martedì 19 aprile 2022

Passeggiata prima di tornare




È l'ultima passeggiata.ll sole brilla alto nell'aria calda. Sally, improvvisamente, si muove; avrà sentito qualcosa? Poco fa si era arrotolata in un punto dove sono passati i caprioli, felice come non mai.

Mi chiedo se sia questa la serenità . L'ansia ancora mi pervade, mentre ascolto il nitrito dei cavalli, il muggito delle mucche, Il trillo di un uccello non ben identificato. Una lieve brezza porta via il caldo che assale le mie gote e le mie braccia: vedo i fili d'erba vibrare a un ritmo tutto loro. E ancora sento le cince, il latrato di un cane,..

Da domani si torna alla normalità: niente più corse nei prati, niente più esplorazioni nei boschi; niente più scoperte di biacchi a prendere il sole, di nidi nascosti sugli alberi, ancora abbandonati e secchi (fatti a regola d'arte).
Mentre siedo osservare il panorama, mi passano intorno farfalle e altri insetti.; sento il vociare dei bambini, il lieve tintinnio dei campanacci attaccati alle mucche e agli asini.

Vorrei trattenere tutto questo con me, come ho sempre fatto, come ho una scorta di bellezza per i momenti più bui. Non so se ci riuscirò punto intanto ho potuto godere di queste meraviglie, scoprire i tricotteri nel torrente Agogna. Ho potuto respirare l'aria pura, ascoltare il silenzio, osservare le giovani piantine appena nate e quel colore unico te le nuove foglie sugli alberi, come quelle di questo faggio maestoso. È ora di tornare. E ora ora di fare i bagagli. È ora di salutare tutto questo, sperando di tornare presto a fare pace con me stessa.

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