venerdì 2 aprile 2021

Seduta accanto all'Ontano



Caro Ontano

Questa è la mia prima seduta qui.
Sono emozionata.
Sono attorniata dai canti degli uccelli: fringuelli, merli, cinciallegre, cornacchie. È un continuo vociare nel silenzio.

Tu ti stagli solitario nel prato con il tronco ammantato di licheni. 




Mostri gli abbozzi di nuova vita. E qualche pignetta secca dello scorso anno.
I miei pensieri sono travolti dai canti degli uccelli, qui veri protagonisti.
In lontananza ho appena sentito un fagiano. E un gallo.

Il sole caldo mi scalda il viso e un venticello lieve alla mia destra porta sollievo.
Sento il ronzare di api e mosconi.
Il prato è ricoperto da anemoni, primule tarassachi, violette e qualche croco.
Quanti anni hai? So di avertelo già chiesto ma forse non ho sentito la risposta.
Chi viene a trovarti? I picchi? E hanno dato dei buchi in alto?
Chi ha lasciato nel terreno quelle specie di grufolata? Sono davvero curiosa e non ho ancora risolto il mistero.
Nel prato accanto alle anemoni ricche di polline vedo anche le tue pignette e gli amenti penduli. Sono quelli dei noccioli?
Il tuo tronco è molto secco. Cosa posso dare per te? So che vivi in terreni che amano l'acqua.
Quanti anni hanno i licheni che abitano il tuo tronco? Alcuni sono tondi e piccoli, altri giganteschi e i loro confini si confondono in mezzo ad altri licheni.
Ci sono altri ontani vicino alla siepe. Le vostre radici sono connesse? Cosa vi dite? Sarei curiosa di saperlo.
Ma tu ti ricordi del grande noce che c'era nel nostro prato? Era abbastanza vicino a te. È stato fulminato e ora non c'è più. Era altissimo. Ora guardo l'altro noce vicino alla casa e direi che si è fatto grande e bello. Sovrasta la casa rosa di un bel po'. Ha più di 40 anni.
Verrò a trovarti anche più tardi o stasera.
Sono curiosa di sentire e vedere le differenze.
Buona giornata


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