A ospitare l'evento era quest'anno un posto molto interessante, che non conoscevo, a cinque minuti dal metro: Tag - Talent Garden Milano Calabiana in via Arcivescovo Calabiana 6 (qui il sito).
Ad aprire la giornata dedicata al MomClass 2016, immancabilmente in verde, Jolanda Restano ideatice di Mammacheblog e responsabile di FattoreMamma, che ha ringraziato i numerosi sponsor che rendono possibile un'iniziativa di formazione gratuita di alto livello per tutti i blogger che lo desiderino, in particolare le mamme.
La parola è passata poi, in sessione plenaria, a Nicola Mauri (qui il suo curriculum) di The Vortex, che dopo una decina di anni nel mondo della pubblicità è passato alla consulenza e formazione in campo digitale e ha fornito gli strumenti per utilizzare facebook (e istagram, di cui non parlerò) in modo professionale.
Inutile dire che sia Jolanda sia il suo staff hanno ripreso in diretta quello che veniva raccontato e sicuramente se andate sul sito e cercate notizie con l'hashtag #mammacheblog potrete ricostruire tutta la giornata e i discorsi essenziali.
Qui, Elisa Salamini, nota non solo per il suo impegno per Mammacheblog ma anche per il sito Mamamò ideato insieme a Roberta Franceschetti (che in contemporanea era al Salone di Torino a parlare di digital).
Facebook: una piazza ancora sconosciuta
Nicola Mauri è partito dal film BirdMan premio oscar nel 2015 (qui un link di approfondimento su Panorama) che vede come protagonista Michael Keaton nei panni di un attore che dopo il successo in gioventù si ritrova pieno di soldi ma senza essere più sulla cresta dell'onda.
Perché siamo partiti da qui? Perché nel mondo è una lotta continua essere rilevanti, nonostante si possa essere bravi. Ok io che ho un piccolo blog sono un puntino nell'Universo di internet... ma questo già lo sapevo ma ne ho avuto la conferma.
Perché allora qualcuno dovrebbe ricordarsi di me? Appurato che produrre contenuti di qualità è la "conditio sine qua non", però questo non è sufficiente per essere ricordati, ma occorre studiare e conoscere bene i dati Audiweb, che non mentono.
La gente passa molto tempo sui social. Ricordandosi che facebook - vietato in Cina - ha 1 miliardo e 650 milioni di utenti attivi.
Occorrono piani e strategie, in special modo se uno ha una pagina facebook. Mauri è entrato in molti dettagli - che non sto a raccontare, ma vi invito a seguire un suo corso - ma vi riporto alcune considerazioni che mi hanno colpito e che sono citazioni da persone che sanno il fatto loro.
Non sempre le persone di riferimento sono collegate, quindi, come ha detto Federico Ferrazza direttore di Wired, bisogna abbondare con post e parole, naturalmente diversificando il linguaggio.
Ricordiamoci che Facebook non è solo un mezzo per autopromuoversi ma è un brand e si raggiungono risultati sul lungo periodo: quindi bisogna essere presenti sempre e con costanza, per conquistarsi la fedeltà delle persone che ci seguono.
Inoltre, senza i dati siamo solo opinionisti. Quindi le statistiche della pagina, i famosi "insights" possono fornirci molte indicazioni sul pubblico che ci segue, gli orari e altre informazioni utili che bisognerebbe analizzare spesso.
Il contrario di falso
Qual è il contrario di falso? Nicola Mauri ha dato una sua definizione portando a esempio il caso Obama, che mi ha davvero colpito. Non a caso le strategie di comunicazioni del suo staff devono essere impeccabili.
Come ha fatto notare, quando ha vinto Obama, la foto più ritwittata è stata quella dell'abbraccio con Michelle. Ma quando avvengono le elezioni? ... Una bella riflessione su come costruire qualcosa per bene, curando specialmente l'estetica delle immagini e rendendole verosimili. Tutto è studiato nei minimi dettagli nelle foto, anche quelle sotto, che usano colori interessanti (e qui verrebbe in aiuto Renata Pompas, qui il suo link, esperta di colore che appena ti osserva e ti fa qualche domanda capisce dai colori molte cose su di te).
Naturalmente non bisogna essere troppo perfezionisti altrimenti non si sarà mai pronti a partire, ma si può sempre migliorare e aggiornarsi (con corsi e docenti di tale calibro).
Infine, prima di concludere, Mauri ha citato un caso interessante: Elio (qui link) che intervistato dal Linus ha parlato dei Ramones un gruppo punk rock famoso alla fine anni 70, e che ha sempre riproposto gli stessi brani. Ascoltando l'intervista Elio ammette la sua passione per i Ramones (unico concerto a cui è andato da quindicenne al Palalido) e dice "dall'inizio alla fine mi sembrava tutto uguale. Allora ho detto "questi sono dei geni". Non conoscevano un minore, tutto in maggiore. L'ignoranza messa lì di fronte a te. Esistono diversi tipi di accordi (DO-MI-SOL) invece loro solo quello!" (qui link l'intervista integrale su youtube).
Hanno capito infatti che, nonostante tutto, la loro musica piaceva e sono rimasti sul pezzo, riproponendo sempre quello che la gente si aspettava da loro.
In soldoni: se hai trovato una formula che funziona continua!
Concludo dicendo che vi siete persi un gran corso... ma vi lascio i riferimenti per seguire Nicola Mauri e cercare i suoi corsi, o iscriversi a un altro Mammacheblog!!
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