mercoledì 8 maggio 2019

Seduta in una giornata piovorna




In questa giornata piovorna 
accucciata sotto il mio albero vedo piovigginare fiori viola dall'alto. Intanto la tortora tuba, gli storni stridono, i merli vanno in cerca di lombrichi nel prato (sono almeno tre coppie). 
Da lontano il canto inconfondibile del fringuello.

Dopo due settimane di pausa mi trovo in un ambiente diverso. 
Un albero grosso è stato tagliato. Come mai? Vedo il suo tronco e segatura. Ha aperto un varco e ora vedo le piante che prima erano nascoste: una quercia e alcune con le foglie rosse.



Nel prato i fiori sono diminuiti. Sono rimaste le pratoline e i tarassachi sono diventati soffioni. Dall'asilo, si sente vociare leggero di adulti, dalla strada sterrata il rumore della ghiaietta spostata dai piedi dei passanti.
Il rumore di seghe.
La pioggerella inizia leggera e lieve. 
Fa fresco. I fiori continuano a cadere insieme alle gocce.
Trovo penne abbandonate.
Non ci sono quasi insetti.
Un altoparlante invade lo spazio sonoro.
Sul tronco due "poliziotti" si accoppiano.
Guardando da vicino il tronco non si capisce cosa avesse. Solo formiche, truccioli e samare.





Dal lato opposto dell'albero tana si vede il bianco dei fiori a grappolo delle robinie. Il verde del liriodendro. Uno più lontano nasconde tra le fronde un fiore giallo stupendo da cui il nome tulipifera.

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