sabato 3 aprile 2021

Disegno dal vivo e i libri di Edith Holden






Alzi la mano chi tra gli amanti della natura e dell'illustrazione naturalistica, specie della mia generazione, non è cresciuto con i libri di Edith Holden.

Io ho passato la mia infanzia e giovinezza immersa nei boschi di Miasino, un luogo in collina in provincia di Novara. Grazie ai miei genitori sono cresciuta libera di esplorarli, di conoscere piante e uccelli, di provare a disegnarli e creare i miei primi erbari.

Ritornare qui oggi, durante la pandemia, ha un significato profondo e, per la prima volta, mi è sembrato di passare davvero il testimone a qualcuno. Andrea è sempre cresciuto con un profondo amore per la natura: senza che lo invitassi, parlava già da piccolo con alberi, fiori e animali. Io, questa dimensione forse dimenticata, l'ho scoperta (o riscoperta?) durante il corso di Christian Mancini e Raffaella Cataldo (H3 educamp, ne ho parlato qui) e devo dire che la prima volta che ho parlato a un fiore, nel 2019, ero in estremo imbarazzo. Poi, di colpo, ho sentito un dialogo molto forte. Ora quando vado in giro mi fermo ad abbracciare gli alberi, a osservare le loro ferite. A osservare cosa succede intorno.





Il primo incontro è stato quello da sola, mediato dalla mia passione per il disegno. Dopo tantissimi tentativi di disegno dal vivo e dopo avere iniziato a 11 anni un corso di disegno sulla porcellana (e non solo) dalla Meris, che è stata non solo la mia Maestra, ma anche la mia mentore, oltre che zia e un riferimento ancora presente nel cuore, ho scoperto i libri di Edith Holden. 



Edith Holden era una bravissima disegnatrice dal vivo, che usava gli acquarelli in modo fenomenale. Autrice di due diari, che ha tenuto nel 1905 e nel 1906, è morta troppo presto (affogata nelle acque del Tamigi a 49 anni, mentre raccoglieva fiori per il suo erbario).



"Il diario di una signora di campagna del primo del Novecento" è il più noto, e uscito prima, anche se risale al 1906. Qui, si trovano appunti naturalistici legati ai mesi dell'anno, con annotazioni che si intrecciano alle poesie che amava.
"Appunti sulla natura di una signora inglese del primo Novecento" è stato pubblicato in Italia da Mondadori dopo il successo del primo e riprende la stessa struttura.




Da quando siamo arrivati a Miasino, abbiamo iniziato a osservare i fiori spontanei nei prati, che grazie al sole caldo, si stanno tinteggiando di colori ogni giorno di più. Mentre i denti di cane sono quasi spariti e sono solo presenti ancora nei boschi (anche se molto secchi), i prati sono pieni di primule, anemoni dei boschi, alcuni crochi (di solito fioriscono presto),  violette, pervinche minori (quelle maggiori le ho viste in Toscana, proprio negli stessi mesi), i favagelli, e infine, anche le delicatissime acetoselle (dalle foglie triangolari, simili a quelle dei trifogli).



Oggi abbiamo deciso di prendere in mano i libri di Edith Holden e Andrea ha voluto che gli spiegassi come disegnare un fiore. Siamo partiti con la struttura del fiore (petali, pistillo e antere), a osservare la disposizione dei petali e la forma e poi via... ho lasciato che guardasse dal vivo i fiori e provasse a disegnarli mentre anche io mi cimentavo in questa arte che ho quasi del tutto abbandonato e in cui sono un po' arrugginita. 







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