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lunedì 4 dicembre 2023

Insonnia...

 


L’insonnia è tornata a trovarmi così, poco dopo le 5.00, io e Sally ci siamo spostate sul divano, lei accoccolata con il muso ai miei piedi. 
Nel silenzio, il fragore della caldaia in movimento e il ticchettìo dell’orologio riecheggiano intorno a me.
Devo ancora riabituarmi a tutto: ai pasti caldi in famiglia, alle squillanti discussioni a tavola, al frigo aperto e chiuso, ai piatti lasciati nel lavello …
 
Quando sono rientrata sono stata accolta con calore e affetto, il PreA del cuore ha detto che era felice di vedermi così allegra, il grande mi ha abbracciato stringendomi forte e Sally ha saltato saltato, scodinzolato ed è tornata a essere la mia ombra seguendomi ovunque.
 
Impossibile ancora decifrare una settimana ricca e densa, tra cuscini sottiletta, la palestra piena di libri in mostra con le classi che arrivavano e le letture che partivano con emozione. Preparare e risistemare, confrontarsi, andare al Caffè all’angolo alle 15 o alle 16, parlare con amici, assistere a presentazioni, cercare di conoscere le strade e i luoghi. Luoghi che iniziano a diventare familiari, specie per il calore delle persone.
 
Ora sono qui con lo sbadiglio in testa e il corpo che non prende sonno. Sono qui a pensare alle giornate che mi aspettano, agli impegni, agli incontri, alla pagella dell’adolescente del cuore che ha dimostrato una grandissima forza di volontà. E ancora il PreA che, nonostante la stanchezza, prosegue a studiare e continua a sognare il suo futuro nel tennis.
 
Non so se alla sua età avessi un sogno così grande o forse sì, quello di diventare come Gerald Durrell e andare per il mondo a studiare gli animali [o forse a parlarne in un documentario come faceva lui in quei bellissimi filmati ora introvabili]. E il sogno di un cane, coltivato dall’età di due anni, che si è avverato grazie ai miei genitori, un rapporto che mi ha definito nel tempo.
 
E qui, sul divano, con Sally che sbuffa e la caldaia che rumoreggia, il cigolio delle rotaie del tram che passa, mi interrogo sulla mia vita passata e futura.
I nuovi progetti si affacciano alla mente, così come le scadenze. Idee per il mio blog e per quella parte di me che si esalta nell’incontrare bambine e bambini, per leggere storie o parlare di natura con i miei reperti e libri fantastici… e dunque eccomi qui, indecisa se alzarmi già o poltrire ancora un po’ sul divano.
È iniziato un nuovo giorno e vi auguro di goderne appieno.
Buondì

sabato 30 aprile 2022

Dell'insonnia, o dell'arte di svegliarsi presto

insonnia, pensieri, letto, riflessioni, wake up, caffè,  A casa di Anna, annapisapia.blogspot.com, #annapensiero


Ore 5.22, sabato 30 aprile

Avete presente quella immagine che gira da tempo con i due genitori e un figlio nel letto e la disposizione che assumono pian piano durante la notte? Ebbene, provate a fissarla per un momento nella memoria, tenendo conto che quello nel letto non era un cucciolo appena nato, ma un undicenne in vena di coccole e attenzioni, di una certa dimensione. Aggiungete il fatto che, come la sottoscritta, si veste di strati per la paura del freddo e che, appena addormentato si avvinghia come una cozza alla sottoscritta, poi inizia a vagare. Stanotte è approdato sulla gamba dolorante di Massimo con la testa. Una testa calda e sudata. Me ne sono accorta per il grido lanciato. Subito sono corsa a ripari cercando di rimediare...
Non contenti, avendo Sally in camera - che pazientemente aveva atteso nella sua cuccia - abbiamo ricevuto a un certo punto della notte un'altra visita. Lo so, farò inorridire alcuni di voi e sorridere altri, ma da un certo tempo sale sopra e si sistema ai piedi del letto o, se più fortunata, tra me e Massimo. Qualcosa di inconcepibile anni o mesi fa sta ora diventando un'abitudine. Lo fa quando siamo nel pieno del sonno e io non me ne accorgo (finché naturalmente non si sdraia addosso... sono sempre 21 chili di materiale naturale denso di pelliccia).
Stanotte penso che non abbia resistito anche perché - lo so che non andrebbe antropizzato tutto ma lo faccio - temo che sia leggermente gelosa di Andrea, per cui, vedendolo completamente abbandonato nel letto come una sirena spiaggiata, non ha resistito. In effetti qualcuno dice che ai cani basta poco e una delle loro piorità è stare accanto al padrone... e a volte Sally lo prende proprio "alla lettera". Anche lei si "accozza" di fianco a me non solo quando siamo nel letto - specie quando non sto bene - ma anche quando lavoro.
Risultato: il letto sembrava un puzzle mal incastrato e non so se Massimo abbia provato ancora più dolore alla gamba.
Sarà per questo, sarà per l'adrenalina che scorre nelle mie vene da qualche giorno, sarà per l'ansia da chiusura del giornale, ora dal letto sono approdata in cucina.
Qui, nel silenzio assoluto della casa, con i canti vocianti dei merli fuori, mi godo il mio meritato caffè doppio, in attesa di spostarmi in studio a lavorare.
C'è qualcosa di magico nel silenzio e nel pensare di poter lavorare in solitudine, specie quando hai arretrati da recuperare.
E voi?
Siete già alzati come i giorni scorsi?
Un augurio di un buon sabato e di una giornata densa di piccole cose belle, che poi sono quelle che fanno la differenza, almeno per me. Almeno quando ricomincio a respirare e ad assaporare nuovamente la vita, gustandomi ogni dettaglio.


giovedì 28 aprile, ore 5.22
Chissà se sia un elemento positivo scrivere a quesr'ora. Sveglia dalle tre di notte, e con forte mal di stomaco, mi sono alzata per una tisana e ora sono in cucina ad ascoltare il ticchettio dell'orologio che risuona nel pieno silenzio.
Solo la cucina è illuminata, tutto il resto è buio: la casa tace e ognuno dorme nel suo letto.
Ne ho approfittato per riunire pensieri e parole che in questi mesi erano forse aggrovigliati e ora cercacavano di venir fuori. Sarà l'insonnia o sarà il desiderio di mettere nero su bianco queste parole, mi ritrovo ora assonnata senza sapere se provare a tornare a dormire o alzarmi del tutto. ...