martedì 17 aprile 2018

Profumo di moka


Sono quasi le sei. Mentre la moka scoppietta sul fuoco e un merlo gorgheggia incessantemente da più di un'ora, ripenso a ieri. Alle risate squillanti e incontenibili di Andrea e Marco. Stavo cercando di addormentare Andrea con il treno dei sogni e invece lui aveva voglia di parlare e non la smetteva più, sempre più travolto dall'eccitazione... mi ha raccontato che si mette sotto le coperte fino a risultare invisibile - al mattino lo trovo avvolto nelle lenzuola tipo salma - perché sogna mostri orribili. Gli ho detto che domenica faremo un amuleto per sconfiggere i sogni brutti e magari scriveremo i nomi dei mostri leggendo "C'è un rinofante nel letto" (lui sarà ancora una volta il mio assistente personale). "Mamma , ma tu hai mai fatto brutti sogni alla mia età?" mi chiede. Certo che sì. Da piccola ho sognato di essere cappuccetto rosso e che il lupo mi inseguiva proprio sotto il tavolo di marmo che avevamo in cucina.

E c'è stato anche un periodo - quando dei colleghi magistrati di mio papà sono stati uccisi - che sognavo di essere rapita e messa nel bagagliaio di un'auto.
Dopo queste confidenze, ho cercato di tranquillizzarlo ma lui al posto di rilassarsi era sempre più chiacchierone... (chissà da chi avrà preso?)
Ormai sa che il treno dei sogni non parte se lui non chiude gli occhi e sta zitto.
Così quando ho detto "ora non parlare e chiudi gli occhi" lui ha risposto "Devo stare zitto?" e poi è scoppiato in una fragorosa risata che non finiva più. Marco sentendolo ridere di gusto si è associato - ha detto che la sua risata era contagiosa - e per almeno cinque minuti sono stata ad ascoltare i due che non la finivano più.
Pura gioia.
Ho cercato di riprendere in mano la situazione... Il treno dei sogni era evaporato insieme ai compagni di Andrea, perché qualche bambino birichino aveva chiacchierato un po' troppo (!) "cattiva mamma" ha risposto lui. Per fortuna il mago Merlone era al sicuro in una grotta e si stava coccolando un'orsa con i suoi piccoli, grattandole la pancia mentre lei allattava. Però quel mago sbadato aveva perso la sua bacchetta magica. Per ritrovarla Andrea ha chiamato in soccorso tutte le lumache bavose e tutte le lucciole perché con le loro tracce luminose e le loro lucine la ritrovassero al buio. Quella bacchetta birichina però non voleva farsi prendere e saltava da una parte all'altra. Allora Andrea ha chiesto aiuto ai ragni, facendo loro tessere delle ragnatele per catturarla. Una volta ripresa la bacchetta mago Merlone ha potuto fare l'incantesimo, sussurrando come sa fare solo lui, e il treno dei sogni è tornato. Meno male perché Andrea come avrebbe potuto fare senza le sue amiche e i suoi amici?
E quando dico che per la gioia Maria lo bacia sulla guancia Andrea mi risponde "Mamma, non raccontare storie d'amore!" e si mette con le mani a fare il cuore di "love". Gli spiego che un bacio sulla guancia può essere anche solo un ringraziamento. Non per forza amore. Ripartono riflessioni e confidenze del tipo "le mie amiche mi amano"... starei ad ascoltarlo per ore quando fa così ma il tempo incalza e vorrei andare a rilassarmi io... gli dico di rilassarsi... e mentre lui sembra più tranquillo parte il "trip" di Marco che vuole le coccole... con la sua vocina da aquilotto e la sua mano che cerca la mia allungandosi nel letto per raggiungermi... gli racconto che presto non le vorrà più e lui risponde che mai e poi mai succederà. Lui sarà sempre coccolone (in privato). Gli spiego che diventerà una sorta di "alieno", per cui la mamma non esisterà più e che mi dirà "Mamma scialla" (ripensando a quello che scrive ultimamente Claudia de Lillo). Risata... "Impossibile" risponde. "Scommettiamo?" chi vince avrà un bacio. "Mamma vedrai che non cambierò fino al liceo".
Vorrei tanto fosse così, ma so che sarà giusto diversamente...
Intanto mi godo questi momenti di gloria e coccole.
Buongiorno a tutti.

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