C'è quella della corteccia della conifera, che aveva un pezzo dalla forma strana, ancora attaccata, chissà fino a quando.
C'è il muschio, arrotondato a creare un arco o una parrucca vegetale, chissà cosa aveva in mente.
C'è poi la foglia caduta di paulonia, che prima di diventare completamente nera, era dipinta con chiazze gialle e marroni. E aveva e buchi.
Quando avrà deciso di staccarsi dal ramo? Non ho avuto il tempo di chiederglielo.
Quando avrà deciso di staccarsi dal ramo? Non ho avuto il tempo di chiederglielo.
C'è infine la storia della foglia di quercia. Coperta di gocce di acqua, aveva anche due galle rosse. Che sfortuna per quei piccoli abitanti, già pronti a rintanarsi in una dolce casa. Chissà che fine faranno?
Comunque quelle due galle sembravano averla agghindata perché colorisse il prato vicino e le gocce rispecchiavano mondi a me sconosciuti.
Quante storie vogliono essere raccontate?
Eh care gocce, la prossima volta sarà il vostro turno. Piccoli microscopi naturali che mostrano le cellule vegetali, avrete anche voi il vostro momento di gloria. Ma non oggi.
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