Lo scorso sabato - con due giorni di anticipo - abbiamo festeggiato la "Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" (Convention on the Rights of the Child - CRC), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la Legge n. 176. Lo abbiamo fatto grazie ad Acli Pavia presso la sede La Torretta leggendo l'albo "Che cos'è un bambino?" di Beatrice Alemagna di Topipittori (qui) e realizzando un laboratorio a tema. Se per chi si occupa di albi illustrati questo è ormai un classico e oserei dire un must (I have), i nuovi genitori non sempre conoscono questo libro (tradotto in moltissime lingue) e quindi è sempre bene proporlo e riproporlo. Come in questa occasione...
Un albo che apre grandi domande, che pesa ogni parola, cercando di definire chi è una persona piccola rispetto a una persona grande. E non solo, un albo che vuole dare voce e spazio a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo, con quelle - che a volte per i grandi - possono sembrare "imperfezioni" ("capricci" o "difetti") ma che in realtà sono un modo che hanno i più piccoli per esprimere se stessi, per chiedere di essere ascoltati e amati. Tantissimi ritratti e istantanee di scene che un genitore ha vissuto almeno una volta (come vedere un bambino che si mette le dita nel naso o una bambina - triste o stanca? - di fronte a un piatto di verdure...).
Insomma, sembra di essere a una mostra di quadri, quadri di bambini da osservare: ognuno che, con il testo accanto, ci fa riflettere, sorridere, ci aiuta a fare e farsi domande.
Un albo perfettamente in tema: abbiamo esplorato soffermandoci sulle pagine chi tra i presenti amasse fare o non fare qualcosa. Abbiamo anche cercato di scoprire cosa sia un diritto di un bambino, e indagare qualcuno di quelli più noti (diritto al gioco, alla casa, ad essere curati e amati dai propri genitori, ad avere una casa, a stare bene, a potersi esprimere...)
Passando al laboratorio, ho chiesto di farsi un "autoritratto" per come si sentivano non solo fuori ma anche dentro, cercando di esplorare i materiali a disposizione sfruttandoli con tutta la fantasia possibile e, in seguito, di immaginare uno dei diritti a cui si sentivano più legati. Naturalmente, essendo la maggior parte ancora piccoli (5 anni, tranne uno di 7 e una di 9 anni), ognuno ha interpretato le riflessioni a modo suo. Un diritto da inserire all'interno della pagina e da custodire come un dono prezioso.
Si ringraziano tutte le bambine e i bambini e i genitori che hanno partecipato con grande entusiasmo. Ringrazio anche Alice e Riccardo per l'accoglienza e per tutto.
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