Poi lui ha avuto una carriera fulminante ma mantiene una grande ironia per cui passa da argomenti scientifici a racconti più personali, come quelli in relazione a Didi e mi aggiorna sullo status quo dei dodicenni di oggi (e da mamma di un maschio adolescente ringrazio di cuore!).
Per esempio un post del 21 giugno da cui è nato il mio interesse sul "Corsivo parlato", di cui ero totalmente inconsapevole, in uso tra i tiktoker (e tra l'altro viene fuori chi vuole ora far lezioni e chi se la prende perché non parla effettivamente così, perché appunto non "lo vive"). Ma al corsivo parlato dedicherò un post a parte, dato che lo sto ancora studiando...
Per esempio un post del 21 giugno da cui è nato il mio interesse sul "Corsivo parlato", di cui ero totalmente inconsapevole, in uso tra i tiktoker (e tra l'altro viene fuori chi vuole ora far lezioni e chi se la prende perché non parla effettivamente così, perché appunto non "lo vive"). Ma al corsivo parlato dedicherò un post a parte, dato che lo sto ancora studiando...
Eccomi quindi a provare a capirci qualcosa, partendo dal fatto che il mio M me lo ha esplicitamente detto!
Insomma, un conto è sapere un conto è usarle... (anche se ho scoperto ieri che limonare si usa ancora!)
A proposito, se avete figli adolescenti e volete segnalarmi altre parole vorrei arricchirlo con nuove puntate, sempre se vi fa piacere. Come sapete questo blog è indipendente, o meglio dipende esclusivamente dai miei interessi, sperando che intreccino i vostri e che sia utile. Grazie di cuore
Primo dizionario di slang...
Mi piacerebbe quindi portare una sorta di dizionario per chi è della mia generazione ma ha i figli nati dopo facebook (che per loro è un social preistorico!!!) o ha nipoti o conoscenti con cui interloquire e soprattutto per cercare di comprendere il loro mondo, da cui naturalmente, vogliono giustamente escluderci.
Per esempio un conto è scoprire che esiste la parola cringe /dall'inglese "to cringe", qualcosa che genera imbarazzo e mette a disagio/ un conto è capire come usarla...
Mi piacerebbe quindi portare una sorta di dizionario per chi è della mia generazione ma ha i figli nati dopo facebook (che per loro è un social preistorico!!!) o ha nipoti o conoscenti con cui interloquire e soprattutto per cercare di comprendere il loro mondo, da cui naturalmente, vogliono giustamente escluderci.
Per esempio un conto è scoprire che esiste la parola cringe /dall'inglese "to cringe", qualcosa che genera imbarazzo e mette a disagio/ un conto è capire come usarla...
E sono parole che trovate cmq quasi sempre già sull'Accademia della Crusca (qui), tra l'altro interessantissimo da leggere perché cita anche quando è iniziato l'uso e le citazioni sui giornali....
Cercando comunque diciamo che questi sono alcuni esempi che ho trovato (ma su questo termine ci siamo capiti)
«Hai visto Salvini su TikTok?»
«Madò sì, che cringiata assurda!»
Sono rimasti tutti senza parole per la cringiata che ha detto.
Cosa vuol dire fare un dissing?
Nella cultura hip-hop e, in particolare, nella musica rap, canzone, brano che ha l'obiettivo di prendere in giro, criticare o addirittura insultare una o più persone, di solito appartenenti all'ambiente stesso della musica rap.
Boomer (qui l'Accademia della Crusca): indica un adulto impacciato nell'utilizzo della tecnologia (es: i social) e, in generale, incapace a comprendere i meccanismi del mondo moderno. L'espressione prende in prestito la definizione Baby Boomer dati ai nati tra gli anni' 50 e '60 (il periodo del "boom economico"). Il boomer per eccellenza è quello che usa i social solo per postare foto di gattini, cerca di "fare il giovane" senza riuscirci e non capisce i meme.
«Hai visto Salvini su TikTok?»
«Madò sì, che cringiata assurda!»
Sono rimasti tutti senza parole per la cringiata che ha detto.
Cosa vuol dire fare un dissing?
Nella cultura hip-hop e, in particolare, nella musica rap, canzone, brano che ha l'obiettivo di prendere in giro, criticare o addirittura insultare una o più persone, di solito appartenenti all'ambiente stesso della musica rap.
Boomer (qui l'Accademia della Crusca): indica un adulto impacciato nell'utilizzo della tecnologia (es: i social) e, in generale, incapace a comprendere i meccanismi del mondo moderno. L'espressione prende in prestito la definizione Baby Boomer dati ai nati tra gli anni' 50 e '60 (il periodo del "boom economico"). Il boomer per eccellenza è quello che usa i social solo per postare foto di gattini, cerca di "fare il giovane" senza riuscirci e non capisce i meme.
Diciamo che, a mio avviso, anche l'Accademia dovrebbe aggiornarsi visto che anche io che sono della Classe del 73 sono definita una Boomer da mio figlio...
Blast/blastare (qui l'Accademia della Crusca):: prestito dall'inglese to blast ("far esplodere") che indica lo sconfiggere sonoramente qualcuno in una conversazione o nell'espressione di un concetto. Quando una persona risponde o apostrofa un'altra utilizzando ragionamenti inattaccabili che non ammettono replica, lo sta "blastando".
Dissing/Dissare (qui l'Accademia della Crusca): il dissing è un offesa, un insulto che da inizio ad uno scontro verbale. I primi dissing erano quelli dei rapper anni '90 che si "dissavano" nelle loro canzoni.
Blast/blastare (qui l'Accademia della Crusca):: prestito dall'inglese to blast ("far esplodere") che indica lo sconfiggere sonoramente qualcuno in una conversazione o nell'espressione di un concetto. Quando una persona risponde o apostrofa un'altra utilizzando ragionamenti inattaccabili che non ammettono replica, lo sta "blastando".
Cringe: (qui l'Accademia della Crusca):: il cringe sarebbe l'imbarazzo vicario, ossia il sentirsi a disagio al posto di qualcunio che sta compiendo un'azione imbarazzante. Un esempio? Se ad uno spettacolo si vede un comico salire sul palco e sfoderare una serie di battute fuori luogo che ci fanno sentire in imbarazzo per lui, allora si sta vivendo una situazione cringe.
(per lo slang ieri è partito tutto da qui a tavola, per una volta che sono riuscita a parlare/interloquire con M.)
Dissing/Dissare (qui l'Accademia della Crusca): il dissing è un offesa, un insulto che da inizio ad uno scontro verbale. I primi dissing erano quelli dei rapper anni '90 che si "dissavano" nelle loro canzoni.
Eskere (qui l'Accademia della Crusca): l'origine probabilmente è da ricondurre alla storpiatura del suono prodotto dalla frase inglese Let's get it! ("Facciamolo!"). Viene usato in contesti in cui si indica la volontà di fare soldi e successo.
Flame (qui dall'Oxford Languages and Google): è una lite online che si genera in seguito ad un commento o un video pubblicato sui social. Nel linguaggio comune indica appunto un litigo prolungato.
Meme/Memare (qui da Google): Cos'è un meme esempio? Un meme è un contenuto digitale, spesso umoristico, che si diffonde rapidamente attraverso internet. La maggior parte dei meme sono foto con didascalie destinate a suscitare umorismo. Tuttavia, ci sono anche molti video-meme viral.
(ci arriviamo anche noi, dai!... anche perché L'Accademia della Crusca ci ricorda qui: che "Il termine meme (plurale memi o meme) è stato coniato dal biologo Richard Dawkins negli anni Settanta del secolo scorso, in un'opera intitolata Il gene egoista (The Selfish Gene, 1976), basandosi su alcune osservazioni di Karl Popper sul parallelismo tra evoluzione genetica ed evoluzione culturale dell'essere umano. Il gene, scrive Dawkins, è un replicatore di informazione che permette l'evoluzione della specie. Esistono altri tipi di replicatori? Secondo l'autore sì. Abbiamo un nuovo "brodo primordiale" e un nuovo replicatore. Riporto qui – in traduzione – il pezzo in cui Dawkins spiega la creazione del nuovo termine:")
Snitch/Snitchare (qui): lo snitch è la spia, chi si comporta in modo poco onorevolae. "Sntichare" significa quindi "fare la spia" o "fare uno sgarbo" particolarmente grave
Trigger/Triggerare (qui l'Accademia della Crusca): in inglese il trigger è l'innesco o il grilletto della pistola. Triggerare vuol dire quindi istigare una reazione particolarmente accesa. Quando un personaggio si arrabbia o agisce d'impulso, si dice che è "triggerato".
Troll/Trollare: originariamente sul web i troll erano profili che insultavano o deridevano apposta gli altri utenti solo per il gusto di farlo. Oggi "trollare" significa quindi "prendere in giro" (es: "mi stai trollando?")
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