mercoledì 30 settembre 2020

Seduta settembrina





Oggi una lieve brezza muove le foglie. Quelle dell'albero di fronte sono bagnate dal sole e risplendono in tutto il loro verde chiaro. Tra le fronde delle querce un agilissimo scoiattolo grigio si muove velocemente.
Cade una foglia.
Mi accorgo di un palo della luce che non avevo mai notato. Eppure è sempre stato lì in tutto questo tempo.
A sinistra intanto si sente un movimento deciso tra i rami. Lo scoiattolo è arrivato fin sopra alla mia testa.
Il rumore del decespugliatore nella scuola d'infanzia e il fragore di un aereo nel cielo nascondo i suoni naturali.
Intravedo una sagoma di un merlo che si è spostato da un albero all'altro e da lontano ne sento un altro che emette un segnale di allarme.
Oggi tra le macchine, il suono di un allarme e un cane che abbaia faccio fatica a sentire la natura intorno a noi.
Mi sono seduta ai tuoi piedi alla base del tuo tronco e sento pungere. Il prato di fronte è ancora in ombra anche se sembra asciutto. Anche il tuo tronco è secco. Le tue foglie cadute sono di un colore che va dal verde chiaro tinteggiato di un tono di caldo al marrone chiaro fino al nero.
In alto i tuoi rami sono al sole e mostrano le foglie ancora verdi, i frutti verdi ancora appiccicosi e in maturazione e quelli secchi deiescenti.
A guardarti dal basso in alto provo un senso di pace e sicurezza. Sarà perché sei così maestosa?
Mi guardo intorno e osservo le diverse tinte di verde che mostrano gli alberi. Tra queste spicca il verde scuro tendente al blu petrolio dei cipressi o quello cupo dei bagolari in ombra. L'olmo e le querce più vicine iniziano a mostrare del giallo tra le fronde. Sarà per il cambio di stagione.
Solo ora mi accorgo che i due ciliegi mostrano già i rami spogli eccezion fatta per alcune foglie in alto.
Ogni albero decide quando cambiare abito e spogliarsi
L'aria fresca ma non fredda è piacevole sulla pelle, specie ora che ho la mascherina.
Nel frattempo sono passati dieci minuti. Sento qualcuno che spazza in un giardino e un pettirosso che gorgheggia lontano.
A parte lo scoiattolo che continua a correre veloce come un fulmine da un ramo all'altro sembra tutto assopito. O forse sono io più stanca.
Il tempo scorre veloce. Forse i ritmi sono ancora troppo serrati.
Devo lasciarti cara Principessa.
Buona giornata.

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