sono stata lontana da questo posto per molto tempo. Non perché non ci tenessi ma per una serie di circostanze che mi hanno costretta a limitare tutto all'indispensabile. Inoltre, forse, avrei avuto poco da diri o i pensieri sarebbero stati troppo aggrovigliati.
Solo da alcuni giorni sento di rinascere. La voglia di tornare a esserci, e non è poco.
Sarà la primavera (ma all'inizio non è bastata), sarà l'essere tornata nella mia casa di campagna (ma non ho avuto l'effetto desiderato).
Solo da ieri mi sono sentita di nuovo viva e vitale (e dire che mi sono svegliata di notte per due ore...)
Ieri ho scritto "Quello che mi porto dietro di oggi è: il sonno, un grande, immenso sonno... La sveglia che non è suonata (o che non ho sentito, più probabile), con grande caos familiare... un dolcissimo regalo da parte di MM che mi ha letteralmente commosso, facendomi venire la pelle d'oca... i "cinque minuti di silenzio" richiesti da GV per ascoltare gli uccellini in Gilda, le frasi dei bambini e delle bambine che mi emozionano sempre molto e mi fanno notare quanto siano cresciuti, cambiati, evoluti in questi mesi... il pergolato sotto il quale abbiamo parlato di storia, divagando seguendo le domande di S e L, e rispondendo con altre domande da ricercare... infine i fiori dell'orto e la vanessa e le altre farfalle."
In effetti ho ricominciato a vedere l'esplosione di vita che mi circonda. Oggi, camminando per andare all'asilo nel bosco, sono stata folgorata dai papaveri (quanto li amo, e voi?)...
Esplosione di colore e di bellezza, fiori antichi che ospitano tanti insetti e durano un attimo.
Bellissimi anche quando devono ancora sbocciare...
E altro verde... quello delle spighe di campo, dei campi abbandonati, dove per fortuna non passa il rasaerba e dove pullulano molti insetti.
Non sembrano capelli spettinati al vento? Seguire il loro movimento con l'aria è taumaturgico, non trovate?
In questi giorni sono attirata, come ogni anno, dai soffioni, e dalla perfezione delle loro forme. I semi attaccati al centro di quella che un tempo era un'infiorescenza, pronti a partire per un viaggio, corto o lungo che sia...
Che oggi fosse un giorno fortunato l'ho scoperto trovando per caso questa coccinella. Un po' di magia ci vuole ogni tanto.
E infine, sulla strada del ritorno, con il sole a picco, ecco disegnate dalla natura le sagome delle piante, piccole o grandi che siano, come la borsa di pastore, il papavero o addirittura un albero ancora spoglio o uno completamente frondoso.
E voi amate le ombre che dipingono l'asfalto o i muri?
Cosa osservate in questi giorni?
Ogni tanto buttate un occhio per terra?? Mi piacerebbe saperlo!
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