mercoledì 13 febbraio 2019

Otto


Le conchiglie sono pronte e io mi sono imbozzolata nella sirena e mi sento un po' come ti sentivi tu allora.
Otto anni fa a quest'ora Marco aveva deciso che un mal d'orecchi eccezionale non lo faceva dormire. A nulla sono servite coccole e tachipirina. Solo dopo quattro ore si è riaddormentato. Ed è lì che è iniziata la nostra avventura: contrazioni regolari ogni cinque minuti. Attesa prima di svegliare i nonni, in ospedale alle 7 e alle 10.15 ti stringevo tra le mie braccia. 
 
Sembra ieri ma sono passati 8 anni. 
 
Sei caparbio, testone, ti offendi facilmente, hai una risata contagiosa, i dentoni da coniglietto, ti imbozzoli tra le coperte e mi chiedo come tu possa riuscire a respirare. 
Sei attento agli altri, premuroso, sei sensibile a chi offende i tuoi compagni e a volte fai discorsi così profondi da commuovermi. Sei il mio #insettajones, catturi insetti e animali piccolissimi con le tue diitine prensili. 
Ora hai paura dei cani - persino di Gala - e dei gatti. 
Sei geloso di tuo fratello, di Gala e di tutti. Pensi che non ti voglia bene e non so come dimostrartelo se non riempiendoti di coccole e carezze. 
Sei bravissimo a disegnare ma non ci credi. 
Sei bravo a scacchi ma ti senti incapace. Hai bisogno di continue conferme, 
non so perché. 
Ti piace farmi il gioco dei bacini che hai inventato e domenica mi hai fatto un regalo bellissimo "un frutto che sta per trasformarsi in seme". 
 
Sei la mia cozzetta, il mio angioletto, il mio diavoletto.
Auguri cucciolo mio. Auguri Andrea. Spero che tu possa crescere felice e ridere sempre più. Arrabbiarti meno e amare quello che fai.
Ti voglio bene. Mamma

Nessun commento:

Posta un commento

Se ti è piaciuto questo articolo e pensi sia utile condividilo con i tuoi amici.
Grazie!