mercoledì 29 marzo 2023

Perugino Rinascimento Immortale Al cinema

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Dal 3 al 5 aprile ricordatevi di prendere i biglietti e rintracciare l'elenco delle sale cinematografiche. Avrete infatti l'occasione di fare un tour virtuale meraviglioso alla scoperta di Piero Vannucci, altresì noto come il Perugino. Perugino. Rinascimento Immortale, diretto da Giovanni Piscaglia, (regista anche di Van Gogh. Tra il grano e il cielo e Napoleone. Nel nome dell’arte) con Marco Pisoni e Filippo Nicosia. L'elenco delle sale è rintracciabile su nexodigital.it.

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Perugino: Adorazione dei Magi

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Perugino: Annunciazione Ranieri 

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Perugino: Madonna della Consolazione


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Perugino: Pala Tezi_Madonna col bambino

Stando comodamente seduti viaggerete tra l'Umbria, la Toscana e Roma, con una piccola incursione estera, alla scoperta delle sue opere, da quelle meno note a quelle che lo hanno portato alla ribalta. 

Vedrete le città che forse conoscerete bene come Perugia, Firenze, Roma (e la meno nota, forse, Città della Pieve che gli diede i natali e dove tornò nell'ultima parte della sua esistenza) con una prospettiva aerea, per coglierle nel loro insieme con il paesaggio circostante; sosterete sul Lago Trasimeno. Il tutto accompagnati da tantissimi esperti , che ci racconteranno la vera storia di questo longevo e produttivo artista.



Ho avuto la fortuna di vedere in anteprima questo documentario e posso dirvi che non ve ne pentirete: la qualità è molto elevata e, inoltre, quello che ho apprezzato tantissimo è che il documentario è complementare al catalogo alla Mostra sul Perugino e pensato appositamente insieme a essa. Sarà quindi meraviglioso poterlo vedere sia per chi ha in programma di visitarla, sia per chi l'ha già vista.

Ed ecco dunque alcuni motivi per vederlo.

La storia della persona e dell'artista

Il documentario racconta, a 500 anni dalla morte, la vita e l’opera di Pietro Vannucci, detto "Il Perugino" partendo dal suo legame con l’Umbria, terra natale ricca di paesaggi che spesso l'artista ha immortalato sullo sfondo dei suoi dipinti, come alcuni squarci luminosi lungo le sponde del lago Trasimeno. Conosco amici artisti che vi abitano e ammetto che ho pensato a loro quando ho visto le riprese (Silvia e Sualzo!).

Ci sono tante cose che scoprirete... e che non voglio svelare... Posso dirvi che l'artista da Castel della Pieve, un borgo immerso in quei paesaggi, comincia il suo percorso artistico che lo porterà a farsi conoscere  anche a Roma e Firenze, a contatto con maestri quali Verrocchio - che ospitava a bottega artisti del calibro di Botticelli e Leonardo da Vinci  - e Mantegna. 


Nonostante Perugino sia stato un artista centrale del Rinascimento, il più famoso e richiesto nel ventennio che va dal 1480 al 1500, la sua fama si è via via spenta con lo scorrere dei secoli. Molto ha inciso l'opera di uno dei suoi allievi come Raffaello. Infatti, il Perugino è spesso citato e conosciuto solo come maestro del pittore urbinate. Ma al di là dei meriti di Raffaello, gran parte della sfortuna critica del Perugino si deve anche a Giorgio Vasari, il biografo degli artisti che nelle sue “Vite” relega il Perugino a figura di secondo livello e lo descrive con toni dispregiativi riportando aneddoti e tratti del carattere negativi.

In realtà si scoprirà che questo artista era molto abile non solo nel disegno e nella pittura ma anche nel trovare committenti e farsi apprezzare.

 

Chi è stato coinvolto



Nel documentario sentiremo molte voci eccellenti: il direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria Marco Pierini, il direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze Eike Schmidt, la professoressa di Storia dell’architettura presso l’Università di Firenze Emanuela Ferretti, il geografo all’Università di Bologna Franco Farinelli, la storica dell’arte della Galleria Nazionale dell’Umbria Veruska Picchiarelli, lo storico Franco Cardini, il coreografo e ballerino Virgilio Sieni,

Preparatevi a viaggiare davvero...

Il viaggio attraverso l’Italia porterà alla scoperta dei grandi capolavori: dagli affreschi della Cappella Sistina alle due sale a lui dedicate alla Galleria Nazionale dell’Umbria, dal Collegio del Cambio all’Archivio di Stato di Perugia, dalla Biblioteca Augusta alla Cappella San Severo a Cerqueto, e ancora l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi e la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio Città della Pieve, la Chiesa San Sebastiano a Panicale, la Chiesa di Santa Maria dell’Annunziata, la Galleria Palatina, gli Uffizi, Museo Galileo Galilei, Cenacolo del Fuligno, Liceo Michelangiolo, Archivio di Stato di Firenze, Biblioteca San Marco a Firenze e la Pinacoteca di Bologna.... insomma poi ci sarà da programmare una serie di viaggi per vedere anche le opere originali che non sono esposte in mostra.

Mi ha colpito molto scoprire sia come si sia evoluta la sua arte, sia l'approfondimento legato al paesaggio e all'architettura, sia scoprire chi sia stata la sua Musa. In effetti, io ammetto di avere una preparazione artistica che risale solo a rudimenti di storia dell'arte che risalgono al Liceo Classico e a mostre e contaminazioni correlate alle persone che frequento, in particolare i miei genitori (che mi hanno educato all'arte sin da piccola) e il mio compagno.


Ci tengo a citare chi ha contribuito, perché penso che sia prezioso sapere come alcune produzioni arrivino poi a noi. Eccole qui sotto.

Il progetto è stato sostenuto da: Ministero della Cultura, Regione Umbria, Arpa Umbria.

La Grande Arte al Cinema (di cui io sono grande fan!) è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.

Per il 2023 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.

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