Segui sempre buone pratiche ecologiche sia al mare sia a casa… e diffondi il più possibile ciò che hai imparato sull’argomento con amici e anche in famiglia!

Sicuramente la lettura del libro "Foreste coralline", abbordabile a bambini di 8 anni e, con l'aiuto di un adulto - a mio avviso - anche a bambini/e di 6 anni, può accendere la curiosità di scoprire questo mondo che, essendo sommerso, è più difficile da conoscere ed esplorare...

Volevi approfittare di questo spazio anche per lanciare un messaggio profondo, che ti sta particolarmente a cuore: cosa sta succedendo alle Barriere coralline?

Sì. Usciamo dal più devastante sbiancamento di massa delle barriere coralline della storia, registrato all’inizio del 2023. 

Ricordiamo che lo sbiancamento è un fenomeno causato principalmente dall'aumento della temperatura dell'acqua marina, che porta i coralli a espellere le alghe simbiotiche che vivono nei loro tessuti e che li "colorano". Questo processo priva i coralli di una fonte di nutrimento e li rende vulnerabili, potendo portare alla loro morte se le condizioni di stress persistono.

Il mese di novembre è anche dedicato alla campagna di sensibilizzazione proprio sulla scomparsa di questi meravigliosi ecosistemi e non posso fare a meno di parlarne soprattutto grazie al libro “Foreste coralline”. 
Recentemente inoltre, il mese scorso, è stato rilasciato un report scientifico, risultato di anni di ricerca, in cui si conferma che le barriere coralline purtroppo stanno scomparendo a un ritmo senza precedenti a causa dell’aumento delle temperature, con il rischio di non poter più controllarne il declino. Questo è solo il primo domino di una serie di fenomeni che si innescheranno a cascata secondo le previsioni dei ricercatori nell’ambito del cambiamento climatico.

Si è da poco conclusa la Cop 30: a tuo avviso cosa 
è accaduto di positivo per i mari e in generale?

La COP30 si è riunita con l’intento di ottimizzare le strategie di controllo del cambiamento climatico e mantenere l’aumento delle temperature sotto l’1,5°C, come inizialmente concordato per l’accordo di Parigi ( il trattato internazionale del 2015 che impegna i Paesi a limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2 °C, per altre info qui). Risultato? Sembra che non ci siano soluzioni decisive sulla scomparsa dell’uso dei combustibili fossili, una delle cause principali dell’emissione dei gas a effetto serra e, quindi, del surriscaldamento climatico. 

Questo non deve scoraggiarci. Non ci sono ancora decisioni definitive e bisogna mantenere attiva la pressione per un cambio decisivo.
PS: Una buona notizia è che sono state riconosciute nuove terre ai popoli indigeni dell’Amazzonia.

Sicuramente la conoscenza di un patrimonio unico al mondo può portarci a comprenderne l'importanza. I libri possono essere un primo passo per appassionarsi a questo ecosistema meraviglioso e delicato, che è in declino per colpa nostra. Grazie Emilia per averci avvicinato un po' di più a questo mondo che ti ha appassionato e grazie per la tua disponibilità. E ora... tutti in biblioteca o in libreria a scovare il libro e leggerlo! Aspettando di incontrare dal vivo Emilia.






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