Era da tempo che l'insonnia non mi veniva a trovare. Anzi, dovrei dire che nell'ultimo periodo la stanchezza ha prevalso e mi ha privato delle energie necessarie. Mi sono svegliata per caso e da allora non riesco a riprender sonno.
Mi sono spostata in salotto mentre la casa dorme silenziosa. Unico suono che mi accompagna è il respiro cadenzato di Sally che non mi abbandona un attimo, vigile e attenta compagna, inseparabile ormai. Sento il suo fiato emesso dal naso e il respiro che spinge verso il divano. Acciambellata e arrotolata non si stacca mai, specie quando avverte che qualcosa non va. E ora mi ritrovo qui a pensare alla mia vita, brevi bilanci di cose non fatte e di quel che ho realizzato e che avrei voluto fare se le condizioni fossero state diverse.
Ritorna in mente quella famosa frase "cosa intendi fare con la tua unica e preziosa vita?". Chissà se qualcuno la risposta ce l'ha, se nei bilanci è all'attivo o in passivo, se ha realizzato dei desideri o se la vita lo ha portato ad attraversare altri meandri.
Me lo chiedo come madre e come donna. Me lo chiedo come persona talmente curiosa da voler esplorare tanto, ma questo mi porterà o mi ha portato da qualche parte, per davvero?
Non so come misurare il successo, perché per me il vero successo è avere una vita serena, la curiosità, gli amori e gli affetti e passioni da coltivare a volte mi chiedo se ho un briciolo di qualcosa, se ho raccolto qualcosa di prezioso anche per gli altri o se no. Se ho fallito nel mio percorso o qualcosa rimarrà poi...
Certo ora il mio PreA del cuore mi ritiene indispensabile ma non so fino a quando e quanto la mi presenza sia utile o serva a qualcosa per il mio A del cuore, perché vive momenti di cambiamenti come è giusto che sia. Ora, come è giusto che sia, anche per interessi, il suo riferimento è il padre e non certo io.
Pensieri notturni sparsi. Riflessioni malinconiche che forse accompagnano prima o poi tutti noi, chi più chi meno.
Certo, se devo fare un bilancio di questo ultimo anno, posso dirmi che è stato in salita e difficoltoso per tantissimi aspetti e, tutto sommato, non ce la siamo cavata male, forse occorre aspettare che la tempesta sia passata del tutto per poterci ripensare.
Ma vivere è anche nel qui e ora e a volte questo non accade sempre, quando la quotidianità ci avvolge e si perdono di vista i progetti più ampi. I desiderata.
Ecco perché mi affido alle piccole cose, agli sguardi che donano quella gioia istantanea e sincera. Chissà dove mi sta portando questa strada, sempre diversa... ogni anno non so più come definirmi per quante strade nuove ho percorso e percorro anche se ho trovato una mia identità ma questa è fatta da tante anime, e ognuna trova spazio, chi più chi meno, nella mia quotidianità.
Insomma, sono un caos vivente ma un filo rosso esiste, so che c'è. A volte è più evidente a volte meno. L'importante è sapere che esiste e non perderlo di vista perché nonostante i nodi, gli intrecci, gli sfilacciamenti, c'è.